Suona pi&ugrave; come una minaccia di chi non vuole arrendersi alla naturale affermazione delle power unit, che non una concreta alternativa. Le parole di Bernie Ecclestone sull&rsquo;accordo raggiunto a Sochi tra i motoristi per assicurare i punti richiesti dalla FIA nei mesi scorsi puntano l&rsquo;accento sulla convergenza delle prestazioni. Il concetto &egrave; semplice: lo scarto massimo derivante dalle prestazioni della power unit tra Ferrari, Mercedes, Renault e Honda, nel 2017 non dovr&agrave; essere superiore a una certa quota e, per assicurare che ci&ograve; accada, sono state allargate le maglie dello sviluppo, libero dal sistema dei gettoni, ma con la prevista standardizzazione di numerosi componenti della parte ibrida, nonch&eacute; vincoli sulla ricerca legati al peso minimo di parti specifiche e limiti alla pressione di sovralimentazione (temi approfonditi nel numero di Autosprint in edicola).  Cosa ne pensa Ecclestone? &laquo;Non m&rsquo;importa, per noi non fa alcuna differenza. L&rsquo;unica cosa che vogliamo per i motori &egrave; che siano alla pari. Aspettiamo e vedremo, se non lo saranno, strapperemo tutto e ripartiremo con nuove norme, con le quali i motori saranno pi&ugrave; semplici&raquo;, minaccia. La realt&agrave; &egrave; che la F1 vedr&agrave; le power unit ibride nel futuro prossimo, essendo alla base dell&rsquo;accordo per la riduzione dei costi di fornitura anche l&rsquo;assicurazione &ndash; concordata con la FIA nei mesi scorsi &ndash; che si proceder&agrave; con l&rsquo;attuale tecnologia, permettendo di ammortizzare i costi su un lasso di tempo ampio.  &laquo;I motori aspirati che avevamo erano pi&ugrave; o meno uguali, avevano raggiunto tutti il massimo dello sviluppo. Si tratta solo di aggiungere qualche componente ibrida che funzioni ed &egrave; qui che iniziano i problemi&raquo;, aggiunge Ecclestone, da sempre oppositore dello schema power unit per la sua complessit&agrave; e difficolt&agrave; di essere &ldquo;comunicato&rdquo; al pubblico. Su un punto, anche Bernie &egrave;, per&ograve;, d&rsquo;accordo: non ci sar&agrave; nessun motore indipendente come alternativa. Pietra tombale su un&rsquo;altra minaccia emersa a fine 2015, per obbligare i motoristi a raggiungere un accordo che assicurasse la sostenibilit&agrave; economica delle power unit e garantisse una fornitura per tutti i team in griglia.  &laquo;Sarebbe bello un motore indipendente, ma nessuno al mondo costruirebbe un propulsore per questi regolamenti. Saresti fuori dal business ancor prima di iniziare. Non avremmo avuto nessun problema di dover cambiare norme se Mercedes o Ferrari fossero state d&rsquo;accordo a fornire un motore alla Red Bull&raquo;.

Dopo l&rsquo;accordo raggiunto tra motoristi, FIA, FOM e scuderie, Bernie punta l&rsquo;accento sulla convergenza delle prestazioni nel 2017

Ecclestone: voglio motori alla pari

L&rsquo;accordo sui motori F1, discusso, cancellato e rimesso in gioco per mesi e mesi, &egrave; stato finalmente raggiunto. In modo faticoso. &Egrave; stato comunicato ufficialmente dalla Fia venerd&igrave; sera a Sochi, al termine della prima giornata di prove libere.  L&rsquo;obiettivo principale era la riduzione dei costi di noleggio dei motori, aspetto che interessava moltissimo ai team minori e alla Fia, e che invece era combattuto da Ferrari e Mercedes. Si &egrave; raggiunto un compromesso con la riduzione del costo dei motori da noleggiare di 1 milione di euro nel 2017, e di circa 3 milioni nel 2018. Sembrano tanti soldi, ma consideriamo che a un team che non sia anche motorista, noleggiare i preziosi V6 turbo ibridi per una stagione costa oltre 25 milioni di euro.  La riduzione del costo dei motori verr&agrave; compensata con alcuni provvedimenti per abbatterne i costi produttivi: vincoli sul peso e sui materiali di alcune componenti interne (per ridurre la ricerca in termini di leggerezza che richiede investimenti cospicui) e sul numero dei motori a disposizione di ogni pilota per tutta la stagione. Un numero non &egrave; stato fissato perch&eacute; dipende dal numero dei GP a stagione, ma &egrave; probabile che se saranno pi&ugrave; di 20 come nel 2016 si potrebbe scendere da 5 a 4 motori; se invece il calendario preveder&agrave; meno di 20 Gp all&rsquo;anno (come nel 2015) si potrebbe scendere da 4 motori a 3 per ogni pilota.  Infine, come gi&agrave; stabilito, verr&agrave; abolito dal 2017 il sistema dei &ldquo;gettoni&rdquo; di sviluppo ma l&rsquo;evoluzione dei motori non sar&agrave; del tutto libera ma condizionata dalle limitazioni su peso e materiali gi&agrave; descritta, e anche da un possibile vincolo del boost, cio&eacute; la pressione di sovralimentazione. Novit&agrave; anche per il sound dei propulsori: i Costruttori di motori si impegnano a effettuare una ulteriore ricerca tecnica per migliorare il rumore allo scarico entro il 2018.  L&rsquo;ultima parte dell'accordo sui motori &egrave; importante: riguarda una sorta di &ldquo;obbligo di fornitura&rdquo; verso i team privi di contratto per un propulsore. Nel senso che la Fia si far&agrave; garante che ogni team iscritto al campionato possa ricevere un motore e i motoristi dovranno assolvere questo onere. In pratica un team non rischier&agrave; pi&ugrave; di restare senza motore, come stava capitando alla Red Bull lo scorso inverno, che si era trovata in un vicolo cieco dopo la cancellazione dell&rsquo;accordo con Renault e il rifiuto della fornitura da parte di Mercedes e Honda.

Riduzione dei costi e del numero di propulsori per pilota, ma anche obbligo di fornitura per i team che non hanno contratto

Motori F1 2017: c'&egrave; l'accordo

Dalle riunioni dello Strategy Group e della Commissione F1 di marted&igrave; ci si attendeva il via libera al pacchetto di misure regolamentari da introdurre nel 2017. Dalla veste aerodinamica differente, alle gomme larghe &ndash; punti oramai consolidati e sui quali non &egrave; atteso il dietrofront auspicato da Toto Wolff - fino alle nuove norme sulle power unit: fornitura per tutti, prezzo calmierato a 12 milioni di euro, convergenza delle prestazioni entro uno scarto minimo tra i diversi motoristi e incremento del rumore.  Si registra, invece, un nulla di fatto. Lo Strategy Group &egrave; arrivato a un accordo, seppur a maggioranza, tuttavia, il passaggio successivo della votazione da parte della Commissione F1, all&rsquo;interno della quale trovano rappresentanza tutte le scuderie, la FIA, FOM, sponsor e promoter non ha raggiunto il numero minimo di presenze necessarie per poter deliberare. Restano ancora 3 giorni di tempo per votare e trasmettere le decisioni al Consiglio mondiale della FIA perch&eacute; le ratifichi.  I punti di maggior dibattito restano quelli sulle power unit, la cui fornitura sarebbe ridotta a tre unit&agrave; a stagione per consentire l&rsquo;abbattimento dei costi. Il week end del Gran Premio di Russia sar&agrave; l&rsquo;occasione per effettuare una votazione entro il limite fissato dalla FIA, probabilmente ricorrendo a una votazione via mail.  Intanto, sempre per quel che riguarda il peso delle power unit nell&rsquo;economia complessiva delle prestazioni di una monoposto, Paddy Lowe si &egrave; espresso con toni critici rispetto a coloro i quali considerano oggi eccessiva l&rsquo;importanza del fattore-motore. &laquo;La cosa interessante che emerge &egrave; quest&rsquo;idea che la power unit o il motore non dovrebbero essere un elemento di differenziazione. Il congelamento dei motori &egrave; un&rsquo;anomalia, la definizione &egrave; nel nome stesso: si chiama motorsport per una buona ragione&raquo;, ha commentato a Espn.  &laquo;Non comprendo perch&eacute; il motore non debba essere un fattore di differenziazione, se la Formula 1 dev&rsquo;essere una competizione sportiva tra uomini e tecnologie, allora dovrebbe coinvolgere tutte le tecnologie e non solo la parte che piace ad alcuni&raquo;.

Restano ancora 3 giorni per trovare un&rsquo;intesa sulle regole legate alle power unit. Lowe: &ldquo;Motore dev&rsquo;essere elemento di differenziazione&rdquo;

F1 2017, slitta l&rsquo;accordo in Commissione F1

Ormai non era pi&ugrave; un segreto, ma alla fine &egrave; arrivata la comunicazione ufficiale che mette nero su bianco al 100% la conclusione dell'accordo: sar&agrave; la Ferrari a fornire le sue power unit alla Toro Rosso per la stagione 2016. Dunque la squadra di Faenza si presenter&agrave; ai test prestagionali di Barcellona, il prossimo febbraio, montando i propulsori con il cavallino e con i due piloti appena confermati, vale a dire Max Verstappen e Carlos Sainz.  Si tratta di un accordo fra le due scuderie che riprende quanto gi&agrave; avvenuto in passato, per la precisione dal 2007 al 2013, stagioni che comprendono anche la gara dell'unica vittoria della Toro Rosso, quella di Vettel al GP di Monza del 2008. Un periodo che Franz Tost, team principal, ha sempre ribadito essere stato molto proficuo per la squadra, sottolineando pi&ugrave; volte come avesse sempre lavorato bene con Maranello anche nel ruolo di fornitori di motori.  Maurizio Voltini

In un comunicatio la Ferrari conferma che fornir&agrave; i motori alla Toro Rosso nella stagione 2016

Ufficializzato l'accordo Toro Rosso-Ferrari

Intervistato da un&rsquo;emittente televisiva austriaca, Dieter Mateschitz ha confermato le trattative che dovrebbero portare all&rsquo;accordo con la Ferrari per la fornitura delle power unit di Maranello nelle prossime due o tre stagioni. Due gli obiettivi della Red Bull: garantirsi la possibilit&agrave; di tornare a lottare con continuit&agrave; per il podio, e parallelamente avere del tempo per sondare sul mercato dei grandi costruttori automobilistici mondiali la possibilit&agrave; di una futura partnership in esclusiva.  &laquo;Quella Ferrari per i prossimi due o tre anni sarebbe una soluzione ideale&raquo;, ha confermato Mateschitz, che ha poi detto la sua anche sulla possibilit&agrave; che Red Bull possa tornare subito una contendente al titolo: &laquo;Se il team Ferrari, con Vettel, non &egrave; ancora in grado di vincere il campionato, non credo che potremmo farlo noi come clienti. Ma oggi come prima cosa vogliamo tornare a posizionarci nelle prime tre file della griglia di partenza, e da l&igrave; poter puntare al podio. E questo lo vedo come un obiettivo raggiungibile&raquo;.  &laquo;La nostra ambizione non pu&ograve; essere quella di terminare il campionato al quinto o al sesto posto &ndash; ha proseguito il boss Red Bull - quindi abbiamo necessit&agrave; di passare ad un nuovo motore. La separazione dal nostro attuale partner (Renault) avverr&agrave; alla fine della stagione in modo consensuale, non aveva pi&ugrave; senso lavorare insieme&raquo;. Mateschitz ha infine rimesso sul tavolo il suo asso nella manica, ovvero la minaccia di ritirare le sue due squadre se non sar&agrave; trovato un accordo che possa garantire ai suoi team le migliori garanzie tecniche: &laquo;Se dovessimo lasciare la Formula Uno i nostri dipendenti (oltre 1000, sommando Red Bull e Toro Rosso, ndr) non rimarrebbero comunque senza lavoro, ma dovremmo trovare per loro altre attivit&agrave; all&rsquo;interno del gruppo&raquo;.  Roberto Chinchero

Il boss della Red Bull ha confermato la trattativa con Maranello per i motori. L&rsquo;obiettivo &egrave; di tornare al pi&ugrave; presto nelle prime 3 file dello schieramento

Mateschitz: &laquo;Ferrari la migliore soluzione per i prossimi anni&raquo;

Non era un mistero, ma ora ha l&rsquo;imprimatura dell&rsquo;ufficialit&agrave;: saranno forniti dalla Ferrari i motori per le monoposto F1 del costituendo team Haas. La collaborazione tecnica con la squadra fondata da Gene Haas (con vicepresidente Joe Custer e l&rsquo;italiano Gunther Steiner quale team principal) &egrave; su base pluriennale e prevede la fornitura dell&rsquo;intero sistema motoristico a partire dal 2016.  Cos&igrave; ha comunicato ufficialmente questa collaborazione Marco Mattiacci in persona, ribadendo come gli stia a cuore il mercato Usa: &laquo;Siamo lieti di annunciare l&rsquo;accordo di grande importanza strategica raggiunto con Haas F1 Team e diamo il benvenuto al team americano come nuovo concorrente in Formula 1. Dopo aver unito qualche mese fa le nostre forze con quelle di Gene Haas a livello commerciale, questo accordo rappresenta il passo successivo di una relazione in crescita. Mentre l&rsquo;obiettivo rimane sempre quello di rinforzare il programma di sviluppo power unit per tutti i nostri team clienti, riteniamo questa nuova partnership capace di andare oltre la tradizionale fornitura della power unit e dei relativi servizi tecnici. Il mercato americano &egrave; tra i pi&ugrave; importanti per la Ferrari e continua ad offrici molte opportunit&agrave; interessanti. Daremo ad Haas F1 Team tutto il nostro supporto affinch&eacute; possa diventare un concorrente competitivo in Formula 1&raquo;.

Un comunicato da Maranello ufficializza la fornitura delle power unit modenesi alla nuova squadra americana, dal 2016

Confermati i motori Ferrari al team Haas

Con annuncio a sorpresa, a poche ore dal via del Gran Premio del Canada, la Red Bull ha ufficializzato l&rsquo;estensione del suo rapporto con Adrian Newey (nella foto assieme al capo ingegnere Paul Monaghan). Nelle poche righe diramante dalla squadra non ci sono riferimenti sulla durata del prolungamento del contratto, definendo l&rsquo;accordo come &ldquo;pluriennale&rdquo;.  Newey diriger&agrave; tutti i nuovi progetti della Red Bull Technology, ma ovviamente la grossa parte del suo tempo sar&agrave; indirizzata al programma di Formula Uno della Red Bull Racing. I dettagli sui progetti extra F1 saranno annunciati a tempo debito. Il rapporto di lavoro tra Newey e la Red Bull si avvia cos&igrave; verso il decimo anno, essendo iniziato ad inizio 2006 come responsabile dell&rsquo;area tecnica della squadra di Formula Uno.  Roberto Chinchero

Firmato un contratto pluriennale fra il progettista e la squadra

La Red Bull "blinda" Newey

Ora c&rsquo;&egrave; anche la conferma ufficiale: Raffaele Marciello affronter&agrave; la sua stagione d&rsquo;esordio nella GP2 Series con il team Racing Engineering. Il mese scorso la Ferrari Driver Academy aveva annunciato la scelta della GP2 come categoria per il proseguimento della carriera di &ldquo;Lello&rdquo;, ora &egrave; stato ufficializzato l&rsquo;accordo con il team di Alfonso Borbone de Orleans.  Marciello aveva avuto la possibilit&agrave; di provare la monoposto della Racing Engineering nei test collettivi GP2 disputati lo scorso novembre sul circuito di Yas Marina, ed i riscontri positivi hanno dato il via alle trattative con la squadra che lo scorso anno ha conquistato il titolo piloti con Fabio Leimer.  &ldquo;Sono davvero felice di far parte di questa squadra &ndash; ha commentato Marciello &ndash; &egrave; senza dubbi uno dei team pi&ugrave; forti della categoria, e mi sento nella posizione migliore per poter crescere. Sono anche convinto della scelta del campionato GP2, che ritengo essere la palestra ideale per familiarizzare con la Formula 1. Saremo vicini di paddock, ed inizier&ograve; ad affrontare problematiche tecniche molto simili alla F1, come la gestione degli pneumatici. Sono davvero grato per il sostegno che continua a garantirmi la Ferrari Driver Academy e per l'opportunit&agrave; di correre con la mia nuova squadra: sono sicuro che faremo un buon lavoro insieme&rdquo;.  Roberto Chinchero

Ufficializzato l'accordo con il team Racing Engineering

Marciello all&rsquo;esordio in GP2 

Cos&igrave; Fernando Alonso ringrazia, sul sito ufficiale Ferrari, il suo compagno di squadra di quattro stagioni, Felipe Massa. E accoglie il nuovo, Kimi Raikkonen: quello che era stato &ldquo;fatto fuori&rdquo;con un anno di anticipo sul contratto, proprio per fare spazio a Fernando...  &ldquo;Voglio ringraziare Felipe per tutti questi anni, per la strada percorsa insieme, per il sostegno che ha sempre saputo dare a me e a tutta la squadra. Non sar&agrave; facile a fine stagione dover salutare un compagno, davvero unico per professionalit&agrave; e lealt&agrave; e che, fino alla fine, ne sono certo, sapr&agrave; dare il massimo per una Scuderia che ama moltissimo&rdquo;.  E su Kimi Raikkonen: &ldquo;Do il benvenuto al mio nuovo compagno di viaggio: insieme dovremo affrontare una sfida tecnica e sportiva molto impegnativa a partire dal prossimo anno&rdquo;.  Fernando e Kimi, assieme, formano la... coppia pi&ugrave; vecchia della F.1: ben 66 anni (32 dello spagnolo, 34 che il finlandese compir&agrave; il mese prossimo) contro, ad esempio, i 56 della Mercedes e i 50 della Red Bull.

In Ferrari &ldquo;la coppia pi&ugrave; vecchia del mondo&rdquo;

Alonso: grazie Felipe, benvenuto Kimi

E' fatta, Kimi Raikkonen &egrave; il nuovo pilota Ferrari. L'accordo viene ufficializzato per due stagioni. Il compagno di team sar&agrave; Fernando Alonso che ha un contratto fino a tutto il 2016. Vengono cos&igrave; confermate le anticipazioni di Autosprint, anche se c'&egrave; stato un 'giallo' dell'ultimo minuto per un comunicato ufficiale, diffuso da un quotidiano, che in realt&agrave; non era stato autorizzato (almeno ufficialmente) da Maranello.  La Lotus aveva gi&agrave; rinunciato da tempo ai sogni di inseguire Kimi. A parte i dettagli da definire, Raikkonen era 'blindato' gi&agrave; dalla pausa estiva. Con Nico Hulkenberg il discorso &egrave; stato aperto fino a pochi giorni fa per creare un diversivo e tutelarsi in caso di un 'colpo di testa' di Alonso.  L'ultimo pilota a vincere un mondiale con la Ferrari - nel 2007 - torna cos&igrave; 'a casa'.  (a.a.)

Accordo per due anni, far&agrave; squadra con Alonso

Raikkonen-Ferrari: &egrave; ufficiale

&Egrave; fatta, Kimi Raikkonen ha un contratto Ferrari in tasca. Autosprint segue la vicenda da settimane e nell&rsquo;edizione in edicola domani, oltre alla conferma, ci saranno altri dettagli di un accordo che - c&rsquo;&egrave; da scommettere - far&agrave; discutere.  Intanto, per&ograve;, arrivano conferme da tutto il mondo. Su Sky tv F1 Mark Hughes, noto commentatore britannico, d&agrave; oggi la notizia dell&rsquo;accordo. Lo stesso fa in Germania il sito del periodico &ldquo;auto motor und sport&rdquo;. &laquo;La Ferrari - scrive il reporter Michael Schmidt - ufficialmente decide in settimana quale pilota affiancare a Fernando Alonso, ma in realt&agrave;, dicono le nostre spie, la scelta &egrave; gi&agrave; stata fatta&raquo;. Anche la &ldquo;Bild&rdquo; si &egrave; allineata sulla stessa posizione.  In programma, secondo il sito tedesco, c&rsquo;&egrave; anche un incontro fra Montezemolo e Felipe Massa, mercoled&igrave; a Maranello. Da notare per&ograve; che negli stessi giorni il presidente Ferrari dovrebbe essere impegnato al Salone dell&rsquo;Auto di Francoforte.  (a.a.)

Conferme da tutto il mondo. Domani i dettagli su Autosprint

11 risultati per 'accordo'

Ecclestone: voglio motori alla pari

Motori F1 2017: c'è l'accordo

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