        Novit&agrave; in vista per il gran premio di Monaco. La storica gara del Principato, con le sue 70 edizioni valide per il Mondiale F1, &egrave; uno degli appuntamenti pi&ugrave; iconici del calendario. Per le sue caratteristiche, per&ograve;, &egrave; anche una delle gare che offrono meno sorpassi e colpi di scena, incidenti a parte. Per questo, la commissione F1 ha deciso di introdurre l&rsquo;obbligo di effettuare almeno due pit stop obbligatori nel corso del GP.  Cambio del regolaamento ad hoc per il GP di Monaco L&rsquo;idea &egrave; stata discussa a Londra, nella mattinata del 18 febbraio, insieme a diversi altri temi relativi al regolamento della stagione 2025, dalla flessibilit&agrave; delle ali al numero delle componenti utilizzabili per ciascun pilota. Al termine dell&rsquo;incontro, i membri della Commissione sono giunti alla decisione di aumentare il numero di pit stop obbligatori nel gran premio di Monaco, col fine di incrementare lo spettacolo e rendere meno prevedibile l&rsquo;esito di una gara che spesso si decide al sabato con le qualifiche. Il regolamento della Formula 1 prevede infatti che ogni pilota debba effettuare almeno un pit stop durante il gran premio, utilizzando due mescole diverse. Quest&rsquo;ultimo obbligo decade qualora ci siano condizioni di bagnato e vengano montate gomme da pioggia. A Monaco i pit stop obbligatori saranno invece due (il documento FIA parla genericamente di un aumento del numero delle soste, ma difficilmente si sceglier&agrave; di imporre tre soste o pi&ugrave;) costringendo cos&igrave; i team a variare la strategia creando delle situazioni di potenziale spettacolo. Non &egrave; invece ancora chiaro se rester&agrave; l&rsquo;indicazione di utilizzare due mescole di gomme oppure tutte le tre disponibili. Questa e le altre decisioni prese dalla Commissione F1 saranno ulteriormente discusse dal Comitato consultivo sportivo nelle prossime settimane. F1 2025, le novit&agrave; del Regolamento Tecnico: peso, ali flessibili e... aria fresca       

La Commissione F1 ha concordato di aumentare il numero delle soste obbligatorie durante la gara a Monte-Carlo. Il motivo? Aumentare lo spettacolo in pista

GP Monaco, aumenta il numero dei pit stop obbligatori

        La Formula 1 che festegger&agrave; 75 anni di storia nel 2025 ha nel GP di Monaco un cardine imprescindibile per mille ragioni. Al di l&agrave; dell'aspetto puramente sportivo, di un circuito anacronistico da molto anni per la moderna F1. Arriva l'accordo per il prolungamento di contratto, tra FOG e Automobile Club di Monaco. Il Principato continuer&agrave; a ospitare la F1 fino al 2031. Prolungamento del contratto in scadenza nel 2025 e, soprattutto, l'indicazione di un leggero riposizionamento di date in calendario. Nel 2025 si correr&agrave; il 25 maggio a Montecarlo, mentre dal 2026 sar&agrave; una collocazione "predefinita" quella del GP: verr&agrave; organizzato al primo week end pieno del mese di giugno. Un dettaglio di non poco conto nell'ottica dell'ottimizzazione dei trasferimenti tra Europa e Nord America. Della possibilit&agrave; di creare un blocco che riassuma il GP di Miami e quello di Montreal si discute da due anni, con varie aperture di massima da parte dei promoter. Il 2026 vedr&agrave; l'ingresso del GP di Spagna a Madrid, con Barcellona ancora con un contratto valido per ospitare il suo GP. Sar&agrave; interessante leggere quale piega assumer&agrave; l'ottimizzazione degli spostamenti. Verso un calendario dai trasferimenti ottimizzati "Vorrei ringraziare in special modo Sua Altezza Reale il Principe Alberto II di Monaco, Michael Boeri, presidente dell'ACM, e tutti quanti sono stati coinvolti nell'estensione di quest'importante collaborazione. Quest'accordo indica una nuova era di partnership e innovazione tra Formula 1 e Monaco", ha commentato Stefano Domenicali. "E' la guida attenta sul futuro del Principe Alberto II di Monaco che ci permetter&agrave; di realizzare un calendario ottimizzato, in grado di ridurre la pressione sulla logistica e ridurre l'impatto ambientale del nostro campionato globale, mentre procediamo verso il nostro obiettivo Net Zero 2030". Per la Formula 1 che guarda all'industria del luxury e dell'entertainment, Monaco vuol dire qualcosa in pi&ugrave; della tradizione. Nelle corse, &egrave; il salotto europeo del lusso per definizione. "La firma di questo nuovo accordo con Formula One Group fino al 2031 non solo conferma la forza del nostro rapporto ma riafferma il nostro impegno nell'offrire a tutti i visitatori un'esperienza senza pari e di prima classe tra i fine settimana di gara.&nbsp; Il GP di Monaco &egrave; l'evento sportivo pi&ugrave; importante qui e continua ad attirare centinaia di migliaia di spettatori nel Principato e milioni di spettatori da tutto il mondo", ha aggiunto Michel Boeri.       

La gara ospitata per la prima volta nel 1950 taglier&agrave; il traguardo degli 81 anni di storia nel 2031. Il posizionamento a inizio giugno potrebbe offrire un altro passo verso un calendario ottimizzato nelle trasferte

Monaco rinnova con la F1, in arrivo nuove soluzioni in calendario

        Quella di Monaco per Charles Leclerc era diventata una vera e propria maledizione. In pole per due volte, nel 2021 e nel 2022, il monegasco non era mai riuscito a salire sul podio nel GP di casa, collezionando anche due ritiri e una mancata partenza. Una maledizione spezzata nel migliore dei modi domenica scorsa, quando dopo la sua terza pole nel Principato, Leclerc &egrave; finalmente riuscito a vincere per la prima volta il gran premio di casa. Leclerc: "Negli ultimi giri pensavo a pap&agrave;, era il nostro sogno vincere qui" Alla vittoria hanno fatto seguito una lunga serata di festeggiamenti, iniziati con la doccia di champagne insieme al Principe Alberto e proseguiti con il tuffo nel porto di Monaco insieme al team principal Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur. Oltre al pilota monegasco e al team principal della Ferrari, per&ograve;, anche una terza persona si era tuffata nelle acque del porto di Monte Carlo. Ecco chi era.  Il tuffo con Leclerc: "Lo ricorder&ograve; per molto tempo" Contrariamente a quanto molti avevano immaginato, questa terza persona non era un membro della Scuderia Ferrari n&eacute; un giornalista, bens&igrave; un tifoso italiano che, vedendo Leclerc e Vasseur tuffarsi, non ha esitato a fare lo stesso. Giuseppe di Cicco, questo il nome del protagonista del tuffo, stava realizzando un vlog per il suo canale YouTube in cui mostrava il &ldquo;dietro le quinte&rdquo; del GP di Monaco, in quelle aree non visibili dalla televisione in cui si affollano tanti tifosi che non hanno voluto o potuto acquistare un biglietto per le tribune. Nel video, Giuseppe mostra tutte le tappe del suo week end del Principato alla ricerca del punto di osservazione perfetto. Finch&eacute;, dopo la fine della gara, si trova nella scia dei festeggiamenti per il successo di Charles Leclerc. F1, le pagelle del GP di Monaco Proprio in quel frangente cos&igrave; concitato, Giuseppe si ritrova a pochi metri dalla folla di giornalisti assiepati su uno dei moli del porto di Monaco insieme a Leclerc e Vasseur. E cos&igrave; appena vede i due tuffarsi in acqua lui fa lo stesso, senza mai mollare la sua videocamera.  &ldquo;Ricorder&ograve; questo momento per molto tempo" ha detto Giuseppe nel suo video, commentando il tuffo nel porto insieme a Leclerc. "Sono stati tutti gentili con me, anche i ragazzi del team Ferrari - ha aggiunto - Purtroppo leclerc non mi ha dato il cinque mentre eravamo in acqua, spero un giorno di reincontrarlo per fare una foto con lui. Il gran premio &egrave; stata un'esperienza unica!".  sky:sc:928198:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Al termine del GP di Monaco, Leclerc e il team principal Vasseur hanno festeggiato tuffandosi nel porto di Monaco. Insieme a loro si &egrave; tuffata anche una misteriosa terza persona: ecco chi era

GP Monaco, chi è il tifoso italiano che si è tuffato con Leclerc

        Cercata, attesa e sospirata, la prima vittoria in casa nel Principato di Monaco per Charles Leclerc &egrave; finalmente arrivata. Un successo che il pilota della Ferrari attendeva dal 2021, primo anno in cui ottenne la pole position senza per&ograve; neppure riuscire a prendere parte alla gara, e sfuggito anche l'anno successivo con un'altra pole tramutata in un deludente 4&deg; posto. In questo 2024 la maledizione si &egrave; finalmente spezzata, donando a Charles una vittoria memorabile che lui ha voluto dedicare a suo padre, Herv&eacute; Leclerc, e al suo mentore, Jules Bianchi, entrambi scomparsi quando era ancora un pilota nelle formule minori. Imola, ritrovato il grande scudo Ferrari Il messaggio di pap&agrave; Bianchi a Leclerc Ed &egrave; proprio il padre di Jules, Philippe Bianchi, che ha voluto dedicare un toccante messaggio, pubblicato sui social, indirizzato a Charles Leclerc. &ldquo;Grazie Charles per questo regalo &ndash; ha scritto Philippe Bianchi sul suo profilo Instagram &ndash; e per il tuo tributo e il tuo supporto per sempre a Jules. Da parte della famiglia Bianchi, congratulazioni per la tua fantastica vittoria a Monaco. Penso che Herv&eacute; e Jules sarebbero orgogliosi di te e del fantastico uomo e pilota che sei...&rdquo;  &ldquo;Negli ultimi giri ho pensato alla mia vita personale e alle persone che mancano oggi e che erano fisse nella mia testa, mio pap&agrave; e Jules&rdquo; aveva detto Leclerc subito dopo essere sceso dalla monoposto tagliando il traguardo del GP di Monaco per primo. Proprio a Monaco, 10 anni fa, Jules Bianchi otteneva l'impresa di portare a punti la Marussia motorizzata Ferrari ottenendo uno straordinario 9&deg; posto. Pochi mesi dopo, su quella stessa monoposto sar&agrave; protagonista dell'incidente in Giappone che gli coster&agrave; la vita.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Philippe Bianchi (@philippe_bianchi17)      sky:sc:928157:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il padre di Jules Bianchi ha mandato un emozionante messaggio al pilota della Ferrari in seguito alla vittoria nel GP di Monaco

Philippe Bianchi a Leclerc: “Jules e tuo papà sarebbero fieri di te”

        La vittoria di Charles Leclerc al GP di Monaco 2024 &egrave; stato solo l&rsquo;inizio di una lunga serie di festeggiamenti per il suo primo trionfo in carriera nella gara di casa. Dopo la cerimonia del podio, le interviste, le foto di rito, il pilota monegasco si &egrave; preparato per la cena di gala organizzata in suo onore dal Principe Alberto di Monaco e le celebrazioni sono andate avanti fino a notte fonda.  Festa e divertimento Alla cena hanno partecipato ospiti illustri, sia del Principato che della Formula 1. Leclerc &egrave; arrivato mano nella mano con la fidanzata Alexandra Saint Mleux e non sono mancate parole di sostegno e complimenti per il pilota, come quelle del tre volte campione del mondo F1 Sir Jackie Stewart:&nbsp;&ldquo;Charles, quello che hai fatto oggi &egrave; assolutamente meraviglioso. Dovresti essere molto orgoglioso, oggi hai guidato come dovrebbe fare un campione. Non mi viene in mente un altro pilota che sia riuscito a vincere nel suo stesso cortile di casa&rdquo;. A cena finita, &egrave; iniziata la vera festa, al Jimmy&rsquo;z, nota discoteca di Montecarlo. Qui nessuna cerimonia, ma tanto divertimento, con lo stesso Leclerc che si &egrave; lasciato andare in pista e ha ballato fino alle prime luci dell&rsquo;alba. Ma quanto &egrave; costata questa notte di bagordi? Nessuno &egrave; voluto mancare ai festeggiamenti, ma il costo &egrave; stato da capogiro: solo per la prenotazione del tavolo servono svariate migliaia di euro. Insomma, non un conto per tutti, ma l&rsquo;occasione &egrave; stata davvero unica. GP MONACO, GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA VINTA DA LECLERC       

Il pilota monegasco ha vinto per la prima volta in carriera nella gara di casa e le celebrazioni sono state epocali

Leclerc scatenato dopo il GP di Monaco: festa con il Principe Alberto fino all’alba

        "Se fai la pole position a Montecarlo, praticamente hai vinto". Un luogo comune ben supportato dalle statistiche, anche se nel caso della Ferrari c'&egrave; pi&ugrave; di un asterisco da inserire. Perch&eacute; vincere partendo dalla pole a Monaco potr&agrave; sembrare banale, ma nel caso della Ferrari &egrave; stato molto pi&ugrave; complicato del previsto negli ultimi tempi, tanto che prima di Leclerc erano 45 anni che un pilota Ferrari non tramutava una partenza al palo in vittoria nel Principato. Sono infatti numeri piuttosto negativi, quelli delle pole position Ferrari a Monaco, per una statistica per nulla favorevole al Cavallino Rampante. Su 13 pole position, infatti, solamente in quattro occasioni il pilota Ferrari che partiva davanti &egrave; poi riuscito a tramutare la pole in vittoria, e l'ultimo prima di Leclerc era stato Jody Scheckter nel lontano 1979.  Le pole di Fangio ed il primo Lauda La prima pole position targata Ferrari a Montecarlo era stata quella di Fangio nel 1956, che poi aveva vissuto una corsa a dir poco difficile: l'argentino, all'epoca in cui era concessa la guida condivisa, per problemi sulla sua vettura aveva condiviso l'abitacolo sia sulla Ferrari di Castellotti che con quella di Collins, chiudendo rispettivamente al 4&deg; e 2&deg; posto. Peggio era andata a Niki Lauda nel 1974, in pole in qualifica ma poi costretto al ritiro in gara per guasto tecnico. GP Monaco: i 5 temi del fine settimana Il primo hurr&agrave; dalla pole a Monaco Alla Ferrari per&ograve; tocc&ograve; aspettare un solo anno per tramutare in successo una pole nel Principato, fatto che avvenne nel 1975, con Lauda che port&ograve; a casa pole e vittoria. Niki ci prese gusto, tanto che infiler&agrave; tre pole consecutive a Monaco tra il 1974 ed il 1976, ritirandosi nella prima occasione ma trionfando nelle altre due. Andr&agrave; male a Carlos Reutemann nel 1978, con l'argentino pi&ugrave; veloce di tutti in qualifica ma solo 8&deg; in gara dopo essere stato tamponato da Lauda a Saint Devote con conseguente foratura. Gioia per Jody Scheckter l'anno dopo, con il sudafricano davanti a tutti sia in qualifica che in gara. Da allora, la Ferrari ha dovuto attendere Leclerc per tornare ad esultare per un suo pilota scattato al palo. Leclerc: la svolta in qualifica e la verifica degli sviluppi Schumi tre volte re a Monaco con la Ferrari, ma mai dalla pole Da allora Montecarlo non ha mai portato granch&eacute; fortuna alla Ferrari, che riusc&igrave; a vincere con Villeneuve nel 1981 prima di un grande digiuno nel Principato. La maledizione sembrava poterla spezzare Schumacher nel 1996, ma dopo un giro strepitoso in qualifica il tedesco roviner&agrave; tutto al primo giro di gara, finendo a sbattere al Mirabeau Basso nell'edizione pi&ugrave; caotica di sempre. Schumi riuscir&agrave; a vincere tre volte a Monaco con la Ferrari (e cinque in tutto), passando per primo sotto alla bandiera a scacchi nel 1997, nel 1999 e nel 2001, ma mai partendo dalla pole: gli andr&agrave; male anche nel 2000, quando fu costretto al ritiro per la rottura della sospensione mentre era in testa. Massa e Raikkonen, mai una gioia dalla pole Nel 2008 la prima fila tutta Ferrari targata Massa e Raikkonen si era fatta invitante, ma tutto and&ograve; storto in gara, sotto la pioggia: Kimi part&igrave; male e poi venne penalizzato per montaggio della gomma in griglia fuori tempo massimo, mentre Felipe, complice un errore alla prima curva ed una safety car sfortunata, chiuse terzo. Tanta amarezza per lo stesso Raikkonen qualche anno pi&ugrave; tardi: nel 2017 il finlandese fece la pole davanti al compagno di squadra Vettel, ma sar&agrave; Sebastian a trionfare sfruttando qualche giro a pista libera prima della sosta. Il successo, o meglio la doppietta del 2017, pose fine ad un digiuno di 16 anni a Monaco per la Ferrari, ma anche stavolta non con il pilota che era scattato davanti a tutti.  La maledizione di Leclerc Ed eccoci dunque ai giorni nostri, con la "maledizione" di Leclerc, mai sul podio nel GP di casa prima del 2024. Charles aveva ottenuto due pole position a Monaco, nel 2021 e nel 2022, ma nel primo caso non era partito per l'incidente del giorno prima in qualifica (i meccanici non si erano accorti di un problema sull'altro lato della vettura), nel secondo invece aveva perso per colpa della strategia sbagliata, facendo salire ad addirittura sei le pole position consecutive non "sfruttate" da un pilota Ferrari a Montecarlo. Questo fino a domenica scorsa, la domenica che ha rotto l'incantesimo. GP Monaco: le pagelle sky:sc:928217:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Era addirittura dal 1979, con Jody Scheckter, che un pilota Ferrari non tramutava in vittoria una pole position nel Principato: un tab&ugrave; surreale per essere a Monaco, eppure durato per quasi mezzo secolo

Ferrari e la pole a Monaco: sfatato un tabù che durava da 45 anni

        Guardate Perez, il suo week end a Monaco e capirete le difficolt&agrave; Red Bull. Il concetto espresso da Verstappen a Montecarlo &egrave; su questo teorema, per dire quanto la RB20 abbia sofferto le sconnessioni del Principato e i passaggi sui cordoli. Di Monaco ce n'&egrave; una, di caratteristiche simili no. Singapore, per immaginare un altro week end ostico per Red Bull. Va cos&igrave;, ormai, da diverse stagioni. L'elemento inedito &egrave; una competitivit&agrave; maggiore di chi insegue, di Ferrari e McLaren nello specifico, buona a mettere pressione su chi resta il favorito d'obbligo per il mondiale.&nbsp;  Max e Red Bull attendono il ritorno di piste favorevoli Nell'analisi di Max dopo il piazzamento rimediato a Montecarlo c'era un'attesa di circuiti sui quali poter fare la differenza con la gestione delle gomme sul passo gara. Per questo l'attenzione si sposta tutta su Barcellona, che diventa un punto decisivo per capire le sorti del campionato. Un fronte sul quale la Ferrari ha fatto progressi enormi rispetto al 2023 e lo stesso margine di Red Bull si &egrave; sostanzialmente ridotto.  Attenzione anche su Montreal, che potrebbe risultare indigesta alla RB20, sebbene in misura assai minore rispetto a Monaco. Sul cittadino canadese sar&agrave; cruciale, di nuovo, attaccare i cordoli e ritrovare immediatamente trazione in uscita. Ocon a rischio appiedamento? L'ira di Famin dopo Monaco La profezia di Jos Verstappen Chi suona il campanello d'allarme &egrave; Jos Verstappen. I toni sono forse un po' allarmistici quando commenta, al De Telegraaf: "Mi pare che il periodo di dominio di Red Bull sia giunto al termine". La RB20 resta un progetto di riferimento e a essere cambiata &egrave; la competitivit&agrave; (finalmente ritrovata) di avversari naufragati negli ultimi due campionati.&nbsp; "Ci saranno sicuramente altre piste sulle quali Red Bull torner&agrave; a fare bene, per&ograve; sono molto curioso di scoprire come risolveranno questi problemi", prosegue Jos Verstappen. "Dovranno fare qualcosa, capire da dove derivano certe difficolt&agrave;. Nel frattempo &egrave; evidente che McLaren e Ferrari si stanno avvicinando sempre pi&ugrave;". Le difficolt&agrave; a copiare le sconnessioni &egrave; emersa a Montecarlo, con Verstappen a paragonare la monoposto a un kart per l'assenza di assorbimento. Paradossalmente, una situazione opposta alla capacit&agrave; RB di girare "morbida" di assetto su piste convenzionali, dove invece i rivali a lungo hanno dovuto ricorre ad assetti troppo rigidi per far lavorare correttamente le monoposto e sviluppare la prestazione dal fondo. "Max &egrave; stato bravo a nascondere alcuni dei problemi, potete vedere per&ograve; che differenza ci sia tra lui e il suo compagno di squadra". Mercedes in crescita, Hamilton: "Altri progressi per sfidare i primi 3" sky:sc:928164:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Le difficolt&agrave; incontrate a Monaco torneranno su altre piste e i correttivi, secondo Max Verstappen, non sono di semplice attuazione. Jos si interroga sulla reazione Red Bull mentre Ferrari e McLaren recuperano

Verstappen (Jos) vede la fine del dominio Red Bull

L'impatto è stato violentissimo e ha distolto l'attenzione dalla gara, vinta poi da Leclerc

Clamoroso al GP di Monaco: il motoscafo prende in pieno lo yacht

        C'&egrave; attesa per scoprire quali conseguenze avr&agrave; la manovra di Ocon al Portier, al primo giro del GP di Monaco. L'attacco su Gasly si &egrave; concluso con il ritiro della Alpine di Ocon e, fortunatamente per il team, la monoposto di Gasly sufficientemente integra da poter ripartire e completare i 75 giri di gara in decima posizione.&nbsp; L'episodio &egrave; l'ennesimo di una convivenza a dir poco difficile tra i due piloti, entrambi in scadenza di contratto. Gli episodi discutibili, per il bene di un team che naviga in grandi difficolt&agrave; e dai risultati ben al di sotto delle aspettative, si sono sommati nelle ultime due stagioni.  Ocon, fino all'estrema conseguenza dello stop? Montecarlo potrebbe essere la tradizionale goccia che fa traboccare il vaso. Bruno Famin ha annunciato conseguenze alla condotta tenuta da Ocon. Gi&agrave;, ma fino a che punto si spinger&agrave; Famin? Secondo alcune fonti &egrave; in gioco la possibilit&agrave; che Ocon venga fermato per un GP, quello del Canada - dove peraltro partir&agrave; con una penalizzazione di 5 posizioni in griglia (conversione dei 10" di penalit&agrave; inflitti per l'incidente di Monaco) -.&nbsp; Una misura drastica, che potrebbe lasciare spazio ad altro per provare a garantire gli interessi del team.&nbsp; "Abbiamo riportato molti danni alla macchina. La sospensione posteriore sinistra &egrave; piegata, la scatola del cambio &egrave; danneggiata e sostituiremo tutto il cambio. C'&egrave; un'enormit&agrave; di lavoro da fare.&nbsp; L'attacco di Esteban &egrave; stato completamente fuori dalle righe ed &egrave; esattamente quello che non vogliamo vedere. Ci saranno delle conseguenze", il commento di Famin nel dopogara. "Prenderemo una decisione difficile. Al primo giro e al Portier, non &egrave; quello il posto in cui provare un sorpasso, senza lasciare spazio al tuo compagno di squadra". GP Monaco, i 5 temi: dal piccolo principe Charles alla delusione Red Bull Alpine, indicazioni non rispettate Basteranno le ennesime raccomandazioni, condotte di corsa, divieto di battagliare con il proprio compagno di squadra per la posizione? Tutte misure non nuove ma dai risultati discutibili.&nbsp; "Avevamo chiare indicazioni date prima della gara e non sono state rispettate", ha commentato Gasly sull'incidente innescato da Ocon. "Non dovresti mai prendere tanti rischi di estromettere entrambe le macchine dalla gara e con il tuo compagno di squadra. Sono certo che la vicenda verr&agrave; discussa, non possiamo permetterci di avere una situazione simile in futuro". GP Monaco: le pagelle sky:sc:928089:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il team principal ha stigmatizzato la condotta di Ocon al primo giro e l'attacco sulla Alpine gemella di Gasly. Si attendono provvedimenti, arriveranno all'estremo di uno stop per un GP?

Ocon a rischio appiedamento? L'ira di Famin dopo Monaco

Il pilota della Ferrari spezza la maledizione del GP di casa e festeggia con un tuffo nel porto di Monte Carlos. Ma non prima di aver spinto in acqua il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur

Leclerc, il tuffo nel porto con Vasseur dopo la vittoria a Monaco

Weekend superlativo da parte di Leclerc, che corona il sogno di una vita; pochi rimpianti per la McLaren, un pizzico di fortuna per Sainz mentre Verstappen limita i danni

Formula 1, le pagelle del GP Monaco

        Al lavoro, prima del GP di Cina, per capire come sfruttare al meglio gomme e macchina in qualifica. Da l&igrave;, per Charles Leclerc, inizia una sorta di svolta stagionale sul giro decisivo. I risultati si intravedono, a sprazzi e al netto delle difficolt&agrave; della SF-24 a Shanghai, gi&agrave; in Oriente.&nbsp; Risolta la preparazione del giro sotto il profilo del pilotaggio, per la Ferrari si preannuncia adesso un altro fronte sul quale lavorare in qualifica. La tematica &egrave; emersa a Imola, riguarda il vantaggio di Red Bull e McLaren nella strategia di utilizzo della power unit (l'erogazione della potenza elettrica) e in Canada potrebbe tornare ad avere una certa rilevanza. Leclerc &egrave; sereno, nel fine settimana di Monaco ha spiegato come sia un fronte sul quale i rivali diretti potranno essere ripresi nel vantaggio che si &egrave; visto in alcune qualifiche.  Ferrari ha colto l'occasione Dopo il trionfo di Montecarlo, Charles fa il punto sul momento e come &egrave; arrivato al ruolo di primo inseguitore nel mondiale.&nbsp; "Credo che il punto di svolta della stagione sia gi&agrave; avvenuto qualche gara fa.&nbsp;Nelle ultime gare non avevamo la macchina per vincere una gara. Tuttavia, qui l'abbiamo fatto e sapevo che bisognava cogliere l&rsquo;occasione.  Ci siamo riusciti, facendo un ottimo lavoro. All'inizio della stagione ho avuto due qualifiche nelle quali ho fatto fatica ma da quel momento in poi ho lavorato sul mio ritmo e sono molto contento del lavoro che stiamo facendo e di come sta andando. Spero che questo ci porti a molte altre vittorie". Continuare cos&igrave; senza lasciarsi trasportare Non &egrave; un caso nel valutare l'impatto delle novit&agrave; tecniche introdotte a Imola, Charles rinviava un pieno giudizio dopo Montecarlo. Montreal e, soprattutto, Barcellona daranno un quadro completo sul posizionamento delle prestazioni di Red Bull, Ferrari e McLaren. La stessa Montecarlo lascia insegnamenti e indizi. Red Bull ha molto da lavorare sulla prestazione in condizioni di asfalti sconnessi e passaggi sui cordoli. Torneranno in stagione. "Non dobbiamo lasciarci trasportare, Monaco chiaramente &egrave; una pista cos&igrave; particolare e credo che questo fine settimana abbiamo avuto una macchina davvero buona. Non significa che sar&agrave; cos&igrave; fino alla fine dell'anno, ma se guardiamo alle prime gare della stagione, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro, ottimizzando tutte le gare che abbiamo corso e continueremo a lavorare cos&igrave;", prosegue Leclerc. Calma con i progetti iridati Il piazzamento di Verstappen, solo sesto, nonch&eacute; il ritiro di Perez, accorciano come da tempo non si vedeva le classifiche iridate.&nbsp; Max 169, Charles 138. Red Bull 276, Ferrari 252. "Ah, sono 31? Qualcuno mi aveva detto 23 ed ero entusiasta. Ma 31 vanno bene. Voglio dire, &egrave; un distacco che accetto comunque, ma &egrave; un po&rsquo; pi&ugrave; di quello che mi avevano detto.&nbsp; Per ora non penso al campionato, &egrave; ancora troppo presto. Gli aggiornamenti che abbiamo apportato a Imola dovremo ancora&nbsp; verificare se funzionano bene e dove ci porteranno. Poi, si tratter&agrave; di massimizzare tutti i fine settimana e, se tutto andr&agrave; bene, un po' alla volta arriveremo".       

Il trionfo di Montecarlo celebra un week end perfetto della Ferrari, su un circuito favorevole. Leclerc parla dei progressi fatti in qualifica e di una sfida a Red Bull per il titolo ancora prematura

Leclerc, la svolta in qualifica e la verifica degli sviluppi

Charles Leclerc: 10  Non c&rsquo;&egrave; niente di pi&ugrave; bello che tramutare i sogni in realt&agrave;. Ed il suo, di sogno, realt&agrave; lo &egrave; diventato in una domenica di fine maggio che non dimenticher&agrave;. Pensava a pap&agrave;, a se stesso da bambino, quando sgranava occhi ed orecchie al passaggio delle F1 sotto casa. Dopo tante delusioni, finalmente il successo a Monaco: perfetto sin dalle libere 1, accompagnato da una carica emotiva particolare e da una macchina che lo ha assecondato in tutto e per tutto, anche se il guizzo in Q3 ha dovuto mettercelo lui.    Leclerc: &quot;Negli ultimi giri pensavo a mio padre, vincere qui era un nostro sogno&quot;  Oscar Piastri: 9  Ha la forza di non pensare ai rimpianti, quelli che potrebbero bussare nella sua testa e dire: ehi, il giro ideale in qualifica, mettendo insieme i parziali migliori, lo avevi tu. Ma sa che un conto &egrave; la teoria ed uno &egrave; la pratica, per cui si prende volentieri il primo podio stagionale, nonch&eacute; primo podio nella carriera nel Principato, riconoscendo la superiorit&agrave; di Charles nella tre giorni monegasca. In gara ha ancora qualcosa da mettere a posto, ma in qualifica &egrave; un fulmine ed in un weekend in cui contava praticamente solo il giro secco &egrave; emerso alla grande.  Piastri: &quot;Primo podio stagionale nel giorno migliore&quot;  Carlos Sainz: 8  Un voto da condividere con la buona sorte, perch&eacute; senza la bandiera rossa la sua domenica sarebbe finita nello spazio della curva 4, quella del Casin&ograve;. Invece, graziato dal botto nelle retrovie e da una direzione gara che ha dovuto ristabilire l&rsquo;ordine di partenza secondo il passaggio alla linea di safety car in uscita dalla pit-lane. Per il resto un buon weekend ed un buon podio, anche se non &egrave; mai stato veloce come Leclerc: due decimi e mezzo in qualifica, a parit&agrave; di macchina e su una pista tutto sommato breve, non sono pochi.  Sainz: &quot;Sono felicissimo per Charles&quot;    Scorri tra le schede (1/4)  &nbsp;  Lando Norris: 7,5  Il suo punto forte, rispetto a Piastri, &egrave; la gara. Ma siccome la corsa a Montecarlo si trasforma, prevedibilmente e da subito, in un trenino, non ha modo di esternare un passo solitamente molto buono. La bandiera rossa gli toglie la carta della strategia, Sainz &egrave; furbo a non concedergli praticamente mai l&rsquo;opportunit&agrave; di creare il gap su Russell per un pit-stop indolore, cos&igrave; &ldquo;scorta&rdquo; l&rsquo;ex compagno di squadra per tutta la gara senza potersi inventare praticamente niente.    Yuki Tsunoda: 6,5  A punti in cinque gare su otto: sicuri che non possa essere un&rsquo;alternativa a Perez? Forse, dopo averlo supportato a lungo e con una pazienza spesso immeritata da parte sua, a Milton Keynes due conti devono iniziare a farli. Della pratica Ricciardo non si occupa pi&ugrave;, per il resto sta trovando velocit&agrave; e costanza: una grande qualifica &egrave; stato il mattone per un altro bel risultato in gara.  Alexander Albon: 6,5  Alleluia. Primi punti del campionato in una domenica in cui il grosso del lavoro dovevi averlo fatto il giorno prima se volevi combinare qualcosa. Bravissimo al sabato, quando riesce a nascondere i difetti di una FW46 che non riesce a stabilizzare il comportamento dell&rsquo;anteriore, poi parte consapevole che gli sarebbe bastato uscire indenne dalla partenza per smuovere la classifica: lo fa, senza sussulti ma con un 9&deg; posto che gli regala finalmente un sorriso.  Vasseur: &quot;Weekend perfetto, non guardo la classifica&quot;  Pierre Gasly: 6,5  Vedi la voce &ldquo;Albon&rdquo;, anche se nel suo caso c&rsquo;&egrave; stata una variabile in pi&ugrave;, quella di Ocon: un brivido gratuito che rischiava di costare caro ad entrambi. Giustamente si arrabbia, ma ne esce indenne e da l&igrave; riparte verso una top 10 che mancava da ben 9 GP, considerando anche gli ultimi due appuntamenti del 2023: il digiuno pi&ugrave; lungo della sua carriera.    Scorri tra le schede (2/4)  &nbsp;  Max Verstappen: 6  Potrebbe essere anche una sufficienza regalata, perch&eacute; da lui ti aspetti sempre qualcosa di straordinario. Ma alla fine, anche se la tentazione &egrave; forte (non capita spesso, di poterlo rimproverare per qualcosa), la sufficienza la merita: guardare che vita fa l&rsquo;altra macchina in tutto il corso del weekend. Niente di speciale, dunque, ma danni limitati in seguito ad una qualifica in cui ha s&igrave; sbagliato, ma dopo essersi preso rischi gi&agrave; piuttosto alti.    Verstappen: &quot;Lavoreremo sui nostri punti deboli, la RB20 resta da mondiale&quot;  Esteban Ocon: 4  Da punire. Ma non tanto per la manovra in s&eacute;, che ci pu&ograve; anche stare se uno vuole tentare un azzardo a Monaco: la gravit&agrave; &egrave; soprattutto legata al fatto che in questo momento Alpine avrebbe bisogno di tutto tranne che di finire fuori con due macchine nello stesso incidente. Lui, al solito, se ne frega se l&rsquo;altra macchina ha i suoi stessi colori, anzi vede in tutto ci&ograve; un incentivo: &egrave; forte, ma ha una carriera che parla per lui e che spiega che troppe volte gli si &egrave; chiusa la vena quando &egrave; finito a battagliare con il compagno di squadra. Famin ha promesso conseguenze: la storia tra lui e Alpine &egrave; ai titoli di coda?  La classifica Piloti  Stake-Sauber: 4  Dopo un terzo di campionato, sono gli unici a quota zero punti in classifica. Mancano ancora 16 GP, un&rsquo;infinit&agrave;: ma serve fare qualcosa per una situazione che inizia ad essere imbarazzante per il team destinato a diventare Audi. Mai un guizzo, nessun punto di forza, avversari che li hanno lasciati sul posto: situazione molto difficile.  La classifica Costruttori    Scorri tra le schede (3/4)  &nbsp;  Gli altri    Voto 6,5 a Russell, 5&deg; grazie ad una buona qualifica in cui batte Verstappen ed Hamilton: per lo stesso motivo Lewis si prende un 5,5, anche se ha l&rsquo;alibi del vecchio alettone anteriore, disponibile solo per George. Bocciati entrambi i piloti Aston Martin: Alonso (5) rovina tutto con l&rsquo;esclusione in Q1, Stroll (5) fa mediamente meglio ma poi sbaglia in gara, rimediando una foratura dopo una sosta resa possibile dal gioco di squadra di Fernando, vanificando cos&igrave; gli sforzi di tutto il team, e finendo nuovamente dietro al compagno di squadra spagnolo. Poca gloria per Ricciardo (5), con tutta la gara spesa negli scarichi di Alonso, e bocciatura anche per Sargeant (5), che al solito non vale Albon nonostante provi qualche sorpasso. Sufficienza per Bottas (6), che riesce a guadagnare qualche posizione con gomme appena pi&ugrave; fresche, bocciato invece Zhou (5), che si fa infilare anche da Sargeant. Senza voto i tre piloti coinvolti nell&#39;incidente a Beau Rivage, ovvero Perez, Hulkenberg e Magnussen. I commissari propendono per non penalizzare nessuno, constatando che Kevin sia stato ottimista ma che al tempo stesso Checo avesse un po&rsquo; di spazio alla sua sinistra. Per il messicano della Red Bull, comunque, una bocciatura grave &egrave; doverosa per il pessimo risultato della qualifica.  GP Monaco: i 5 temi del fine settimana  (4/4) 

GP Monaco: le pagelle

        Corrono 78 giri nella terra di nessuno, con un passo gestito per arrivare alla bandiera a scacchi con le gomme medie. Le Mercedes (e di riflesso Verstappen) vi riescono, concludendo il GP di Monaco a 13" da Leclerc. Russell &egrave; soddisfatto ma c'&egrave; il rammarico per quanto accaduto al primo giro: Sainz fuori per la foratura era uno scenario molto pi&ugrave; favorevole sulla carta a Mercedes di quanto non sia stato in realt&agrave; con l'azzeramento della bandiera rossa.  Lewis e i segnali avuti dagli sviluppi Poi c'&egrave; Hamilton, soddisfatto dell'impegno del team a portare gli sviluppi, anche se la nuova ala anteriore &egrave; stata portata in gara da Russell. Vale sottolineare come le impressioni di Lewis fossero positive sin dal venerd&igrave; per la crescita della W15, al netto della nuova ala. Montecarlo, storicamente, non &egrave; mai stata una pista favorevole a Mercedes. I segnali raccolti nel week end, pertanto, hanno un peso specifico elevato. "Le prestazioni di questo fine settimana hanno dato molti segnali incoraggianti. Il team ha lavorato duramente per apportare aggiornamenti alla macchina, &egrave; davvero positivo vedere che a ogni week end ne arrivano e ne avremo ancora per le prossime gare", commenta Hamilton a fine gara.&nbsp; "Abbiamo fatto un passo avanti e, se riusciremo a farne altri, potremo sperare di entrare in lotta con le tre squadre che ci precedono". Un GP corso in gestione La specificit&agrave; di Montecarlo, in parte quella di Montreal, fanno s&igrave; che per un giudizio pieno dei valori tra i primi 3-4 team servir&agrave; attendere il consueto banco di prova di Barcellona. L&igrave; si potr&agrave; tracciare un bilancio completo. Il GP di Monaco poteva regalare poco a Mercedes, resta l'indicazione di un Lewis forse a preferire una diversa soluzione di gomme al via. L'impressione &egrave; fornita dal team radio all'esposizione della bandiera rossa al primo giro, con Lewis a commentare: "ve l'avevo detto".&nbsp; Mercedes ha optato per differenziare le gomme in partenza, montare le dure per uno stint il pi&ugrave; lungo possibile e sperare nel finale in un episodio che potesse avvantaggiarli. "La gara di oggi non &egrave; stata movimentata. Tutti hanno gestito il loro ritmo, andando davvero lentamente dopo la bandiera rossa e, alla fine, con qualsiasi pneumatico era possibile arrivare alla fine. Questo ci ha tolto la possibilit&agrave; di fare progressi, il che &egrave; stato frustrante. Non vedo l'ora di andare in Canada per vedere cosa possiamo fare". Competitivit&agrave; legata al tipo di tracciato Traccia un bilancio della tre giorni monegasca, Toto Wolff: "Nel complesso, abbiamo avuto un fine settimana positivo. Siamo stati molto pi&ugrave; vicini in qualifica di quanto non lo fossimo mai stati quest'anno e abbiamo mostrato un buon ritmo per tutta la gara. Questo nonostante la bandiera rossa del primo giro che ci ha tolto molte opzioni strategiche. La traiettoria di crescita procede nella giusta direzione. Abbiamo capito dove dobbiamo migliorare il bilanciamento della vettura e stiamo apportando degli aggiornamenti riuscirci. Sappiamo che ci saranno alti e bassi a seconda dei circuiti in cui andremo, ma nel complesso sono soddisfatto della direzione di sviluppo. Vediamo come ci comporteremo in Canada".       

Un buon GP di Monaco regala a Mercedes un piazzamento dietro Ferrari e McLaren. Le impressioni avute dal team sono positive e il lavoro di sviluppo proseguir&agrave; in Canada e Spagna

Mercedes in crescita, Hamilton: "Altri progressi per sfidare i primi 3"

Leclerc &egrave; riuscito a coronare il sogno di una vita con una Ferrari bellissima, mentre la Red Bull si &egrave; riscoperta molto debole sul fronte meccanico; ancora sorrisi per la McLaren, primi punti per Albon e Gasly

GP Monaco, i 5 temi: dal piccolo principe Charles alla delusione Red Bull

        In un mondo sempre pi&ugrave; asettico, frigidino e tendente allo scorretto, con la F.1 che ispira pure peggio, il comportamento di Carlos Sainz prima e dopo il Gp di Monaco mi ha sinceramente fatto venire i lucciconi. Gi&agrave; alla vigilia lo spagnolo, reduce da una qualifica decisamente positiva, evitava di parlare di s&eacute; limitandosi a dire: "A parte quella che sar&agrave; la mia gara, per domani puntiamo a vincere con Charles, e, credetemi, &egrave; questa la cosa pi&ugrave; importante". E nell&rsquo;immediato dopo corsa, mentre tutti si affrettavano a complimentarsi con l&rsquo;idolo locale, quasi dimenticandosi del secondo arrivato Piastri e, appunto, del terzo, ovvero Sainz medesimo, Carlito andava anche oltre dicendo: "Sono contentissimo, da tanto tempo Charles sognava di vincere a casa sua e finalmente c&rsquo;&egrave; riuscito. E non ha avuto nessuna fortuna dalla sua. Lo ha meritato davvero, per tutto il weekend, e questo mi rende molto felice per lui e anche per la squadra. Oggi &egrave; un grande giorno per la Ferrari".  Sainz, licenziato ma felice per Charles Per la cronaca, Sainz avrebbe tutti i motivi per non esternare troppa felicit&agrave;. In fondo &egrave; un neolicenziato ancora in attesa di ufficializzata collocazione e dalla squadra non &egrave; che abbia avuto a oggi un trattamento di fine rapporto coi guanti bianchi. Semplicemente, ancor prima di cominciare la stagione, gli hanno fatto presente che al suo posto nel 2025 sarebbe arrivato Lewis Hamilton. Riga. Niente di personale, ovviamente, anzi, ma i piani futuri del Cavallino Rampante non contemplano in nessun modo Carlos Sainz. Vasseur: "Weekend perfetto. Red Bull a 24 punti? Non voglio saperlo..." Un vero fulmine a ciel sereno, che, proprio nel momento pi&ugrave; alto della sua carriera, lo costringe ad andar per motor home a cercare un impiego per i prossimi anni, in un momento in cui di posti buoni liberi ce ne sono pochi. E di andare in Mercedes, a guidare quel vascone accanto a George Russell neanche sarebbe entusiasmante, mentre il secondo sedile in Red Bull non &egrave; mica facile da prendere, perch&eacute; alla fin fine i fantastiliardi di dollari che porta Perez tirano pi&ugrave; di un carro di Tori Rossi. Quindi, gira che ti rigira, l&rsquo;accordo pi&ugrave; plausibile sul piatto resta quello con la Sauber in trasformazione Audi, presumibilmente per un 2025 davvero sottotraccia e un 2026 completamente sperimentale. Detta in altri termini, per come si sono messe le cose, Carlos Sainz in questo momento &egrave; il pilota che ci sta rimettendo di pi&ugrave;, perch&eacute; &egrave; certo di ci&ograve; che perder&agrave;, ovvero tanto, tantissimo, ossia una Ferrari in netta crescita e destinata a vedere altri arrivi galvanizzanti, tra i quali, con ogni probabilit&agrave;, quello di Adrian Newey. Per&ograve; lui questo nuovo ciclo non lo vedr&agrave; neanche nascere, perch&eacute; dopo l&rsquo;ultimo GP della stagione non sar&agrave; mai pi&ugrave; ferrarista. Carlos &egrave; rimasto un uomo-squadra Da qui i tanti discorsi fatti o paventati subito dopo la notizia della sua mancata riconferma, cio&egrave; questi: Carlos l&rsquo;ha giurata alla squadra. Far&agrave; di tutto per correre senza mai dare una mano a chicchessia. Gli ordini di scuderia con lui saranno impossibili. La sua &egrave; una presenza anomala, poich&eacute; garegger&agrave; solo pensando a s&eacute;, rappresentando, peraltro non incomprensibilmente, una scheggia impazzita. Un ingranaggio saltato, pronto a diventare soggetto contundente, alla prima occasione. Be&rsquo;, niente di tutto questo. Realisticamente, Carlos inizia la stagione rispondendo coi fatti, mettendosi ad andare pi&ugrave; veloce di Charles, al tempo l&igrave; per l&igrave; leggermente in bambola. E quindi arriva il trionfo di Melbourne, uno dei successi pi&ugrave; inattesi e liberatori, che lui avrebbe potuto usare come uno straccio in faccia a chi non l&rsquo;aveva apprezzato abbastanza. Invece no. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; Sainz in Australia vince con merito e soprattutto con stile, evitando qualasiasi riferimento larvatamente polemico o qualsivoglia forma di beffarda rivendicazione ispirata all&rsquo;amaro riscatto. Si limita a sorridere e gioire, lui, non facendo alcun utilizzo politico di un trionfo inatteso quanto meritatissimo. Quanti, nelle stesse condizioni, al posto suo, avrebbero fatto lo stesso? Sainz: "Sono estremamente felice per Leclerc" La soddisfazione sincera di Sainz per Leclerc E poi, quando finalmente il monegasco si riprende, riacquistando il centro del ring, lo stesso Sainz non abbandona per un secondo il ruolo di uomo di quantit&agrave; nel team, portando costantemente fieno in cascina, senza mai dare l&rsquo;aria di essere uno che ormai pensa solo per s&eacute;. E quindi arriva il gran giorno di Monaco, al culmine di un fine settimana davvero trionfale per la Rossa, e Carlos &egrave; sempre l&igrave;. Sorridente, costruttivo, inclusivo, permeato dalla voglia di sentirsi ancora positivamente parte del tutto. Empatico verso chi vince. Addirittura. Di cuore. Sincero, buono, puro. E attenzione, perch&eacute; quando a rivelare d&rsquo;essere cos&igrave; &egrave; un uomo di carattere e di schiena dura come lui, questo comportamento vale doppio, in una F.1 in cui di solito, invece, moralmente vale tutto. Per questo dico che la Ferrari a Montecarlo si ritrova a vincere due volte. Vedendo premiato il miglior pilota del fine settimana in Charles Leclerc, ma anche l&rsquo;uomo migliore che frequenta il Circus, ossia Carlos Sainz. Uno che nell&rsquo;abitacolo di una F.1 dimostra a ogni Gp il meglio e, sia quando &egrave; dentro o fuori dalla monoposto, ha ben chiara una scala di valori. In poche parole Carlos Sainz &egrave; un gran bel pilota e anche una bellissima persona. Ferrari e Sainz, la morale della favola Ecco, mi sembra una supernotizia, peraltro non sorprendente n&eacute; in controtendenza rispetto ai suoi soliti comportamenti, questo no. Tuttavia il Sainz di Monaco emerge, brilla e si impone come un immenso Signore, un esempio di correttezza e pulizia morale molto spendibile e prezioso per lo sport del motore.  Che Carlos sapesse correre, lo si sapeva da mo&rsquo;. Che lui fosse anche uno capace di stare stupendamente al mondo, lo si sospettava, ma dopo questo stupendo trionfo di Charles e della Ferrari, reso ancor pi&ugrave; rotondo dal suo ottimo terzo posto condito da parole cos&igrave; belle, se ne ha l&rsquo;ulteriore e inorgogliente conferma.  sky:sc:928159:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Per prestazioni, velocit&agrave; e comportamento lo spagnolo si sta confermando un grande asset per il team

Sainz? È un signore e un punto di forza della Ferrari

        Montecarlo &egrave; unica e irripetibile, certi temi tecnici visti nel Principato, no. Sono questi ultimi gli aspetti evidenziati da Max Verstappen nel dopogara di Monaco.&nbsp; Una Red Bull che ha sofferto parecchio con l'assetto sui cordoli e le sconnessioni, dettagli che torneranno nelle prossime gare. Gi&agrave; dal Canada per l'importanza del saltare sui cordoli tra le chicane ma con il vantaggio dell'efficienza sul dritto da poter sfruttare.&nbsp; "Sappiamo che, in questo momento, alcune piste non sono adatte alla nostra macchina. Ci saranno ancora dei circuiti che non saranno adatti a noi, come degli altri che saranno migliori. Ne siamo consapevoli. La cosa positiva di questo fine settimana &egrave; stata l&rsquo;aver evidenziato i nostri punti deboli, ed &egrave; su questo che dobbiamo lavorare", racconta Max dopo una gara corsa sulla colonna sonora in sottofondo de "La noia".  Red Bull: Montreal e Barcellona per misurare i valori Che potesse essere un Gran Premio difficile per Red Bull era nelle cose della vigilia. Che si rivelasse cos&igrave; negativo in termini di prestazione sul giro di qualifica e di piazzamento finale, sorprende. Gli avversari hanno ridotto parecchio il distacco e le classifiche iridate disegnano un quadro insolito dopo 6 Gran Premi: Verstappen a 169 punti, Leclerc a 138, Norris a 113. Torneranno, per&ograve;, i circuiti sui quali Red Bull potr&agrave; di nuovo scavare un solco tra s&eacute;, Ferrari e McLaren. Barcellona &egrave; il passaggio pi&ugrave; atteso, poich&eacute; dar&agrave; un giudizio pieno dei valori di forza tra queste squadre e su un circuito il pi&ugrave; completo del campionato. L&igrave; capiremo quanto, davvero, Verstappen e Red Bull potranno dover faticare per affermarsi in campionato. "Non &egrave; la prima volta che mi trovo in una posizione simile, sebbene sia stato raro negli ultimi anni", ancora Max dopo le prestazioni deludenti di Monaco. "Per&ograve;, 4 o 5 anni fa non avevamo una macchina in grado di vincere il mondiale". L'analisi dei 78 giri di corsa &egrave; quasi secondaria, costretto a seguire il ritmo al rallentatore imposto da Russell per coprire la distanza di gara con il treno di gomme medie montato dopo la bandiera rossa. Un GP di Monaco di conserva per Verstappen&nbsp; "Per la maggior parte della gara abbiamo guidato tutti circa quattro secondi pi&ugrave; lenti del ritmo.&nbsp;La bandiera rossa ha rovinato un po' tutto, perch&eacute; tutti hanno potuto fare un pit stop gratuito. Alcuni, come noi, hanno dovuto passare alle gomme medie e sapevamo che sarebbe stato molto difficile arrivare fino alla fine. Abbiamo dovuto fare molta gestione e questo non l'ha resa una gara piacevole. Chi montava le gomme dure, verso la fine avrebbe potuto spingere un po' di pi&ugrave;, ma d'altra parte tutti sono stati accorti. Nessuno ha voluto stressare troppo le gomme, perch&eacute; si sa che qui non si pu&ograve; passare, quindi non &egrave; stato entusiasmante". enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWE5B1358CE9266034/stid/457692/limit/30/lng/it       

L'analisi del difficile week end di Monaco sottolinea la necessit&agrave; di migliorare la monoposto per altri circuiti dalle caratteristiche simili. Max, per&ograve;, ha anche una certezza: "La macchina &egrave; da titolo"

Verstappen: "Lavoreremo sui punti deboli, RB20 resta da mondiale"

        &Egrave; stato un gran premio interminabile quello di Monaco 2024. Poche centinaia di metri dopo la partenza, infatti, Perez e le due Haas si sono rese protagoniste di una carambola che ha costretto i commissari a esporre la bandiera rossa e a fermare la gara per circa 40 minuti. Alla seconda ripartenza tutto &egrave; filato liscio, dando il via a un gran premio tutto di gestione in cui i piloti di testa non si sono mai fermati per il pit stop. Alla fine a spuntarla &egrave; stata Charles Leclerc, che &egrave; riuscito a chiudere primo davanti a un Oscar Piastri arrembante fino a qualche giro dal termine, e aun ottimo Carlos Sainz, 3&deg;, che invece ha dovuto a lungo guardarsi le spalle dall'altra McLaren di Norris. Poca azione nel resto della top 10, con Russell che ha chiuso come "primo degli altri" davanti a Verstappen e Hamilton. GP di Monaco, gli highlights sky:sc:928164:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Tante emozioni nella gara di casa di Charles Leclerc, tra incidenti e una doppia partenza: guarda qui i video-highlights

GP Monaco, gli highlights della gara vinta da Leclerc

&Egrave; durata solo poche centinaia di metri la gara di Sergio Perez a Monaco. Partito nelle retrovie a causa di una qualifica tutt&#39;altro che brillante, il messicano si &egrave; urtato nella salita dopo Sainte Devote con la Haas di Nico Hulkenberg. Perso il controllo, Perez ha colpito l&#39;altra Haas, quella di Nico Hulkenberg, causando il ritiro di tutti e tre.  Completamente distrutta la Red Bull numero 11, ma fortunatamente nessuno dei piloti coinvolti ha sub&igrave;to conseguenze.  Il video dell&#39;incidente di Perez  sky:sc:928083:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Paura al primo giro per Sergio Perez che, toccandosi con la Haas di Magnussen, &egrave; finito violentemente contro le barriere distruggendo la sua Red Bull: ecco la dinamica dell&#39;incidente

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