IMSA: 55 auto ai test collettivi di questo weekend 

Partono venerdì le "Roar", tre giorni di prove in preparazione al campionato nordamericano e alla 24 Ore di Daytona

Maurizio Voltini

05.01.2017 18:26

Con diversi italiani in pista Iniziano questo venerdì le "Roar Before the Rolex 24", vale a dire la tre giorni di test collettivi (dal 6 all'8 gennaio) in preparazione al campionato nordamericano Imsa (per la precisione WeatherTech SportsCar Championship) e in particolare alla 24 Ore di Daytona di fine mese.

Un weekend di prove molto importante, sia per la preparazione in sé delle vetture - ne sono previste 55 in pista suddivise nelle quattro categorie - sia perché servirà all'autorità sportiva americana per verificare la correttezza dei Balance of Performance impostati a inizio anno. Dunque se da un lato i piloti cercheranno i limiti delle proprie vetture per affinarne la messa a punto, c'è sempre il rischio che qualcuno non spinga davvero al 100% per non mostrare il suo reale potenziale (e venire di conseguenza penalizzato). Tuttavia i commissari Imsa non si sono dimostrati mai teneri con chi cerca di "nascondersi", e purtroppo di ciò se n'è accorta l'anno scorso la Lamborghini, pesantemente sanzionata nonostante i miglioramenti fra prove e gara fossero dovuti più al fatto di essere semplicemente troppo acerbi a inizio gennaio, che non per malafede.

Le novità regolamentari nella classe top Daytona Prototype (DPi) dovranno per esempio essere bilanciate con le performance dei Prototipi di classe LMP2. Dopo sessioni in galleria del vento e banco prova con tutte le combinazioni previste, si è deciso di iniziare con un peso minimo uguale per tutti (930 kg) e serbatoi da 75 litri di capacità. I motori aspirati (Cadillac) avranno due flange da 31,9 mm, quelli turbo (Mazda e Nissan) saranno contenuti nel boost, mentre le LMP2 motorizzate Gibson saranno tenute a rispettare i regolamenti Fia.

Sarà comunque interessante osservare, fra i 12 Prototipi in pista, le performance delle nuove DPi come Cadillac DPi-VR, Mazda RT24-P e Onroak Nissan DPi, con le loro innovative carrozzerie permesse dalle attuali regole e motori più potenti rispetto al 2016.

Guarda anche

Rispetto al 2016, anche GTLM e GTD avranno novità: da un lato vi saranno aggiustamenti alla pressione di sovralimentazione delle Ford GT, 1 mm in meno nelle flange delle Lamborghini Huracan, nonché 50 kg in più per le Aston Martin V12 Vantage. Inoltre vi sarà la verifica di quanto stabilito per macchine nuove come le Porsche 911 RSR (in GTLM) oltre che Acura NSX GT3, Lexus RC-F GT3 e Mercedes AMG GT3, queste ultime tutte in un'agguerrita e interessante classe GTD, con la presenza di ben 27 equipaggi (contro gli 11 in GTLM). Insomma, ce n'è abbastanza per attendere anche quest'anno una 24 Ore di Daytona spettacolare.

E oltretutto con diversi piloti italiani presenti già in questi test: oltre ad Alessandro Balzan e Matteo Cressoni (che in questa gara correranno assieme, sulla Ferrari 388 GT3 n.63 in equipaggio con Christina Nielsen e Sam Bird) sempre in GTD sono previsti Mirko Bortolotti (Lamborghini n.11), Andrea Caldarelli (Lamborghini n.48) e Maurizio Mediani (Ferrari n.51), per non parlare della Lamborghini n.27 che verrà pilotata da Paolo Ruberti, Luca Persiani e Raffaele Giammaria. Mentre nella classe top Max Angelelli torna anche stavolta a fare equipaggio con i fratelli Taylor sulla Cadillac DPi n.10 e Giancarlo Fisichella conferma la sua presenza sull'unica Ferrari di categoria GTLM, la numero 62 di Risi Competizione.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi