Due giorni fa il ministro venezuelano dello sport, Antonio Alvarez, ha ribadito ancora una volta di non essere un&nbsp; grande appassionato degli sport motoristici.  &ldquo;So che le mie intenzioni non mi procureranno tanti amici &ndash; ha commentato &ndash; ma non sar&agrave; pi&ugrave; destinato un solo dollaro del governo per programmi sportivi nel motorsport. Lo sport venezuelano ha altre priorit&agrave;, e non sarebbe giusto usare risorse statali per supportare discipline che non sono in linea con lo sviluppo del nostro paese&rdquo;.  Un taglio totale nei confronti dei piloti venezuelani che contavano su un supporto governativo, come gi&agrave; accaduto quest&rsquo;anno per Rodolfo Gonzalez, Ernesto Viso ed altri piloti che militavano nell&rsquo;orbita di campionati di alto livello. Ma soprattutto una chiusura che peser&agrave; soprattutto per i numerosi giovani che oggi militano nelle formule minori.  La notizia &egrave; rimbalzata in Europa soprattutto come un allarme molto critico per Pastor Maldonado, che sin dai primi passi della sua carriera &egrave; stato supportato dalla compagnia petrolifera venezuelana PDVSA. Interpellato in merito, il pilota Lotus si &egrave; mostrato sorpreso e decisamente tranquillo.  Maldonado ha chiarito che il contratto di sponsorizzazione tra la PDVSA e la Lotus &egrave; stato stipulato direttamente tra le due aziende, ed essendo il gigante petrolifero venezuelano una societ&agrave; privata, non ha alcun legame con le attivit&agrave; del ministero dello sport.

Niente pi&ugrave; supporto governativo ai piloti venezuelani. Ma Pastor non &egrave; preoccupato 

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Maldonado smentisce problemi di sponsor