Hulkenberg a scuola di Indycar: un volante esagerato

Hulkenberg a scuola di Indycar: un volante esagerato© Indycar via Twitter

Dopo il primo test con Arrow McLaren, le impressioni di Hulkenberg sono positive quanto al metodo di lavoro. Sorpreso, invece, dalla fisicità della monoposto, con un volante molto pesante

26.10.2021 ( Aggiornata il 26.10.2021 18:02 )

Dopo Romain Grosjean potrebbe toccare a Nico Hulkenberg ritrovare un volante fuori dalla F1, un campionato nel quale correre per essere finalmente vincente. Se il 2022 riserverà un sedile in Indycar si scoprirà nei prossimi mesi, intanto a Barber Park per il terzo pilota Aston Martin c'è stata la prima presa di contatto con una monoposto della serie, nel test organizzato da Arrow McLaren.

Attenzioni da F1

Cento giri per familiarizzare con un mondo diversissimo, di certo più sul piano tecnico che non della professionalità del lavoro ai box, come ha confermato Hulkenberg a Racer.

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"Direi che è stato tutto molto professionale, in 'stile-Formula 1'. Ovviamente qui è tutto diverso, dal muretto e cose simili, ma in termini di metodologia di lavoro, ciò di cui parli e tutto, è un ambiente molto simile alla F1", spiega Nico.

Le difficoltà con l'Aeroscreen

Strada sbarrata a un ritorno in Formula 1, Hulk nei mesi scorsi parlava apertamente di altre soluzioni alternative per tornare in attività. Del primo test al volante di una Indycar ha raccontato: "Al mattino ho avuto dei problemi con la poca aria che arriva, a causa dell'Aeroscreen, perciò è stato un po' difficile e problematico trovarmi immediatamente contento al volante, sotto l'aspetto fisico.

Ho compiuto dei passi in avanti a metà giornata e mi sono sentito un po' più nel ritmo e sono iniziati ad arrivare anche le prestazioni". 

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Una macchina fisica

L'aspetto che più di tutti ha colpito Hulkenberg, senza dubbio il volante: "Devo assolutamente tornare il palestra. Posso confermare che questi volanti sono mostruosi, i carichi sul volante sono incredibili, molto pesanti. Le forze G sono presenti, non sono estreme come in Formula 1 ma pur sempre presenti, abbinati alla pesantezza del volante rendono la macchina molto fisica da guidare".


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