Honda Hybrid in bella mostra, su una livrea che non si discosta troppo dal progetto 2017. Intorno alle garanzie che sapr&agrave; offrire il motorista con la power unit RA618H ruotano le speranze Toro Rosso. STR13 presentata in pitlane a Barcellona, dove l&#39;auspicio &egrave; di poter iniziare da subito a macinare chilometri, con Brendon Hartley al volante nella prima giornata di test. Diversa, la nuova monoposto, lo &egrave; gi&agrave; nel muso, che si converte al &ldquo;naso&rdquo; tra i supporti dell&#39;ala,&nbsp;soluzione che consente di incrementare l&#39;afflusso d&#39;aria verso il fondo.  Conferma la particolarit&agrave; tecnica della STR12, nell&#39;attacco tra il triangolo superiore della sospensione anteriore e il portamozzo, anch&#39;essa mirata a una pulizia della zona inferiore. Detto dell&#39;Halo gi&agrave; con un deflettore applicato nell&#39;area ammessa dal regolamento e di un airscope ancora tondeggiante e tripartito, la Toro Rosso STR13 si presenta con un&#39;interessante cura aerodinamica sul fondo, nell&#39;area accanto alle pance.&nbsp;A catturare l&#39;attenzione &egrave; l&#39;ampia apertura che corre parallela al bordo esterno del fondo e e si sviluppa verso il retrotreno, completata da un profilo ricurvo sul bordo, gi&agrave; sulla STR12 e seguita da tre slot posti davanti le ruote posteriori.&nbsp;  Il passaggio dalla power unit Renault a quella Honda non modifica sostanzialmente le linee delle prese d&#39;aria accanto al cockpit, ancora triangolari, ai lati delle quali si sviluppano pontoni verticali che costituiscono un&#39;evoluzione della specifica utilizzata nei test di Abu Dhabi 2017, ora raccordati ai profili alari orizzontali, posti sopra la bocca d&#39;ingresso delle pance. I deviatori di flusso dietro le ruote anteriori crescono in numero, tre disposti in verticale, abbinati a un elemento orizzontale ricurvo davanti al fondo.  &laquo;Ci sono state diverse sfide, ma nessuna di queste era davvero sconosciuta alla Toro Rosso. La pi&ugrave; ovvia &egrave; stata quella relativa al cambio di partner motoristico; ci sono stati anche alcuni piccoli cambiamenti regolamentari sul fronte aerodinamico, dei chiarimenti sulle sospensioni e via dicendo. Queste novit&agrave; hanno avuto effetto sul modo di approcciare a determinate aree&raquo;, racconta il direttore tecnico James Key. Che gi&agrave; si proietta agli sviluppi in arrivo a stagione avviata, una monoposto anticipata molto diversa da quella che inizier&agrave; il campionato: &laquo;Dal punto di vista aerodinamico, alcune aree sono abbastanza diverse rispetto alla vettura 2017, mentre altre sono un miglioramento di ci&ograve; che avevamo gi&agrave;. Sull&#39;aerodinamica c&#39;&egrave; attualmente un gran fermento. All&#39;inizio dello scorso anno era un settore in cui andavamo bene, ma poi non abbiamo raggiunto il livello che avevamo prefissato entro la fine dell&#39;anno.   Alcuni sviluppi aerodinamici sono un&#39;evoluzione evidente di quelli della scorsa stagione, mentre alcuni sono completamente nuovi: questo sar&agrave; un lavoro che continuer&agrave; nel corso del 2018. C&#39;&egrave; ancora tanto margine di miglioramento da cercare all&#39;interno di questi regolamenti sul telaio. Probabilmente a met&agrave; stagione avremo una macchina dall&#39;aspetto decisamente differente rispetto a quella di oggi. Al momento, lo sviluppo aerodinamico resta il nostro focus principale&raquo;.  Gran parte della competitivit&agrave; Toro Rosso 2018 passer&agrave; dalle garanzie che potr&agrave; offrire Honda, collaborazione che, in fase di progetto, ha comportato degli adeguamenti della disposizione dei componenti del retrotreno, in merito ai quali Key aggiunge: &laquo;Honda ha prodotto una power unit molto compatta, con cui lavorare &egrave; semplice. Questa &egrave; stata una scoperta gradita quando abbiamo iniziato ad avere i dati CAD e discutere con loro di specifici argomenti tecnici. La cosa ci ha permesso di riprogettare la nostra scatola del cambio in modo che permettesse una migliore installazione di alcune parti interne della sospensione posteriore, quindi abbiamo avuto diversi vantaggi nell&#39;installazione&raquo;. 

<p>Il team di Faenza ha dovuto fronteggiare la sfida di un diverso concetto di power unit da alloggiare in macchina, nel passaggio da Renault a Honda. Il progetto STR13 segnala diverse scelte aerodinamiche diverse, a partire dal muso</p> 

Toro Rosso STR13, prima notte di nozze con Honda

E' il progetto che segna l'avvio della nuova partnership tecnica con Honda motorista. La monoposto si evolve specialmente sul frontale, cambia il musetto e segue la filosofia consolidata del "naso" in punta, per migliorare l'afflusso d'aria verso il fondo. Area, quest'ultima, piuttosto elaborata accanto alle pance, curata con un'ampia apertura prossima al bordo e completa dell'immancabile corredo di deviatori di flusso accanto e davanti alle prese dei radiatori. Primi chilometri nei test di Barcellona con Brandon Hartley

2 risultati per 'Toro Rosso STR13'

Toro Rosso STR13, prima notte di nozze con Honda

Toro Rosso STR13 si svela a Barcellona: foto