La
919 Hybrid segna un passo storico per
Porsche, i
l ritorno dopo 16 anni nella massima categoria delle gare di durata, il
Campionato Mondiale Endurance (WEC) nella categoria prototipi LMP1-H. E lo fa con l’intenzione di sorprendere ed esaltare, con uno slogan che esprime bene l’obiettivo: “
Porsche Intelligent Perfomance”, che riserva una sorpresa.
Al
Salone di Ginevra la 919 Hybrid è una delle protagoniste assolute, erede della mitica
911 GT1 s’è mostrata con una
livrea molto particolare. Non la mitica “
Martini”, che in molti si aspettavano, m
a proprio il claim, che si può vedere dall’alto (nella foto principale) anche se solo parzialmente. Una scelta indubbiamente fuori dal coro, che non passerà inosservata. Magari diventerà abituale se le foto sul traguardo saranno quelle per una vittoria …
La Porsche 919 Hybrid (che ha il t
elaio in fibra di carbonio e pesa appena più di 850 kg) tra i suoi driver avrà anche l’ex
F1 Mark Webber – che
conserverà sul casco Red Bull come sponsor – come noto sarà
un’ibrida, ma non turbodiesel, come la cugina Audi R18 e-tron quattro, ma
benzina. Ovvero con
un V4 da 2 litri sovralimentato mediante un singolo turbocompressore e capace arrivare 9.000 giri, che spinge le ruote
posteriori, abbinato ad un
motore elettrico, che convoglia la sua potenza
sull’anteriore, alimentato da gruppi batteria agli
ioni di litio caricate dal r
ecupero dell’energia termica dei gas di scarico e dal
recupero dell’energia in frenata in come sulla 918 Spyder. Il “richiamo” della potenza sull’avantreno, che porta
alla trazione integrale, sarà deciso dal pilota, che avrà un ruolo così ancora più importante sulla strategia di gara.