Formula E, dopo Audi e BMW si attende Mercedes

Formula E, dopo Audi e BMW si attende Mercedes

Il marchio di Stoccarda sarà quasi certamente il terzo costruttore tedesco a correre nel mondiale per monoposto elettriche. E difficilmente Porsche rimarrà a guardare… 

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Francesco Colla

20.07.2017 14:25

Audi e BMW, anche se in ordine cronologicamente inverso, hanno già confermato la loro partecipazione ufficiale alla prossima stagione della Formula E. Ora si attende un segnale da Stoccarda. Quasi un anno fa Mercedes aveva siglato un accordo con il boss del mondiale per monoposto elettriche Agag, opzionando l'ingresso per la quinta stagione, che si correrà a cavallo tra il 2018 e il 2019. 

“Guardiamo alla crescita della Formula E con grande interesse, così come guardiamo a tutte le opzioni disponibili nel future del motorsport – aveva commentato Toto Wolff dopo la firma - L’elettrificazione giocherà un ruolo sempre più importante nell’automotive e il motorsport è da sempre un banco di prova per lo sviluppo per l’industria e ciò rende ancor più rilevante la Formula E”.

L’intento era stato siglato poco dopo il Salone dell’Auto di Parigi, dove Mercedes aveva svelato la concept car EQ, anticipazione del primo Suv elettrico del marchio. 
Lo scorso settembre, quando Audi annunciò un maggior impegno in Formula E, Stefan Knirsch, membro del board of management Audi dichiarò: Nel 2025 un’Audi su quattro sarà elettrica e il primo modello sarà il Suv che uscirà nel 2018. Alla luce di questi piani, adattare i nostri programmi sportivi verso una piena partecipazione in un campionato per auto elettriche è una mossa logica”.

Altrettanto logica sarebbe la stessa mossa da parte di Mercedes, anche alla luce degli aggiornamenti che il marchio di Stoccarda si appresta a effettuare su oltre 3 milioni di vetture diesel. E nonostante l’amministratore delegato Dieter Zetsche abbia poi dichiarato “che i motori diesel possono soddisfare le più severe normative comunitarie in materia di emissioni”, la sorte dei motori a combustione sembra ormai segnata. Una fine lenta, certo, ma anche il presidente della FIA Jean Todt ha spesso ripetuto che oggi “oggi viviamo un'evoluzione dell'automobilismo e dell'automobile in direzione delle zero emissioni

Lecito attendersi dunque un futuro prossimo con tre dei maggiori marchi tedeschi in lotta in Formula E. Cui si aggiungerà Porsche, in procinto di lanciare la prima sportiva elettrica della propria storia e che ha già preso i primi contatti con Agag. Lo scorso giugno Andreas Seidl, capo del team Porsche in Lmp1 nel WEC, aveva commentato: “Avevamo ricevuto un invito per Montecarlo da Alejandro Agag per vivere per la prima volta l’esperienza della categoria. Ci è sembrata interessante, ma forse non vi sono ancora sufficienti libertà dal punto di vista tecnico”. 

Infine Fiat-Chrysler, con Sergio Marchionne che a più riprese ha parlato di un interesse FCA per la Formula E. L’ultima volta è stata a fine maggio scorso, quando al Museo Ferrari di Maranello, il presidente Ferrari disse: “La continuiamo a guardare ma non so se tra tutti i marchi che abbiamo nel Gruppo sia Ferrari la scuderia che deve andare in Formula E. Può darsi che ci vada la Maserati o l’Alfa”.  Ricordando che FCA è già presente in Formula E con Magneti Marelli in qualità di fornitore.  

Entro la fine del decennio oltre ad Audi, BMW, DS, Jaguar, Mahindra e Renault, potremmo trovare in gara anche Mercedes e Porsche: di fatto la Formula E diventerebbe di gran lunga il campionato mondiale più ricco sotto il punto di vista dei costruttori iscritti. Perché oltre a essere eticamente sostenibile raggiunge le persone (e magari futuri clienti) nel cuore delle maggiori città, da New York a Roma, recentemente confermata in calendario per il 14 aprile 2018. 


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