Dal nostro inviato a Yas Marina: Alberto Antonini  Ancora battuto. Nico Rosberg si inchina davanti al compagno di squadra, davanti di 83 millesimi anche nella seconda sessione di libere. L&rsquo;unica davvero significativa, perch&eacute; la prima si &egrave; svolta in condizioni meteo (pieno sole, ore 13 locali) che non si ripeteranno nelle fasi cruciali del week end.  In realt&agrave;, i due della Mercedes hanno dato vita a una prova &ldquo;spezzatino&rdquo;, nella quale ciascuno sembrava non voler mettere assieme tutti e tre i settori della pista, forse per non dare indicazioni all&rsquo;avversario. Ma se il vantaggio di Lewis su Nico non &egrave; enorme, diverso &egrave; il discorso per il ritmo di gara. Sull&rsquo;ultima sequenza cronometrata di sei giri, Hamilton ha segnato gli ultimi tre passaggi sul piede dell&rsquo;1&rsquo;43&rdquo;0, tempi inarrivabili per tutti, compreso Rosberg che era mediamente due decimi pi&ugrave; lento.  E a questo punto, Nico deve guardarsi anche dal passo gara di Vettel, che con le gomme medie girava sull&rsquo;1&rsquo;47&rdquo; basso. Gli altri pneumatici, mescola super-soft, hanno mostrato i loro limiti sulla durata, mentre danno un vantaggio superiore al secondo sul giro singolo.  Inizia male l&rsquo;ultimo week end Ferrari del 2014: Alonso si &egrave; fermato per quello che sembra un corto circuito (sulla F14 T si &egrave; spento di colpo il display e il motore &egrave; ammutolito). La vettura &egrave; rientrata ai box ma i meccanici non sono riusciti a risolvere il problema, mentre Raikkonen, sobbarcatosi la prova comparativa dei due tipi di gomma, ha girato non sotto 1&rsquo;48&rdquo; e con un vistoso decadimento delle prestazioni.

Pi&ugrave; lento di Hamilton, insidiato da Vettel sul passo gara. Ferrari ko con Alonso, in crisi con Raikkonen

Analisi libere: Rosberg deve tremare?

Dal nostro inviato a Sochi (Russia): Alberto Antonini  Lewis Hamilton davanti a tutti non fa neanche pi&ugrave; notizia, anche se l&rsquo;1&rsquo;39&rdquo;630 staccato nella sessione del pomeriggio &egrave; a tutti gli effetti un &ldquo;tempone&rdquo;. Pi&ugrave; di otto decimi separano Lewis dal secondo: che stavolta non &egrave; Rosberg, ma Magnussen. Nico &egrave; solo quarto, dietro anche ad Alonso. Come mai? &ldquo;Ho sbagliato qualcosa, provato una direzione che non andava bene&rdquo;.  Ha anche sbagliato alla penultima curva nel giro &ldquo;buono&rdquo;, ma avr&agrave; modo di rifarsi analizzando la telemetria del compagno.  Piuttosto, colpiscono McLaren e soprattutto Williams. La prima ha evidentemente azzeccato da subito il base-line, l&rsquo;assetto studiato in simulazione per la pista nuova. In pi&ugrave;, aiuta la mancanza di transitori rapidi, cambi di direzione dove l&rsquo;aerodinamica della MP4-29 va in crisi.  La Williams invece ha stupito con Bottas sulla simulazione di gara, dove Valtteri &egrave; riuscito addirittura a scendere sotto l&rsquo;1&rsquo;44&rdquo;, impresa riuscita soltanto a Hamilton. Promette bene per la gara, dove la squadra potrebbe ripetere l&rsquo;esperimento di Singapore, quello di portare le gomme al limite, ma stavolta con pi&ugrave; successo. Anche perch&eacute; le Pirelli qui (scelta Medium-Soft) hanno un&rsquo;usura veramente ridotta al minimo.  Tanto ridotta che la Ferrari di Alonso, primo dei non motorizzati Mercedes, ha ottenuto il suo miglior riscontro con le gomme a banda gialla non al primo, ma al settimo (!) passaggio di una sequenza di otto. La F14 T fatica a mandare i battistrada in temperatura e Raikkonen, il cui stile di guida trasmette meno energia alle gomme, ne ha risentito negativamente: undicesimo tempo a oltre un secondo da Fernando.  Il problema, per la Ferrari, potrebbe presentarsi domani in qualifica: bisogner&agrave; decidere se tentare il giro veloce sul tentativo singolo, oppure caricare pi&ugrave; benzina e farne almeno due di fila.

Hamilton pi&ugrave; veloce, Bottas protagonista, McLaren forte su un circuito che non usura le gomme

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