WEC-IMSA, definita la convergenza tra Hypercar e LMDh

WEC-IMSA, definita la convergenza tra Hypercar e LMDh© LaPresse

I prototipi della Class regina del WEC potranno correre nelle gare del campionato IMSA e, dal 2023, le LMDh potranno fare altrettanto nel mondiale Endurance. Delineati gli aspetti tecnici sui quali creare convergenza di prestazioni: dall'aerodinamica ai profili di accelerazione, dal funzionamento della frenata alle gomme

F.P.

09.07.2021 ( Aggiornata il 09.07.2021 17:52 )

Dal Consiglio mondiale del Motorsport FIA è arrivata la ratifica sull'accordo raggiunto tra ACO, IMSA e FIA in merito alla convergenza tecnica da assicurare affinché i prototipi di Classe Hypercar possano gareggiare nel campionato IMSA e i prototipi di Classe LMDh nel WEC.

Una convergenza che verrà tradotta in regolamento tecnico e verte su quattro aspetti in particolare: le misure degli pneumatici, il controllo del profilo di accelerazione quale elemento di bilanciamento della prestazione, le prestazioni in frenata e quelle aerodinamiche.

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Partendo da quest'ultimo aspetto, sarà la galleria del vento Sauber a omologare le specifiche dei prototipi LMDh per competere nelle gare del WEC, mentre le Hypercar verranno esaminate dalla galleria del vento - con simulazioni in scala 1:1 e dinamiche - Windshear in Carolina del Nord.

In frenata, in virtù dei diversi sistemi di rigenerazione presenti sui prototipi LMDh e sulle Hypercar - con MGU sull'asse anteriore -, i valori in fase di coasting dovranno risultare identici per tutti. 

Profilo di accelerazione elemento di BoP

Passando alla materia del controllo del profilo di accelerazione, le LMDh avranno un controllo software mirato a limitare l'apporto del motore elettrico - attivo sull'asse posteriore, essendo due ruote motrici le LMDh - nelle fasi di controllo della trazione.

Per le Hypercar quattro ruote motrici verrà monitorata la curva di accelerazione tra due velocità di attivazione, in condizioni di asciutto e bagnato, riferimenti che allo stato attuale sono stati indicati tra 120 e 160 km/h. Ricordiamo come l'apporto del motore elettrico sull'asse anteriore delle Hypercar operi solo oltre i 120 km/h, a potenza massima di sistema invariata, pari a 680 cavalli.

Accordo rivoluzionario per l'Endurance

"Questo importante annuncio deriva dalla nostra ambizione di forgiare un futuro comune per le gare Endurance. Abbiamo lavorato tutti insieme per arrivare a quest'accordo che costituisce una pietra miliare e vorrei ringraziare tutti. 

È una notizia bellissima per le squadre come per i tifosi, delinea un futuro radioso per l'Endurance. I costruttori hannosognato di poter correre alle più grandi gare di durata al mondo con la stessa auto, adesso è realtà", ha commentato Pierre Fillon, dalla parte di Aco.

"La convergenza oggi compie un passo in più per diventare realtà. C'è un accordo di tutti sui principi. È un momento importante nella storia delle corse", aggiunge Richard Mille, presidente della Commissione Endurance FIA.

Resta un aspetto, di singola trattativa tra IMSA e costruttore che vorrà gareggiare con la Hypercar nella serie statunitense, legato agli aspetti commerciali.

"Quanto abbiamo raggiunto come gruppo, un paio di settimane fa a Parigi, potenzialmente può rivoluzionare le gare per sport prototipi in tutto il mondo. 

È stato creato il teatro per una categoria di vertice altamente competitiva, che comprenderà molti dei più grandi costruttori al mondo e metterà in vetrina una tecnologia rilevante nelle gare endurance più prestigiose", le parole di John Doonan, presidente IMSA.


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