E&#39; finita con un bel podio, l&#39;avventura a Daytona di Andrea, terzo nella categoria GTD, al volante della Hurac&agrave;n n. 48 del team Paul Miller. Una gara lunga ed estenuante, caratterizzata da una nottata difficile. Nel video, Andrea traccia un bilancio della sua 24 Ore.    A poche ore dallo start della 24 Ore di Daytona 2018, Andrea Caldarelli ci mostra un altro backstage della vita da pilota durante il weekend. L&#39;ultimo momento di quiete prima della gara, che parte alle 20.40 italiane di sabato.    Nuovo giorno e nuovo video di Andrea Caldarelli, pilota Lamborghini Squadra Corse, che ci sta facendo vivere un esclusivo dietro le quinte della 24 Ore di Daytona. Il campione delle Blancpain Series commenta il risultato ottenuto dal compagno di squadra Bryce Miller durante le qualifiche: 43&deg; tempo assoluto al volante della Hurac&agrave;n GT3 del team Paul Miller. Tuttavia, al pari di Fernando Alonso, Andrea &egrave; fiducioso di poter migliorare in gara, dove &quot;tutto pu&ograve; succedere&quot;.    Ormai ci siamo. Sabato alle 20.40 italiane parte la 24 Ore di Daytona (qui il programma), gara inaugurale del campionato Imsa. Un&rsquo;edizione speciale, non solo per la presenza di Fernando Alonso, ma anche di tanti piloti italiani. E nelle categorie GT la battaglia si preannuncia serrata: tra i protagonisti della classe GT Daytona ci sar&agrave; Andrea Caldarelli, al volante della Lamborghini Hurac&agrave;n GT3 del team Paul Miller.  Andrea condivider&agrave; la vettura numero 48 con gli statunitensi Madison Snow, Bryan Sellers e Bryce Miller, alternando il ruolo di pilota a quello di inviato speciale. Aggiornandoci giorno per giorno con esclusivi dietro le quinte. Nel primo video del diario, un giro del Daytona International Speedway, per scoprire le peculiarit&agrave; dello storico tracciato della Florida.   

<p>Il pilota Lamborghini Squadra Corse ha corso la 24 Ore di Daytona al volante della Hurac&agrave;n GT3 Paul Miller. Il video diario in esclusiva</p> 

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24 Ore Daytona, il video diario di Andrea Caldarelli: un podio sofferto