Le
qualifiche del novantennale di
Le Mans si sono rivelate piuttosto
problematiche in tutte e tre le sessioni, ma alla fine nulla ha ostacolato la marcia delle
tre Audi R18 e-tron quattro che hanno conquistato
le prime tre posizioni sullo schieramento, relegando dietro le due
Toyota TS-030 Hybrid. La numero 2 di
Kristensen-Duval-McNish ha capitalizato il tempo da
pole (la terza consecutiva dopo quelle 2011 e 2012) ottenuto nella prima sessione da
Duval, che poi il crono di
Lotterer nel turno finale è riuscito ad avvicinare (a 1"3) ma non a superare, con l'Audi n.1 in condivisione con
Fassler e Treluyer. Seguono l'Audi n.3 di
Gené-Di Grassi-Jarvis, la Toyota n.8 di
Davidson-Buemi-Sarrazin e quella n.7 di
Wurz-Lapierre-Nakajima.
In
LMP2 è stato proprio sul finire che
Pla, in equipaggio con
Heinemeier Hansson e Brundle sulla vettura n.24, ha fatto svettare la
Morgan fra le varie
Zytek, Oreca e Alpine, precedendo in particolare l'equipaggio
Rusinov-Martin-Conway sulla Oreca n.26.
Fra le
GTE abbiamo invece il dominio delle
Aston Martin, sia in classe
Pro che in
Am: nella prima ha svettato la n.99 di
Bell-Makowiecki-Senna, nella seconda la n.95 di
Nygaard-Poulsen-Simonsen, a precedere la
Porsche Proton n.88 di
Ried-Roda-Ruberti. Solo quarta in
GTE Pro la
Ferrari 458 n.51 della
AF Corse guidata da
Bruni, Fisichella e Malucelli, che nella terza sessione non si è ripetuta come nella prima.
Dicevamo delle
qualifiche problematiche: quasi sempre la
pioggia, o almeno la
pista bagnata, hanno infatti condizionato le prestazioni in pista, causando anche parecchi
errori specie quando il fondo era in condizioni non omogenee, e di conseguenza
incidenti. Così fra le libere e le prime due sessioni di qualifica, quasi sempre si è stati costretti a chiudere anzitempo - e non di poco - con le
bandiere rosse, per via di "botti" che hanno
danneggiato le protezioni con conseguente necessità di ripristinarle. Tanto che alla fine la
direzione di gara ha preferito
aggiungere mezz'ora alla sessione conclusiva, anticipandone la partenza, anche perché alcune squadre stavano avendo difficoltà a far compiere a tutti i piloti i
5 giri minimi previsti in notturna. Fortunatamente gli incidenti sono stati talvolta
spettacolari (in particolare quello di
Krohn con la sua Ferrari 458 n.57) ma non hanno causato conseguenze più serie di quelle alla meccanica delle vetture e ai rail.
Qui la lista completa "combinata" dei tempi in tutte le sessioni di qualifica per la 24 Ore di Le Mans.
Ora il prossimo
appuntamento con la pista e con la nostra cronaca passa alla
24 Ore direttamente, con la
partenza prevista per le
ore 15 di sabato e l'arrivo allo stesso orario di domenica.
m.v.