        Ha scelto la strada inattesa, quando nel week end del GP d'Austria sembrava tutto fatto per il rinnovo con Red Bull. Daniel Ricciardo ha scelto di prendersi molto pi&ugrave; tempo per scegliere il proprio futuro, scegliere Renault, spiazzando ogni previsione e generando effetti a cascata che, di fatto, hanno visto Esteban Ocon restare senza un sedile. La ricostruzione di Toto Wolff, ad &ldquo;accusare&rdquo; Renault e Abiteboul di non aver mantenuto la parola data, di un accordo fatto per Ocon nel 2019. La vittoria in Cina, poi Monaco, poi il black out lunghissimo, fatto di ritiri in sequenza, una mancanza di affidabilit&agrave; inaccettabile da quella power unit Renault alla quale, Daniel Ricciardo, rester&agrave; legato la prossima stagione. C&rsquo;&egrave;, per&ograve;, altro, ed &egrave; Ricciardo stesso ad ammettere il peso che ha avuto l'incertezza sul futuro: &ldquo;Tra tutti i problemi meccanici, il contratto da controllare e firmare, sarebbe da ingenui pensare che non abbia influito a volte&rdquo;, riporta motorsport-magazin. &ldquo;Quello che ha inciso, qualcosa a cui non pensi, &egrave; quando sei lontano dalla pista e, anzich&eacute; dormire 8 ore a notte riesci a dormire per 6, perch&eacute; la testa corre: questo ha avuto un&rsquo;influenza in qualche modo&rdquo;. Lascia Red Bull per lasciare la gestione Marko, non ha fatto mistero di quanto i rapporti siano stati difficili, diversamente dalle discussioni intrattenute con mister Red Bull, Dieter Mateschitz. Un finale di stagione infuocato nelle parole al vetriolo di Marko dopo la pole in Messico, dove Ricciardo ha strappato a Verstappen il primato di pi&ugrave; giovane poleman in Formula 1, che gi&agrave; assaporava. La chiusura del rapporto con il team &egrave; avvenuta alla festa in fabbrica, doveroso parteciparvi, spiega il pilota australiano: &ldquo;Partecipare alla festa di Natale credo fosse giusto, perch&eacute; volevo esprimere la mia gratitudine a tutto lo staff, al team, per il loro lavoro negli ultimi 5 anni&rdquo;. Prossimo passo, costruire i rapporti interni nel box Renault, "inizio dei lavori" negato nei test di Abu Dhabi da Red Bull, un &ldquo;no&rdquo; che rinvia la prima presa di contatto ai test invernali. Scegliere&nbsp;Renault diventa un passo indietro in termini di competitivit&agrave; al vertice nell&rsquo;immediato, &egrave; una scommessa da verificare al 2021 nei frutti che sar&agrave; in grado di produrre, nella crescita che avr&agrave; il team e le possibilit&agrave; di lottare per il titolo. Un fronte, l&rsquo;evoluzione del team di Abiteboul, che verr&agrave; monitorato da tanti piloti quale possibile soluzione alternativa, di vertice, ai tre big. &ldquo;Quando ho preso la decisione ero molto pi&ugrave; preoccupato di quanto non avrei dovuto essere. Sono anzitutto curioso, mi piacerebbe essere pi&ugrave; presente nel team, Nico ha esperienza ed &egrave; l&igrave; ormai da un po&rsquo;. Voglio dedicarmi al massimo, non essere pigro, per integrarmi in fretta e coltivare le motivazioni&rdquo;, ha aggiunto Ricciardo.       

Le trattative con Red Bull difficili, la scelta di cambiare aria e correre con Renault dal 2019. Daniel Ricciardo ammette come, problemi di affidabilit&agrave; a parte, l'incertezza sul futuro e la strada da scegliere abbiano tormentato i momenti fuori dall'abitacolo

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Formula 1: Ricciardo, dubbi sul futuro hanno inciso sul rendimento