Tanti auguri, Professore! Uno dei piloti più forti della Formula 1 spegne 65 candeline. 51 gare vinte in carriera, 106 volte a podio, 33 partenze dal palo e 41 giri veloci sono i numeri che hanno permesso all'asso francese di diventare 4 volte Campione del Mondo. Ecco alcune delle foto più significative della sua carriera

Alain Prost compie 65 anni FOTO

Il prossimo 24 febbraio Alain Prost compir&agrave; 65 anni. Non c&rsquo;era miglior innesco per far deflagrare una nuova stagione di Autosprint Gold Collection (in edicola dal 29 febbraio) che apre altri immensi scenari nella storia delle corse. Si parte subito forte, fin dalla copertina che &egrave; il manifesto di un&rsquo;epoca dentro un dualismo rovente e pensata da noi come un vera e propria reunion tra icone. L&rsquo;abbiamo immaginata cos&igrave; la nostra cover con anche Ayrton Senna a brindare con l&rsquo;amico-rivalissimo dopo stagioni che hanno segnato la storia della Formula Uno.  Spiega il quattro volte iridato della F.1 raccontando di Senna: &laquo;Se ripenso alla figura di Ayrton, devo fare numerose riflessioni e ritornare a una fase &nbsp;cruciale della mia carriera. C&rsquo;&egrave; anche un lato simpatico da fare rivivere. Da 10 anni in F.1 non sono successe molte cose dopo la sua morte, per ricordarlo a dovere. Forse &egrave; successo in Brasile ma non in Europa. In un certo senso, &egrave; un peccato avere visto il ricordo di Senna avvolto in un semi-oblio. Adesso per&ograve; bisogna farlo rivivere, celebrare questo anniversario senza enfasi, che &egrave; un rischio sempre presente in commemorazioni di questo tipo. Non &egrave; il mio caso. Ayrton &egrave; sempre presente nei miei pensieri. La sua carriera e la mia si sono sviluppate e incrociate in maniera indissolubile, e sono rimaste a dispetto del tempo. Non &egrave; il caso di essere lacrimevoli o di ricordarsi continuamente del passato. Ma si possono ricordare gli eventi passati senza diventare troppo ripetitivi. La mia carriera &egrave; stata strettamente legata alla sua. Quando si parla di Senna, si parla di Prost e viceversa. I nostri nomi sono ineluttabilmente associati. Se si parla di F.1, ci nominano. Per i fans, simboleggiamo i Gp di ieri. Quella che le persone amavano. Questo &egrave; molto importante. Capisco bene quello che gli appassionati hanno nei loro occhi&raquo;.  Per andare a comporre il puzzle del primo numero di Autosprint Gold Collection 2020 lungo un arco temporale di quasi 40 anni, abbiamo selezionato le numerose interviste che il 4 volte iridato francese e uomo dalle mille vite in Formula Uno ha concesso ad Autosprint. &Egrave; venuto fuori un quarto di grande effetto che racconta uno dei grandi personaggi che hanno contrassegnato la storia delle corse.  Un gran bel viaggio a ritroso negli Anni Ruggenti, dentro a sfide incredibili tra superassi. Gi&agrave;, perch&eacute; Alain Prost di questi soggetti nella sua carriera da pilota ne ha incontrati parecchi e spesso li ha pure battuti. 

<p>132 pagine raccontano, attraverso le sue interviste, la grande epopea della F.1 ai tempi del quattro volte iridato che il prossimo 24 febbraio taglia un traguardo importante&hellip;</p> 

Inizia una nuova stagione Autosprint Gold Collection: Alain Prost 65 anni nel mito

A Maranello (e non solo) sperano che il Professore si sbagli e la previsione venga ribaltata dal cronometro: &laquo;La prima gara sar&agrave; importante per capire a che livello &egrave; la competizione, se la Ferrari &egrave; stata in grado di riprendere la Mercedes: non credo possano farlo completamente&raquo;. Parola di Alain Prost.  Considerazioni che si basano sul gap rilevato all&rsquo;ultima gara dello scorso anno e prescindono dal duro lavoro portato avanti in fabbrica e che proseguir&agrave; nel mese e mezzo che ancora manca all&rsquo;esordio del mondiale (le sensazioni che si respirano nel reparto corse di Maranello le raccontiamo sul numero di Autosprint in edicola). L&rsquo;interrogativo, al quale oggi nessuno pu&ograve; dare risposta &egrave;: sar&agrave; sufficiente il progresso invernale per essere della partita iridata?  &laquo;Lewis dovrebbe essere ancora il favorito per il campionato, ma quanto sarebbe positivo per la Formula 1 se ci fosse una gran lotta tra lui e Nico, forse con Vettel in mezzo&raquo;, dichiara a Sky Sports. Due attori principali e un &ldquo;incursore&rdquo;; ma non sar&agrave; sopravvalutata l&rsquo;importanza delle vittorie ottenute da Rosberg lo scorso anno per immaginare che si possa ripartire dallo stesso punto in cui si &egrave; terminato il mondiale 2015? &laquo;La lotta tra Lewis e Nico sar&agrave; interessante, perch&eacute; le prestazioni di Nico sul finire dell&rsquo;ultimo campionato sono state straordinarie, seppur con margini ristretti e sono certo che Lewis torner&agrave; affamato per confermarsi campione&raquo;.  Fabiano Polimeni

Secondo il Professore, non sar&agrave; possibile colmare del tutto il divario dalla Mercedes gi&agrave; a Melbourne

Prost scettico sul recupero Ferrari

Dopo il fallimento del proprio team, Alain Prost si era tenuto lontano dal business della F.1, ricoprendo per la Renault solo mansioni generiche di pubbliche relazioni. Con l&rsquo;acquisto della maggioranza del team Lotus da parte del Costruttore francese, per&ograve;, le cose saranno diverse. In cambio di una sua presenza continua nelle attivit&agrave; della squadra, stile Lauda con la Mercedes, Alain Prost otterr&agrave; il 10% della propriet&agrave; del nuovo team.  Nel frattempo Ecclestone, con l&rsquo;assenso degli altri team, ha promesso di mantenere i bonus Fom ottenuti dalla Lotus nel 2015, anche per il 2016, nonostante la squadra dovrebbe cambiare nome, chiamandosi semplicemente Team Renault F.1. Il regolamento infatti prevede che un nuovo proprietario possa cambiare nome solo dopo tre anni che ha rilevato un team. Per permettere alla Lotus di disputare il Gp del Belgio, Ecclestone ha fatto un prestito personale alla squadra, per pagare lo stipendio dei quasi 400 dipendenti che da mesi non ricevevano nulla.  Radio box dice anche che il sequesto conservativo ottenuto da Charles Pic in Belgio, fosse in realt&agrave; &ldquo;pilotato&rdquo; dalla Renault - visti i rapporti di affari tra la famiglia Pic e la Casa francese - per acquisire la Lotus ad un prezzo &ldquo;fallimentare&rdquo;.

Prost torna in campo!

Il monito arriva da una voce importante, quella di Alain Prost: la F1 non si limiti a modifiche con il contagocce, &egrave; tempo di ripensare lo sport. Interamente. La F1 Commission si riunir&agrave; per provare a mettere a punto un piano di interventi che diano nuovamente slancio alla categoria, la rendano s&igrave; pi&ugrave; spettacolare ma anche in grado di restituire quella palma di vertice assoluto tra tutte le serie a ruote scoperte e non.  Si potrebbe dire che &ldquo;tutto deve cambiare perch&eacute; tutto resti com&rsquo;&egrave;&rdquo;. Il Professore lo spiega con parole inequivocabili: &laquo;Vogliono sempre cambiare una sola cosa. Ma se non funziona esattamente nella maniera in cui dovrebbe, allora &egrave; l&rsquo;intero concetto che andrebbe cambiato. Ci sono tante piccole cose, regole tecniche, problemi sui budget, &egrave; un po&rsquo; una sorta di &ldquo;dove vuoi essere tra 10 anni&rdquo;?&raquo;.    Quel futuro che prova a immaginare la Formula E, lanciatasi in qualcosa di completamente nuovo e al tempo stesso diverso. L&igrave; esiste un programma di crescita e di interventi programmati, tuttavia sono troppo diverse le categorie per poter fare dei confronti: &laquo;E&rsquo; diverso perch&eacute; stiamo costruendo qualcosa. La Formula 1 &egrave; gi&agrave; consolidata e quando qualcosa lo &egrave; a tal punto, nessuno vuole cambiare: questo &egrave; il problema&raquo;.  La diversit&agrave; d&rsquo;approccio &egrave; anzitutto sull&rsquo;idea di autotutela, evitare l&rsquo;estinzione, quella che si paventa annualmente per svariati team schiacciati dai debiti. &laquo;Siamo molto preoccupati di quanto stanno facendo in Formula 1 e quello che hanno fatto, soprattutto relativamente al problema dei costi. Nell&rsquo;ultimo incontro in Formula E ho detto che dobbiamo difendere prima di tutto l&rsquo;interesse generale. Dovrebbero pensarci ogni tanto anche in F1, ma non &egrave; una delle qualit&agrave; migliori delle persone che stanno l&igrave;&raquo;, conclude Prost a Motorsport.  Una critica che evidentemente trova riscontro nei fatti, perch&eacute; di riduzione dei costi si fa un gran parlare da anni, senza che si sia mai intervenuti effettivamente per il loro contenimento.  Fabiano Polimeni

Il Professore critica la massima formula e invoca cambiamenti profondi che guardino al futuro

F1, Prost: nessuno vuole cambiare davvero

E&rsquo; un Alain Prost a 360&deg;, quello che fornisce la sua ricetta per una Formula 1 che sia percepita come pi&ugrave; interessante dal pubblico, specialmente quello giovane. Serve un rinnovamento, perch&eacute; a dirla con le parole del Professore &laquo;qui siamo tra un pubblico di tifosi non rinnovato, &egrave; anche per questo che tendono ad annoiarsi: sono le stesse persone!&raquo;.  Che la Formula 1 debba riuscire a trasmettere in maniera diversa gli elevatissimi contenuti tecnici che la compongono &egrave; palese, poich&eacute; viene percepita oggi come qualcosa di incomprensibile ai pi&ugrave; e priva di spunti d&rsquo;interesse. &laquo;Non sono favorevole alle idee trovate all&rsquo;angolo di un tavolo, ce ne sono state parecchie negli ultimi anni e credo che abbiano a che fare tanto con il fatto che oggi la Formula 1 &egrave; percepita male&raquo;, dice a Motorsport.com relativamente alla proposta dei motori da 1000 cavalli.  Per Prost, gli interventi in grado di dare una sferzata di spettacolarit&agrave; alla serie sono altri: &laquo;Guardiamo agli aiuti ai piloti, ad esempio; per quanto mi riguarda toglierei un bel po&rsquo; di carico aerodinamico, renderei le macchine pi&ugrave; difficili da guidare. Certo, un&rsquo;iniezione di potenza extra non sarebbe male, ma non &egrave; sufficiente da sola&raquo;.  Catturare l&rsquo;interesse di un&rsquo;audience giovane vuole dire anche giocare con le carte dei giovani e parlare il loro linguaggio, sfruttare diversamente il web, per una F1 che ha scoperto gli hashtag Twitter solo nel 2014. Le scene di Melbourne, apparse come un evento eccezionale, con Arrivabene a distribuire cappellini e firmare autografi, dovrebbero diventare la regola. &laquo;Ci sono tante altre cose a margine, come le comunicazioni radio, ecc&hellip; Devi ridare un&rsquo;immagine, una credibilit&agrave; alla Formula 1 per attrarre giovani tifosi. Alla gente piace il rumore? Non ce n&rsquo;&egrave; pi&ugrave;! (in realt&agrave; piccoli miglioramenti sul 2014 sembrano esserci; ndr) Sono nostalgici degli anni 80&raquo;, commenta Prost. Tuttavia, non vuole passare per uomo legato al passato, impossibile da riportare in vita con le medesime caratteristiche.  Nella sua analisi su quel che manca alla Formula 1 odierna non tutto &egrave; da buttare, semmai vanno gestiti meglio i punti di forza che esistono, a partire dal fronte tecnologico: &laquo;Questi motori sono fantastici e non se n&rsquo;&egrave; parlato abbastanza, o forse non sono stati spiegati nella maniera giusta. Giocano un ruolo importante, &egrave; vero, ma &egrave; quel che tutti hanno voluto, quel che i costruttori hanno voluto. La prova &egrave; che se non fossero passate queste regole, credo Renault sarebbe fermata, Mercedes non sarebbe arrivata e nemmeno Honda&raquo;.  f.p.

Alain non boccia i nuovi motori e propone le sue ricette per aumentare lo spettacolo

Prost: la F1 &egrave; percepita male, deve attrarre i giovani

Taglia un altro traguardo importante, dopo averne attraversati 202 in Formula 1, Alain Prost. Il Professore compie 60 anni, gran parte dei quali li ha trascorsi al volante: di un kart, per iniziare, nel 1975, e delle monoposto da gran premio, gi&agrave; dal 1976, quando l&rsquo;impegno fu su una Formula 3, per poi arrivare in Formula 1 nel 1980 sulla McLaren-Ford. Ha collezionato 51 vittorie, 106 arrivi a podio e 33 pole position, numeri sufficienti a tracciare un profilo vincente.  Il personaggio non ha emozionato e coinvolto come seppe fare Ayrton, eppure, i successi restano a testimoniare la grandezza del francese. Due carriere quasi impossibili da scindere e raccontare separatamente, perch&eacute; la rivalit&agrave; che nacque in McLaren e si protrasse fino al 1993 &egrave; l&rsquo;essenza della Formula 1 in quegli anni. Corse contro Piquet e Lauda, si gioc&ograve; mondiali all&rsquo;ultima gara, ma il ricordo di Prost automaticamente lo fai risalire agli anni tra il 1988 e il 1991.  Le battaglie in pista regalarono spettacolo, anche se il pi&ugrave; delle volte Alain fu preda e non cacciatore, e quelle politiche, fuori dai circuiti, consentivano di alimentare il fuoco della rivalit&agrave; con Senna. Non &egrave; un caso che oggi si continui a ricordare quel periodo magico. La differenza, oltre alla tecnica delle monoposto, &egrave; tutta nella gestione dei personaggi, basta guardare la banalit&agrave; delle dichiarazioni fotocopia della Formula 1 odierna per rendersene immediatamente conto. Non fu certo un santo Prost, d&rsquo;altronde anche Senna seppe tirare fuori gli artigli quando necessario (Suzuka, 1990; ndr).  A torto o a ragione, sono i giochi politici, i presunti favoritismi ricevuti (Montecarlo 1984, con l&rsquo;interruzione della gara da parte di Jackie Ickx e le vicende di cui furono protagonisti Balestre e la Federazione in quegli anni), che vengono letti come cavalieri bianchi in aiuto di Prost a &ldquo;macchiarne&rdquo; la carriera. Lasci&ograve; il segno anche in Ferrari, nel 1990 portando il Cavallino rampante a giocarsi il titolo all&rsquo;ultima gara, mentre un anno pi&ugrave; tardi a battezzarlo con la celebre frase che gli cost&ograve; il sedile: per Alain era un camion quella rossa e venne licenziato. Il 1992 lo trascorse in stand-by, da osservatore, lavorando per conquistare il posto in Williams, che riuscir&agrave; a ottenere nel 1993. Il ricordo pi&ugrave; bello, inevitabilmente, quello di Adelaide, sul podio. Ultima gara e quarto titolo mondiale per Alain, che aveva gi&agrave; annunciato il ritiro definitivo, ultima gara e vittoria per Senna: Ayrton che alza il braccio del rivale di tante battaglie, nell&rsquo;ideale deposizione delle armi tra i due. Fu il vero momento di riappacificazione di una storia che proseguir&agrave; sui binari tristemente noti.  Terminata la parentesi da pilota &ndash; con le fugaci apparizioni in veste di tester McLaren nel 1994 e 1995 &ndash; per Prost ci sar&agrave; l&rsquo;avventura anche da costruttore, con la Prost Grand Prix, tra il 1997 e 2001, da ricordare soprattutto perch&eacute; port&ograve; al debutto il nostro Trulli. Al volante, il Professore torner&agrave; in un habitat che era difficile da prevedere, lui cos&igrave; impacciato nella guida sul bagnato: il ghiaccio del trofeo Andros, nel quale riuscir&agrave; a vincere due campionati, oltre a svariati piazzamenti importanti.  Le gesta sportive lo avvicinano pi&ugrave; a un Coppi, lasciando il ruolo di Bartali a Senna, anche se l&rsquo;anagrafe vorrebbe diversamente. Comunque la si pensi sul Professore, buon compleanno Alain!  f.p.

Alain compie 60 anni. Una vita trascorsa al volante e la rivalit&agrave; con Senna a incendiare gli anni Ottanta in Formula 1

Tanti auguri Prost!

Quando a gennaio 2013 Toto Wolff &egrave; diventato team principal della Mercedes Gp - affiancato da Lauda come presidente non esecutivo - qualcuno forse avr&agrave; sorriso per l&rsquo;inesperienza manageriale di questo austriaco alto e atletico, dai folti capelli neri.  Invece il ragazzone che vent&rsquo;anni prima era stato scartato dall&rsquo;universit&agrave; Bocconi che non l&rsquo;aveva ammesso ai propri corsi esclusivi, oggi pu&ograve; vantarsi di essersi laureato sul campo in gestione e management di un team di F.1. Frank Williams, Ron Dennis e Cesare Fiorio, personaggi scaltri e navigati della storia della F.1, nonostante grande esperienza, hanno tutti fallito nella stessa impresa quando si sono trovati a dover gestire una squadra con due piloti forti, di ugual livello e grande personalit&agrave;. La rivalit&agrave; ha fatto implodere quei team.  &Egrave; capitato a Williams con Jones e Reutemann prima e con Piquet e Mansell poi; &egrave; successo a Fiorio in Ferrari con Prost.&nbsp; Per evitare che la rivalit&agrave; fra i suoi due piloti deflagrasse al punto da spaccare la squadra e condizionare il risultato, come ai tempi di Senna-Prost in McLaren, Wolff ha chiesto consiglio proprio ad... Alain Prost.  &laquo;Dobbiamo imparare dagli errori del passato. Ne ho discusso un po&rsquo; con Lauda quando abbiamo ingaggiato Hamilton e Rosberg. Poi all&rsquo;inizio di questa stagione mi sono trovato a parlare con Prost e gli ho chiesto: ricordo bene il conflitto fra te e Ayrton; secondo te cosa devo fare per non ricadere in quella situazione e non scatenare una guerra tra i piloti? E lui mi ha detto la parola magica: trasparenza! Mi ha spiegato che all&rsquo;epoca la McLaren non agiva in modo trasparente con i piloti. Forse perch&eacute; Senna era l&rsquo;ultimo arrivato, la novit&agrave;. Fatto sta che Dennis, secondo Prost, ha iniziato a vedere i fatti in modo paranoico. E questo &egrave; stato distruttivo. Prost mi diceva che venivano riferite cose diverse ai due piloti, non riusciva pi&ugrave; a capire com&rsquo;era organizzata la squadra, perci&ograve; nacquero dissapori e rivalit&agrave; tra i piloti e i meccanici di ogni fazione. E fu destabilizzante. La squadra si spacc&ograve; in due. Per cui Alain mi ha dato un consiglio preciso: non fare lo stesso, metti invece alla pari i due piloti e d&igrave; a ciascuno le identiche cose. Non fare favoritismi. Sii trasparente. &Egrave; l&rsquo;unico modo per contenere le rivalit&agrave;. E cos&igrave; ho fatto. Ed &egrave; stata una delle lezioni pi&ugrave; importanti che ho appreso per diventare un buon team leader&raquo;.  Alberto Sabbatini  Potete leggere l&rsquo;intervista completa sul numero 50 di Autosprint, in edicola dal 16 dicembre

Sul numero di Autosprint in edicola il capo della Mercedes racconta come ha evitato un caso Senna-Prost

Wolff: Vi svelo il mio segreto

Le Mercedes quest'anno sembrano davvero imbattibili, ma secondo qualcuno il dominio si potrebbe interrompere gi&agrave; nel 2015. La pensa cos&igrave; Alain Prost, quattro volte campione del mondo (con McLaren e Williamns) ora ambasciatore Renault, che in un'intervista ad Autosport ha detto: &ldquo;Penso che si possano battere, dobbiamo innanzitutto attendere i nuovi regolamenti sullo sviluppo del motore, che non sar&agrave; facile, ma penso sia possibile pensare di battere le Mercedes. Gli interventi sul telaio sono limitati ma a livello di team e motore penso che i loro rivali possano fare di meglio. Non sono stupito che siano andati cos&igrave; bene quest'anno perch&eacute; stavano preparando questo progetto da tre anni. Nel frattempo noi di Renault siamo stati impegnati nella lotta per il titolo per quattro anni consecutivi. E molto probabilmente era difficile cambiare il modo di lavorare di investire e di programmare, specialmente quando hai un cambio di regole cos&igrave; deciso, un nuovo modo di costruire motori e un nuovo approccio. Loro (Mercedes) sono stati avvantaggiati perch&eacute; hanno lavorato sia sul motore sia sul telaio e i risultati sono arrivati anche grazie a questa integrazione&rdquo;.  Secondo l'ex pilota quindi, lavorando bene sul motore, una volta che si avranno regole chiare, anche per gli altri team sar&agrave; possibile mettersi al passo delle Mercedes.

L'ex pilota spiega: "Si sono trovati in vantaggio perch&eacute; stanno lavorando a questo progetto e al nuovo motore da tre anni"

Prost: "Nel 2015 le Mercedes non saranno pi&ugrave; cos&igrave; imbattibili"

Sar&agrave; un&rsquo;esibizione da urlo quella cui assisteranno i fortunati spettatori inglesi del Gp d&rsquo;Inghilterra a SIlverstone nel week end 4/6 luglio. Quello di Silverstone sar&agrave; il 50esimo Gp d&rsquo;Inghilterra che si svolge sul circuito della contea del Northamptonshire, per cui gli organizzatori hanno pensato a una parata veramente straordinaria per accendere l&rsquo;entusiasmo del pubblico. Una esibizione di parecchie F1 degli ultimi 50 anni che hanno fatto la storia di questo Gran Premio. E al volante di queste auto piloti e personaggi di rilievo della F1 passata e presente.  Il pi&ugrave; titolato &egrave; Alain Prost, che guider&agrave; la Red Bull-Renault Rb8 con cui Webber vinse nel 2012 il Gp d&rsquo;Inghilterra; la Red Bull guidata da Prost &egrave; anche la monoposto pi&ugrave; moderna dell&rsquo;esibizione. A rappresentare gli anni &lsquo;90 ci sar&agrave; la Williams Fw07 che vinse a Silverstone con Clay Regazzoni, guidata per l&rsquo;occasione da Rubens Barrichello; Andando ancora pi&ugrave; indietro, vedremo la March 711 del 1971 condotta niente di meno che da Adrian Newey, il geniale progettista della Red Bull F1.  Poi si esibir&agrave; Jackie Stewart, l&rsquo;indimenticato 3 volte iridato al volante della sua vecchia Matra Ms80 F1 del 1969; quindi Dario Franchitti, il campione di IndyCar e tre volte vincitore della Indy 500 che sieder&agrave; nella leggendaria Lotus 25 che nel 1963 era guidata da Jim Clark. E Infine David Brabham, al volante di una delle monoposto di suo pap&agrave; Jack, la Cooper Climax T53 con cui &ldquo;Black Jack vinse&rdquo; il Gp d&rsquo;Inghilterra 1960.  La Silverstone50, com&rsquo;&egrave; soprannominata la parata, si svolger&agrave; tutti e tre i giorni del week end, da venerdi a domenica, fra un turno di prove e l&rsquo;altro, e domenica mattina prima del Gp.

Esibizione a Silvertsone con vecchie F1 leggendarie prima del Gp d'Inghilterra

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