Tuscan Rewind, Rossetti sabotato: titolo Costruttori a Citroën

Tuscan Rewind, Rossetti sabotato: titolo Costruttori a Citroën

L'indagine della Procura Sportiva ha accertato che la foratura patita dal pilota di Citroën Italia nell'ultima gara del Cir 2019 fu dolosa. Classifica cambiata e titolo Marche assegnato al costruttore francese

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Daniele Sgorbini

23.01.2020 ( Aggiornata il 23.01.2020 11:01 )

Adesso è ufficiale ed è una verità “giudiziaria”: Luca Rossetti ed Eleonora Mori, durante l'ultima prova speciale del Tuscan Rewind, che alla fine del novembre scorso ha chiuso un Campionato Italiano costellato da veleni e polemiche, hanno subito un sabotaggio che ha alterato il risultato sportivo e che li ha privati della possibilità di giocarsi fino in fondo le proprie carte.

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Il decisione della Procura

Quella foratura alla gomma anteriore sinistra, patita durante il terzo e ultimo passaggio sulla Torrenieri – Castiglion del Bosco, fu realmente causata da un corpo estraneo posizionato ad arte per fermare l'equipaggio di Citroën Italia: “È stato ritenuto accertato – si legge nel passaggio chiave del comunicato diramato da Aci Sport - come prospettato dalla Procura Federale, che ignoti hanno posto in essere, durante la P.S.8, della 10 edizione della manifestazione sportiva, Tuscan Rewind, valida per il C.I.R. e per il C.I.R.T 2019, azioni idonee ad alterare il risultato sportivo, ponendo sul percorso di gara, in coincidenza con il passaggio della vettura, Citroen C3 R5 n.4, corpi estranei che ragionevolmente hanno determinato la foratura dello pneumatico anteriore sinistro della vettura del pilota friulano”.

Accertato il dolo, la Giunta Sportiva ha deciso di non considerare valido il risultato originario del Tuscan Rewind, ma di assegnare a Rossetti un tempo forfettario ritenuto congruo, calcolato sulla base della media dei due passaggi precedenti. Il 17'13”5 così attribuito, vale a Rox il terzo posto in gara e vale soprattutto a Citroën Italia la conquista del titolo Costruttori. Nulla cambia per il titolo piloti, vinto sul campo da Giandomenico Basso e mai messo in discussione.

Sotto esame le cam di Basso, Campedelli, Crugnola e Andreucci

La decisione è arrivata al termine di un'inchiesta lunga, difficile e delicatissima: per stabilire la verità si è fatto ricorso all'esame minuzioso dei frames estrapolati dai camera car, non solo della vettura di Rossetti, ma anche di quelli di Basso, Campedelli, Crugnola e Andreucci, oltre che della gomma “incriminata” che il pilota aveva avuto la freddezza di preservare, fermandosi immediatamente in prova per sostituirla.

Nessun provvedimento “ristoratore” invece per Campedelli, che si era ritirato sulla medesima prova speciale ma per un'uscita di strada: “La Giunta, inoltre, non ha ritenuto portatore di un interesse attuale e diretto, rispetto alla modifica della classifica, il concorrente Orange 1 M – Sport Rally Team spa (conduttore Campedelli Simone-Canton Tania) non avendo condotto, al termine della gara, la vettura al parco chiuso (art.147 RSN).”


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