Kyle Busch ha vinto a Talladega la sua seconda gara dell&#39;anno, riuscendo a prevalere dopo due re-start in overtime che hanno esteso le ostilit&agrave; fino a 196 giri su 188 programmati. Nonostante il poco carburante, Busch ha ignorato la chiamata ai box e ha avuto ragione, sopravvivendo a due incidenti nel finale con carburante appena sufficiente per i festeggiamenti. Anche per Richard Childress, si tratta del secondo successo dell&#39;anno, che cementa la presenza nei Playoff e rende ancora pi&ugrave; merito alla scelta di mettere sotto contratto il talentuoso pilota di Las Vegas.    Tutte le notizie Nascar  Una gara &quot;tranquilla&quot;  Nelle prime fasi di gara, a emergere era stato il gruppone Chevy, capitanato dal rientrante Chase Elliott vincitore dello stage iniziale. Tuttavia, a livello prestazionale erano emerse anche Ford e Toyota, in particolare per l&#39;ovale blu quella di Aric Almirola, al top nel secondo stage, e per le tre ellissi la vettura di Bubba Wallace. Tutto sommato, fino a 5 giri dalla fine, l&#39;andamento della corsa era stato relativamente tranquillo senza i tipici incidenti dovuti al gruppone compattissimo e alle prestazioni livellate dai restrittori. Poi, come ci si pu&ograve; aspettare da un appuntamento cos&igrave; &quot;tirato&quot; come quello di Talladega, la competitivit&agrave; ha avuto la meglio. Un contatto tra Joey Logano e Corey Lajoie ha portato ad un convulso re-start in overtime in cui i piloti Chevy si sono spinti a vicenda con forza sulla linea esterna. Ross Chastain, un po&#39; per assenza di spazio, un po&#39; per tentare un inserimento, si &egrave; per&ograve; infilato tra le due file di vetture toccando Noah Gragson e Kyle Larson. Quest&#39;ultimo &egrave; stato centrato in pieno da Ryan Preece, in un botto molto violento ma senza conseguenze.  Blaney e Buescher a podio  Il successivo re-start ha visto come leader delle due file Wallace e Busch, che hanno tentato di bloccare rispettivamente Ryan Blaney e Brad Keselowski. Il pilota della Toyota di Michael Jordan e Denny Hamlin ha per&ograve; avuto la peggio, finendo in testacoda ed intraversandosi nel gruppo. Busch ha evitato la vettura senza controllo per pochi metri, prendendo la vittoria dato che era gi&agrave; iniziato l&#39;ultimo giro mentre Keselowski, Austin Cindric, Martin Truex e tanti altri sono stati invece coinvolti. Alla fine, Blaney ha concluso secondo, seguito da Chris Buescher, Chase Briscoe e Keselowski, quinto nonostante una gran botta. A seguire, Erik Jones, William Byron e Christopher Bell. Non sono stati della partita Kevin Harvick e Hamlin, richiamati ai box per il carburante.  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Geico 500 di Talladega, decima prova della Nascar Cup Series 2023  1 - Kyle Busch (Chevy) - Childress - 196 giri 2 - Ryan Blaney (Ford) - Penske - 196 3 - Chris Buescher (Ford) - RFK - 196 4 - Chase Briscoe (Ford) - Stewart-Haas - 196 5 - Brad Keselowski (Ford) - RFK - 196 6 - Erik Jones (Chevy) - Legacy &nbsp;- 196 7 - William Byron (Chevy) - Hendrick - 196 8 - Christopher Bell (Toyota) - Gibbs - 196 9 - Daniel Suarez (Chevy) - Trackhouse - 196 10 - Todd Gilliland (Ford) - Front Row - 196 11 - JJ Yeley (Ford) - RWR - 196 12 - Chase Elliott (Chevy) - Hendrick - 196 13 - Alex Bowman (Chevy) - Hendrick - 196 14 - Ty Dillon (Chevy) - Spire - 196 15 - Ricky Stenhouse (Chevy) - JTG - 196 16 - Tyler Reddick (Toyota) - 23XI - 196 17 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 196 18 - BJ McLeod (Ford) - LiveFast - 196 19 - Justin Haley (Chevy) - Childress - 196 20 - Riley Herbst (Ford) - RWR - 196 21 - Kevin Harvick (Ford) - Stewart - 196 22 - Aric Almirola (Ford) - Stewart-Haas - 196 23 - Ross Chastain (Chevy) - Trackhouse - 196 24 - Austin Hill (Chevy) - Beard - 196 25 - Corey Lajoie (Chevy) - Spire - 196 26 - Austin Cindric (Ford) - Penske - 196 27 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Gibbs - 196 28 - Bubba Wallace (Toyota) - 23XI - 195 29 - AJ Allmendinger (Chevy) - Kaulig - 195 30 - Joey Logano (Ford) - Penske - 195 31 - Ty Gibbs (Toyota) - Gibbs - 194 32 - Noah Gragson (Chevy) - Legacy - 189 33 - Kyle Larson (Chevy) - Hendrick - 189 34 - Ryan Preece (Ford) - Stewart-Haas - 189 35 - Michael McDowell (Ford) - Front Row - 189 36 - Harrison Burton (Ford) - Wood - 183 37 - Zane Smith (Ford) - Front Row - 141 38 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 141 &nbsp;  In campionato  1. Bell 331; 2. Chastain 319; 3. Harvick 311; 4. Larson 295; 5. Busch 290. 

Il pilota del team&nbsp;Chevy si prende la sua seconda gara dell&#39;anno, sopravvivendo a due incidenti nel finale

Nascar: Kyle Busch vince ancora a Talladega

Bel regalo di compleanno per Kyle Busch, che al Kansas Speedway si &egrave; preso la prima vittoria dell&#39;anno, la 58esima in carriera, che lo mette di fatto in corsa per i playoff Nascar 2021. E&#39; stato un periodo non facile per lui dopo i dissapori col suo ex capo-macchina al Joe Gibbs Racing e la necessit&agrave; di ristrutturare il gruppo. Ma con il lavoro, i risultati sono arrivati nella tappa in Kansas per il 36enne di Las Vegas, in un evento curiosamente sponsorizzato dal produttore di birra suo omonimo. Busch aveva gi&agrave; messo in chiaro la sua buona forma vincendo l&#39;antipasto del sabato della Truck Series.  Due caution cambiano tutto  Riuscito a prevalere al primo traguardo intermedio, il portabandiera Toyota ha avuto come principale rivale Kyle Larson, primatista del secondo stage. I due hanno battagliato a lungo, ma il pilota del team Hendrick, con gomme un po&#39; pi&ugrave; vecchie e un po&#39; pi&ugrave; indietro nelle fasi finali, si &egrave; trovato in difficolt&agrave;. Nel tentativo di prendere la vetta all&#39;ultimo re-start, ha bussato troppo forte Ryan Blaney, strisciando contro le barriere e finendo diciannovesimo.  Le due caution cruciali per la definizione della strategia hanno coinvolto due dei compagni di squadra di Busch. Denny Hamlin, ancora a secco di vittorie nonostante una buona forma, &egrave; finito a muro al giro 243 per una foratura quando si trovava in testa e lottava con Larson. L&#39;ultima neutralizzazione, che ha messo in difficolt&agrave; il pilota di Ganassi, &egrave; invece arrivata per un testacoda di Christopher Bell.    Sul podio  In seconda piazza &egrave; potuto riemergere Kevin Harvick, con gomme in migliori condizioni rispetto a molti rivali: gran rimonta la sua, dopo una penalit&agrave; per una ruota &quot;persa&quot; in pit-lane dal team Stewart-Haas. Terzo Brad Keselowski davanti a Matt DiBenedetto: il portacolori del team Wood Brothers sta sempre pi&ugrave; riscattando un inizio stagione pessimo. Top-5 anche per Chase Elliott, seguito da Martin Truex. Dopo l&#39;incidente nel finale, Blaney ha invece ha terminato fuori dalla top-20.  Continua intanto ad aumentare il conto dei piloti vincenti nella stagione 2021. Si &egrave; arrivati a 10 diversi in 11 gare ufficiali, con il solo Truex in grado finora di ripetersi e diversi protagonisti ancora a bocca asciutta nonostante un un buon potenziale (come Hamlin, Harvick e Dillon).  L&#39;ordine d&#39;arrivo della Buschy McBusch 400 al Kansas Speedway:  1 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 267 giri 2 - Kevin Harvick (Ford) - Stewart-Haas - 267 3 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 267 4 - Matt DiBenedetto (Ford) - Wood Brothers - 267 5 - Chase Elliott (Chevrolet) - Hendrick - 267 6 - Martin Truex Jr (Toyota) - Gibbs - 267 7 - Tyler Reddick (Chevrolet) - Childress - 267 8 - Chris Buescher (Ford) - Roush - 267 9 - William Byron (Chevrolet) - Hendrick - 267 10 - Austin Dillon (Chevrolet) - Childress - 267  Il campionato  1. Hamlin 481; 2. Truex 394; 3. Byron 385; 4. Logano 373; 5. Blaney 370.   

Il portacolori Toyota festeggia il compleanno con una vittoria. Leggi qui il resoconto completo della gara

Nascar: Kyle Busch &egrave; il decimo vincitore del 2021

        Ci ha provato per anni, Kurt Busch, a vincere la sua gara di casa sul Las Vegas Speedway. Un ovale "cookie cutter" (ovvero: tagliato con lo stampino) simile ad altri ma per lui sempre stregato. Il campione 2004 ci &egrave; riuscito nell'edizione autunnale 2020, approfittando di un pizzico di fortuna: quando Jimmie Johnson ha forato nel finale spargendo pezzi di metallo sulla pista, lui era tra i piloti che non si erano ancora fermati per l'ultima sosta, che cos&igrave; ha potuto effettuare in safety-car. A quel punto, ha messo in mostra il potenziale che aveva e non era riuscito a far vedere in gruppo.&nbsp; Busch ha resistito a pi&ugrave; di un re-start, incluso quello dell'overtime finale in cui i rivali hanno duellato gli uni contro gli altri, senza per&ograve; trovare la capacit&agrave; di spingersi a vicenda ed insidiare veramente la prima posizione. Ci ha provato Denny Hamlin, pilota pi&ugrave; in forma della serata (121 giri in testa), che per&ograve; ha visto Matt Di Benedetto rintuzzare il suo attacco per il secondo posto. Come sempre con la Ford del team Wood Brothers, il pilota di origini italiane ha centrato un ottimo piazzamento, lo stesso del precedente round di Las Vegas. Terzo alla fine Hamlin, mentre Martin Truex Jr. ha approfittato della battaglia per infilarsi al quarto posto, seguito da Alex Bowman. Solo sesto Kyle Busch, che anche nel round casalingo ha dovuto remare e si trova di poco sopra la soglia per l'eliminazione dai playoff che selezioneranno solo otto piloti. Gi&agrave; al turno successivo invece, in virt&ugrave; della vittoria, il fratello maggiore. Tutte le notizie sulle Corse USA Top-10 anche per Ryan Blaney, Erik Jones e Kevin Harvick, mentre Johnson ha chiuso undicesimo nonostante il problema (non particolarmente impattante dato che doveva gi&agrave; fermarsi). Quattordicesimo ha concluso Joey Logano. Dopo un contatto con Kyle Busch a inizio gara, il pilota di Penske era stato costretto a un pit-stop in pi&ugrave; per sistemare un parafango, rimanendo a lungo sotto di un giro. Nel finale, imbottigliato dietro una vettura lenta in ripartenza, &egrave; scivolato fuori dalla top-20 Chase Elliott, che aveva trascorso in testa oltre 70 giri vincendo il secondo stage.&nbsp; Bubba Wallace correr&agrave; per "Air" Jordan Da segnalare in settimana la news pi&ugrave; importante del mercato che ha visto Bubba Wallace approdare, per il 2021, ad una compagine formata da Michael Jordan e Denny Hamlin. L'unico pilota di colore della serie si &egrave; cos&igrave; assicurato un futuro stabile nella serie dopo aver annunciato la separazione dal team di Richard Petty. Wallace correr&agrave; presumibilmente da "satellite" del Joe Gibbs Racing con lo stesso materiale di Hamlin e compagni. Novit&agrave; anche al team Ganassi, con l'arrivo di Ross Chastain, pilota del team "Junior" in Xfinity Series, per il 2021. L'ordine d'arrivo della South Point 400 di Las Vegas (top-10): 1 - Kurt Busch (Chevy Camaro) &ndash; Ganassi - 268 giri 2 - Matt DiBenedetto (Ford Mustang) &ndash; Wood - 268 3 - Denny Hamlin (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 268 4 - Martin Truex Jr. (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 268 5 - Alex Bowman (Chevy Camaro) &ndash; Hendrick - 268 6 - Kyle Busch (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 268 7 - Ryan Blaney (Ford Mustang) &ndash; Penske - 268 8 - Erik Jones (Toyota Camry) &ndash; Gibbs - 268 9 - Chris Buescher (Ford Mustang) &ndash; Roush - 268 10 - Kevin Harvick (Ford Mustang) &ndash; Stewart - 268 In campionato 1. Ku.Busch 3041*; 2. Harvick 3104; 3.Hamlin 3101; 4. Keselowski 3059; 5. Logano 3054. * Ammesso di diritto al girone successivo       

Sullo scintillante ovale "cookie cutter" il campione del 2004 &egrave; riuscito a vincere la gara di casa

Nascar: a Las Vegas trionfa Kurt Busch

E&rsquo; stato un dominio indiscusso quello di Kyle Busch nella tradizionale 400 miglia disputata sull&rsquo;Indianapolis Motor Speedway. Il pilota del team Gibbs, che gi&agrave; al sabato aveva conquistato il successo nella serie XFinity partendo dalla pole, si &egrave; ripetuto nella corsa principale. Conducendo per 149 giri su 170, &egrave; diventato il primo pilota ad incamerare due pole e due vittorie nello stesso weekend. Anche a Indy, la superiorit&agrave; delle Toyota Camry del team Gibbs &egrave; risultata incontrastata, e tutte e cinque le vetture (quelle ufficiali pi&ugrave; la &ldquo;satellite&rdquo; di Martin Truex) si sono viste nelle prime posizioni. Alla fine, Busch &egrave; comunque risultato intoccabile: secondo ha terminato Matt Kenseth, che nonostante l&rsquo;overtime ed i molti re-start nel finale, non ha impensierito il compagno di squadra.&nbsp;    Proprio grazie al concitato finale, Jimmie Johnson ha messo in mostra la propria classe e si &egrave; inserito tra le vetture giapponesi, ottenendo la terza piazza in un weekend molto travagliato per il team Hendrick. Alle sue spalle Denny Hamlin, Kyle Larson e Kevin Harvick, mentre Joey Logano &egrave; stato il primo alfiere Ford al traguardo in settima posizione. Top-10 anche per il team Childress con Austin Dillon e Paul Menard, mentre &egrave; sfuggita per poco la decima piazza a Tony Stewart, partito bene prima di finire sotto di un giro per una penalit&agrave;.    Ha terminato tredicesimo Jeff Gordon al suo rientro da sostituto nella categoria. Il pluricampione californiano &egrave; stato richiamato da Rick Hendrick per via dei problemi di salute che stanno tenendo fermo Dale Earnhardt Jr. Terminato per quest&rsquo;anno l&rsquo;impegno da commentatore Fox (la rete copre solo la prima met&agrave; stagione), Gordon si &egrave; calato nella Chevrolet numero 88, che dovrebbe occupare anche per l&rsquo;appuntamento di Pocono. Emozionante, nel dopo-gara il giro d&rsquo;addio suo e di Stewart (che si ritirer&agrave; a fine anno), con le vetture appaiate per salutare il pubblico.&nbsp;    Molti sono stati gli incidenti ed i contatti in pista. Si &egrave; vista anche la bandiera rossa per un crash che ha coinvolto Carl Edwards, Ryan Newman, Brad Keselwoski e Ryan Blaney, innescato proprio dal portacolori delle tre ellissi. A muro sono finiti anche Greg Biffle e David Ragan, oltre a Trevor Bayne, toccatosi con Clint Bowyer. Anche grazie alle varie caution, &egrave; arrivato un bel quattordicesimo posto per Chris Buescher, debuttante con il Front Row Motorsport.&nbsp;  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Crown Royal presents the Combat Wounded Coalition 400 di Indianapolis, ventesima tappa della Nascar Sprint Cup Series.  1 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 170 giri  2 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 170  3 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 170  4 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 170  5 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 170  6 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 170  7 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 170  8 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 170  9 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 170  10 - Paul Menard (Chevy) Childress - 170  In campionato  1. Kevin Harvick 671;  2. Brad Keselowski 647;  3. Kurt Busch 627;  4. Joey Logano 606;  5. Kyle Busch 601. 

Il campione in carica domina la 400 miglia della Brickyard

Kyle Busch sbanca Indianapolis

E&rsquo; finita all&rsquo;ultima goccia di carburante per Kurt Busch la Pocono 400, primo passaggio della Nascar Sprint Cup Series sull&rsquo;ovale triangolare della Pennsylvania: la gara &egrave; stata posticipata al luned&igrave; a causa della pioggia e della nebbia che hanno perturbato il weekend. Alla fine, il pilota di Gene Haas e Tony Stewart si &egrave; imposto con una gestione del consumo perfetta nell&rsquo;ultimo stint di gara: al re-start, ha spinto quanto &egrave; bastato per passare Chase Elliott, leader di buona parte della corsa, e Dale Earnhardt. Poi, ha pensato a dosare il gas tenendo dietro i due avversari e tagliando il traguardo al comando. Per Busch, in pista con un capo ingegnere temporaneo dopo la sospensione del suo solito stratega per irregolarit&agrave; coi dadi ruota, si tratta della prima vittoria della stagione e del biglietto per i playoff della Chase For The Cup.&nbsp;  Earnhardt ha terminato secondo, resistendo agli attacchi del rimontante Brad Keselowski. Partito dalla pole, l&rsquo;alfiere del team Penske &egrave; stato penalizzato ad inizio corsa ed obbligato ad una lunga sosta: in occasione di un pit-stop, uno dei suoi meccanici ha piegato con una spallata ben assestata il parafango posteriore destro, creando una depressione aerodinamica. Peccato che, complice il colore bianco della vettura, la &ldquo;botta&rdquo; fosse estremamente visibile, tanto da portare al richiamo ufficiale dato che non &egrave; possibile apportare modifiche alle carrozzerie sulle vetture in gara. Il terzo posto sembra pi&ugrave; di quanto si potesse sperare.    A seguire Elliott, che continua nella sua serie di piazzamenti ma vede ancora sfuggire il primo successo. Difficolt&agrave; anche per l&rsquo;altra vettura del Capitano, quella di Joey Logano, che ha pagato qualche scaramuccia di troppo con Ryan Newman. Ma con il pilota di Richard Childress &egrave; stato protagonista anche di un altro contatto che ha visto finire a muro Kyle Busch. Tutto da solo hanno fatto invece Jimmie Johnson, che ha perso il posteriore della sua Chevy impattando contro le protezioni interne, e Tony Stewart, che ha per&ograve; coinvolto la compagna di colori Danica Patrick. Una toccata ai box ha invece penalizzato il vincitore del round precedente Martin Truex.&nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo della Axalta &#39;We Paint Winners&#39; 400 di Pocono, quattordicesima tappa della NASCAR Sprint Cup Series 2016:&nbsp;  1 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160 giri  2 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  3 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 160  4 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  5 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 160  6 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 160  7 - Matt Kenseth (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  8 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 160  9 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 160  10 - Ryan Blaney (Ford) &ndash; Wood - 160  In campionato  1. Kevin Harvick 490;  2. Kurt Busch 465;  3. Brad Keselowski 442;  4. Carl Edwards 437;  5. Kyle Busch 416. 

Il pilota del team Stewart-Haas stacca il biglietto per i playoff

Nascar,&nbsp;prima vittoria 2016 per Kurt Busch&nbsp;

Prima vittoria nella Nascar Sprint Cup Series 2016 per Kurt Busch che grazie al successo alla Pocono 400 stacca il biglietto per i playoff

Nascar, prima vittoria stagionale per Busch a Pocono: foto

Kyle Busch mattatore in Texas. Nella tappa di Fort Worth della Nascar Sprint Cup Series, il pilota di Las Vegas ha salutato il resto del gruppo all&rsquo;ultimo restart, con 33 giri alla conclusione, e ha portato a casa la seconda vittoria consecutiva (la quarta considerando anche i successi nella XFinity Series). Un piccolo assaggio di cos&rsquo;&egrave; capace il campione in carica. Dale Earnhardt Jr ha centrato un secondo posto utilissimo in ottica campionato anche se&hellip; poco soddisfacente in senso assoluto passando con otto giri alla fine Joey Logano, poi terzo con la prima delle Ford del Team Penske.  Al quarto posto, Jimmie Johnson ha recuperato bene dopo un contatto iniziale proprio con Busch in pit-lane: ai box, il pluricampione californiano non ha avuto fortuna, con una successione di inconvenienti. In top-5 &egrave; continuato il miglioramento del rookie Chase Elliott, sostituto di Jeff Gordon sulla Chevrolet numero 24, mentre sesto si &egrave; piazzato Martin Truex: per lui 141 giri completati al comando, ma si &egrave; rivelato decisivo uno stint finale particolarmente &ldquo;tosto&rdquo; con gomme vecchie.  Non ha pagato per lui, cos&igrave; come per Austin Dillon, la scelta di restare fuori al giro 290 mentre tutti gli avversari rientravano: un peccato per il Furniture Row Racing che sperava nella prima affermazione dell&rsquo;anno. Certo, Dillon ha sofferto una sorte anche peggiore, finendo per causare un maxi-incidente multiplo: tredici le vetture coinvolte, ed il pronti-via la volata finale&hellip; Anche Carl Edwards era stato tra i protagonisti, ma &egrave; stato fermato da un problema ai box che gli &egrave; costato un giro.  L&rsquo;ordine di arrivo della Duck Commander 500 di Fort Worth, settima prova della Nascar Sprint Cup Series 2016: 1 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 334 giri 2 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 3 - Joey Logano (Ford) &ndash; Penske - 334 4 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 5 - Chase Elliott (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 6 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Furniture Row - 334 7 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 334 8 - Kasey Kahne (Chevy) &ndash; Hendrick - 334 9 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 334 10 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 334  In campionato: 1. Kyle Busch 259; 2. Jimmie Johnson 253; 3. Kevin Harvick 252; 4. Carl Edwards 241; 5. Joey Logano 234.  Marco Cortesi   

Secondo successo consecutivo per il pilota Toyota nel settimo appuntamento della Sprint Cup a Fort Worth

Nascar: Busch si impone anche in Texas

Al ritorno dopo il weekend di Pasqua, che ha portato un po&rsquo; di riposo a team e piloti, la Nascar Sprint Cup Series ha affrontato il piatto ovale di Martinsville per la prima trasferta su short-track della stagione 2016. Sulla pista della Virginia, a prevalere &egrave; stato Kyle Busch, apparso in forma smagliante e finalmente riuscito a finalizzare il potenziale gi&agrave; messo in mostra con una doppia affermazione. Dopo avere incamerato il successo al sabato nella gara della Truck Series, il pilota del team Gibbs ha dominato anche nella categoria maggiore, mettendo a segno oltre 350 passaggi al comando su 500 e battendo con comodit&agrave; tutti i rivali anche nei restart conclusivi.  Sverniciato il compagno Matt Kenseth, lasciato sul posto nel finale e poi risucchiato da tutto il gruppo. Secondo, con una serie di sorpassi perentori, ha cos&igrave; terminato AJ Allmendinger, che col piccolo team JTG ha sfiorato l&rsquo;impresa precedendo i due giovani di pi&ugrave; grandi speranze della categoria: Kyle Larson, per il team Ganassi, ed Austin Dillon, di casa Childress. Pi&ugrave; staccato Brad Keselowski, miglior rappresentante al Team Penske viste anche le difficolt&agrave; in gara del poleman Joey Logano.  In top-10 ha concluso una sola vettura dell&rsquo;Hendrick Motorsports, quella di Jimmie Johnson, nono. Partito in prima fila, Kasey Kahne ha terminato fuori dalla top-20 mentre Dale Earnhardt Jr. &egrave; stato messo subito in crisi da un contatto sub&igrave;to da Regan Smith che gli ha causato una foratura. Anche per il team Stewart-Haas c&rsquo;&egrave; stato solo un rappresentante tra i primi 10: si &egrave; trattato di Brian Vickers, ancora presente in sostituzione di Tony Stewart. Tra gli altri protagonisti spariti di scena c&rsquo;&egrave; stato anche Denny Hamlin, tradito dalla sua Toyota che per un problema di assetto &egrave; &ldquo;saltellata&rdquo; nel muro a met&agrave; corsa.  Marco Cortesi  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della STP 500 di Martinsville, sesto appuntamento della Nascar Sprint Cup Series 2016: 1 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 500 giri 2 - AJ Allmendinger (Chevy) &ndash; JTG - 500 3 - Kyle Larson (Chevy) &ndash; Ganassi - 500 4 - Austin Dillon (Chevy) &ndash; Childress - 500 5 - Brad Keselowski (Ford) &ndash; Penske - 500 6 - Carl Edwards (Toyota) &ndash; Gibbs - 500 7 - Brian Vickers (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 500 8 - Paul Menard (Chevy) Childress - 500 9 - Jimmie Johnson (Chevy) &ndash; Hendrick - 500 10 - Ryan Newman (Chevy) Childress - 500  In campionato 1. Kevin Harvick 195; 2. Jimmie Johnson 184; 3. Carl Edwards 171; 4. Denny Hamlin 170; 5. Kyle Busch 170.    

Sul primo ovale "corto", quello a Martinsville, AJ Allmendinger chiude secondo davanti ai "giovani" Larson e Dillon

Nascar: Kyle Busch vince da fenomeno

Con una vittoria di prepotenza nella finalissima di Homestead, Kyle Busch ha conquistato il suo primo titolo in Nascar Sprint Cup Series, regalando anche alla Toyota il primo trionfo di un costruttore straniero nella categoria di punta del panorama stock-car americano. Rimasto seriamente infortunato a tibia e perone nella prima gara della XFinity Series a Daytona, Busch ha saltato le prime 11 gare della stagione. Dopo avere ottenuto la deroga per poter partecipare alla Chase For The Cup, ha recuperato la trentesima posizione in classifica che gli era stata imposta come &ldquo;minimo", vincendo in modo perentorio quattro appuntamenti quasi di fila.  Raggiunto nell&rsquo;albo doro il fratello maggiore Kurt, Kyle ha anche concretizzato anni di tentativi per la casa delle tre ellissi. Dopo i primi, timidi inizi nelle categorie minori nel 2000, si sono dovute attendere nove stagioni dal momento del debutto in Sprint Cup ad inizio 2007. Per Joe Gibbs si tratta invece del quarto titolo, dopo il primo siglato dall&rsquo;altro &ldquo;fratello minore&rdquo; Bobby Labonte e i due di Tony Stewart. Il settantaquattrenne team principal, tre volte vincitore del SuperBowl da coach dei Washington Redskins, ha coronato i grandi investimenti in fatto di tecnici e piloti&hellip; e si sar&agrave; ulteriormente convinto della scelta di mantenere Busch in squadra nonostante le tante intemperanze.  Per gli altri tre contendenti qualificatisi per la finalissima, solo le briciole. Kevin Harvick &egrave; arrivato secondo in gara, &egrave; vero. Ma il campione in carica californiano non sarebbe mai riuscito ad averla vinta in pista, afflitto anche da un grande pattinamento nel finale. Nei dieci passaggi conclusivi, Busch &egrave; riuscito ad infliggergli oltre un secondo e mezzo di distacco. Per Jeff Gordon e Martin Truex, i problemi di assetto sono stati ancor pi&ugrave; grandi. Il quattro volte campione si ritira cos&igrave; dalla categoria senza la cinquina tanto desiderata: il suo risultato, a fine stagione, &egrave; comunque stato superiore alle attese e ha mostrato tutto il suo potenziale. Truex, impegnato in una battaglia da Davide contro Golia, ci riprover&agrave; il prossimo anno, sempre per il piccolo Furniture Row Racing ma su una Toyota &ldquo;satellite&rdquo; di casa Gibbs.  Terzo e quarto al termine della giornata hanno chiuso gli alfieri del team Penske Brad Keselowski e Joey Logano protagonisti, in particolare il secondo, di una stagione comunque eccellente. Peccato per i contrattempi capitati nei playoff. A completare la top-5 &egrave; stato, nonostante una strisciata contro le protezioni, Kyle Larson, sempre pi&ugrave; in forma per il team Ganassi.  Marco Cortesi  L&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo della Ford 400 di Homestead, trentaseiesima e ultima prova della Nascar Sprint Cup Series.  1 - Kyle Busch (Toyota) &ndash; Gibbs - 267 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 267 3 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 267 4 - Joey Logano (Ford) - Penske - 267 5 - Kyle Larson (Chevy) - Ganassi - 267 6 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 267 7 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 267 8 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 267 9 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 267 10 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 267 In campionato 1. Kyle Busch 5043; 2. Kevin Harvick 5042; 3. Jeff Gordon 5038; 4. Martin Truex Jr. 5032; 5. Carl Edwards 2368.        

Il pi&ugrave; giovane dei fratelli di Las Vegas completa un miracoloso recupero regalando anche il successo al costruttore giapponese

Kyle Busch e la Toyota vincono la Sprint Cup 2015

Con una gara accorta nonostante qualche piccolo contatto ed una strategia rivelatasi vincente, Joey Logano ha centrato a Watkins Glen il suo secondo successo dell'anno nella Nascar Sprint Cup Series dopo quello nella 500 Miglia di Daytona. Logano si &egrave; fermato per l'ultima volta al giro 58, cosa che l'ha portato a perdere posizioni ma a trovarsi con abbastanza carburante per arrivare fino alla fine senza necessitare di caution. Kevin Harvick, che aveva preso la testa al giro 61, aveva invece bisogno di una "gialla" che non &egrave; arrivata, ma ha provato il tutto per tutto cercando di risparmiare carburante nel finale. Dopo quasi 39 giri dal suo ultimo pit-stop, il velocissimo pilota del team Stewart-Haas ha mancato l'obiettivo per poche centinaia di metri, vedendosi passare dal rivale di casa Penske all'ultima curva. Per il Capitano si &egrave; trattato della prima vittoria in Sprint Cup a Watkins Glen, che fa il paio con quella incamerata al sabato proprio da Logano nella Xfinity Series.  Al secondo posto ha terminato Kyle Busch, riuscito a beffare a sua volta Harvick sul traguardo. Ancor pi&ugrave; danneggiato da Logano in occasione dell'ultima sosta, il pilota di casa Toyota ha affrontato l'ultimo re-start in ventunesima posizione, sorpassando avversario dopo avversario fino alle posizioni di testa. Alla fine non &egrave; stato in grado di insidiare Logano, ma ha recuperato fino ad un'eccellente piazza d'onore. E ha finalmente agguantato la top-30 in classifica, necessaria per ottenere il passaggio ai playoff. Un risultato sempre pi&ugrave; impressionante considerando le 11 gare disputate dopo l'infortunio di Daytona contro le 22 degli avversari.  La top-5 &egrave; stata completata da Matt Kenseth e Kurt Busch, con quest'ultimo in grado di recuperare una penalit&agrave; per eccesso di velocit&agrave; ai box, mentre Clint Bowyer ha preceduto Brad Keselowski. Top-10 per Jimmie Johnson, penalizzato da un contatto, mentre Dale Earnhardt Jr e Kyle Larson sono finiti a secco nelle battute conclusive.  Gara da dimenticare per il poleman AJ Allmendinger, mandato sotto di un giro da un problema di accensione e poi 24&deg;. KO anche Jeff Gordon, la cui Chevy &egrave; stata fermata da una perdita all'impianto frenante. Sfortunato Denny Hamlin, coinvolto in una toccata durante un re-start. Il vicecampione 2014 si &egrave; trovato col cofano aperto ed &egrave; stato richiamato ai box con una bandera nera per effettuare una riparazione: alla fine ha chiuso 27&deg;. Una gomma dechappata ha messo fine ad una positiva corsa di Martin Truex Jr, mentre Tony Stewart ha incontrato un guaio alla trasmissione.  Marco Cortesi  L'ordine d'arrivo della Cheez-It 355 di Watkins Glen, 22&ordf; tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015: 1 - Joey Logano (Ford) - Penske - 90 giri 2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 90 3 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 90 4 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 90 5 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 90 6 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 90 7 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 90 8 - Carl Edwards (Toyota) - Gibbs - 90 9 - Sam Hornish Jr. (Ford) - Petty - 90 10 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 90  In campionato:  1. Jimmie Johnson 747 (4 vittorie); 2. Kyle Busch 361 (4); 3. Kevin Harvick 823 (3); 4. Joey Logano 781 (2); 5. Dale Earnhardt Jr. 750 (2).     

Il pilota del team Penske beffa Harvick all'ultima curva al Watkins Glen, e Kyle Busch agguanta il 2&deg; posto

Nascar: Logano all'ultima curva

&Egrave; ancora Kyle Busch il mattatore della Nascar Sprint Cup Series. Dopo il break per infortunio ed un brevissimo periodo di adattamento richiesto per tornare ai suoi livelli abituali, il trentenne del Nevada ha infilato la quarta vittoria in cinque gare, dominando il finale ad Indianapolis e avvicinandosi sempre di pi&ugrave; alla trentesima posizione in classifica, che gli garantirebbe un posto alla Chase For The Cup. Adesso sono 23 i punti da recuperare: un'inezia per lui, quando ai playoff mancano ancora sei gare. Dopo la pole fatta segnare da Carl Edwards, Busch (che ha centrato il successo al sabato in Xfinity Series) &egrave; stato l'unico alfiere Toyota che durante la gara ha saputo proporsi al vertice, esaltando la buona condizione del Joe Gibbs Racing.   Il cambio di leadership decisivo &egrave; avvenuto nelle battute conclusive, quando nel corso della settima ripartenza Joey Logano ha aiutato Busch a balzare davanti a Kevin Harvick ma non &egrave; pi&ugrave; riuscito ad andare a riprendere il rivale. Il giovane vincitore di Daytona ha visto cos&igrave; sfumare il sogno di regalare a Roger Penske la sua prima vittoria ad Indianapolis, in Nascar. Harvick ha chiuso terzo, recuperando la posizione da Martin Truex dopo una ripartenza lenta dalla situazione di safety-car successiva. Alle spalle dell'alfiere del Furniture Row Racing, Denny Hamlin e Clint Bowyer, che ha regalato una top-5 al team Waltrip, mentre continuano a circolare rumor su una possibile rottura con la Toyota.    Solo tredicesimo Edwards, che si &egrave; trovato ad effettuare uno "splash" con bandiera verde, mentre per Jeff Gordon l'ultima apparizione ad Indianapolis in carriera &egrave; stata da dimenticare. Il quadricampione californiano si &egrave; trovato davanti la vettura di Bowyer in testacoda, al cinquantesimo passaggio. Per evitarla ha perso il controllo andando ad colpire le barriere esterne. Sono sempre pi&ugrave; esigue le sue speranze di prendere parte alla Chase For The Cup. Nella top ten anche Matt Kenseth, Kurt Busch, Kyle Larson e Brad Keselowski.    Da segnalare che la Jeff Kyle 400 si &egrave; disputata con una inedita configurazione aerodinamica ad alta resistenza, differente rispetto a quella "low downforce" del Kentucky ed a quella standard di Loudon. Ad uno spoiler da ben 9 pollici &egrave; stato aggiunto un ulteriore nolder per favorire la scia ed i sorpassi. Il nome della gara &egrave; stato invece assegnato tramite una consultazione popolare, chiedendo al pubblico quale fosse il loro eroe di guerra preferito. A vincere &egrave; stato il fratello minore di Chris Kyle, meglio noto come "American Sniper", che dopo una lunga carriera nei marines ora si occupa di assistenza ai veterani.  Marco Cortesi   L'ordine di arrivo della Jeff Kyle 400 di Indianapolis, ventesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015:   1 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 164 giri 2 - Joey Logano (Ford) - Penske - 164 3 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 164 4 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 164 5 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 164 6 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 164 7 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 164 8 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 164 9 - Kyle Larson (Chevy) - Ganassi - 164 10 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 164   In campionato:  1 - Johnson 675 (4 vittorie) 2 - Harvick 777 (2) 3 - Earnhardt Jr. 677 (2) 4 - Logano 708 (1) 5 - Truex Jr. 668 (1)

Quarta vittoria stagionale per il pilota di Joe Gibbs

Nascar: Kyle Busch inarrestabile a Indy

Tutti pensavano che fosse una missione difficile, fin troppo, quella di Kyle Busch. Recuperare il trentesimo posto in classifica, dopo aver saltato 11 appuntamenti in seguito all'infortunio di Daytona in Xfinity Series, portando a casa almeno una vittoria. A Loudon, il pilota di Las Vegas ha mostrato ancora una volta quanto, in particolare in situazioni che richiedano di mettere in pratica l'impossibile, sia lui l'uomo giusto per il compito. Al termine di una gara in cui ha spesso dato l'impressione di giocare al gatto col topo, Busch ha centrato la sua terza vittoria nelle ultime quattro corse dopo essere riuscito a prevalere a Sonoma ed in Kentucky. Ora, in campionato &egrave; trentatreesimo, a soli 63 punti dalla top-30 nonostante i soli otto appuntamenti a cui ha preso parte.  Nonostante la superiorit&agrave; mostrata, l'affermazione di Loudon &egrave; arrivata in modo rocambolesco. Busch ha infatti effettuato un ultimo pit-stop anticipato pensando di avere una foratura quando, invece, si trattava di olio in pista. Riuscito a passare Kevin Harvick spingendo al massimo per rientrare a pieni giri, ha poi beffato tutti gli altri quando &egrave; stata la loro volta di effettuare il rifornimento. Una volta in testa, sfilati gli altri, non c'&egrave; stato nulla da fare. Secondo si &egrave; piazzato Brad Keselowski mentre Kevin Harvick, sceso al sesto posto dopo aver cambiato tutte e quattro le gomme nell'ultimo pit, ha recuperato nel finale fino alla terza piazza. Quarto Joey Logano, che prendeva il via in prima fila, mentre Dale Earnhardt Jr ha guidato il team Hendrick, approfittando a sua volta di quattro gomme nuove. &Egrave; stata una serata difficile per Jimmie Johnson, ventiduesimo dopo essersi visto affibbiare due penalit&agrave; per eccessi di velocit&agrave; ai box.  Sesto ha terminato Matt Kenseth davanti a Carl Edwards: Busch a parte, il Joe Gibbs Racing &egrave; via via calato nel finale mentre Denny Hamlin, vincitore in Xfinity il sabato, si &egrave; accontentato del quattordicesimo posto. Top-10 anche per Austin Dillon, Jeff Gordon e Kurt Busch, che era sembrato durante la corsa tra i piloti pi&ugrave; in forma. Il prossimo weekend, la Sprint Cup Series torner&agrave; in pista per la Jeff Kyle 400 di Indianapolis. La corsa sar&agrave; dedicata al fratello di Chris Kyle (il cecchino autore di "American Sniper") come riconoscimento per le sue attivit&agrave; benefiche.  L'ordine di arrivo della 5-Hour Energy 301 di Loudon, 19&ordf; tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015: 1 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 301 giri 2 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 301 3 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 301 4 - Joey Logano (Ford) - Penske - 301 5 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 301 6 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 301 7 - Carl Edwards (Toyota) - Gibbs - 301 8 - Austin Dillon (Chevy) - Childress - 301 9 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 301 10 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 301  Il campionato: 1. Johnson (4 vittorie) 646 2. Harvick (2) 734 3. Kurt Busch (2) 576 4. Logano (1) 665 5. Earnhardt Jr. (1) 655  Marco Cortesi    

Con la vittoria di Loudon il pilota Toyota &egrave; sempre pi&ugrave; vicino alla Chase For The Cup

Nascar: Kyle Busch mette la terza

Seconda vittoria per Kyle Busch nella Nascar Sprint Cup Series 2015. Il pilota di Las Vegas ha centrato una netta affermazione nella gara in notturna al Kentucky Speedway, e dopo essere ritornato al successo sullo stradale di Sonoma, sta ora avanzando a grandi passi verso la Chase For The Cup nonostante l'infortunio di Daytona ed il lungo stop che ne &egrave; seguito. Busch ha condotto 163 giri su 267, prevalendo nel finale in una bella battaglia con Joey Logano, ed &egrave; ora a soli 87 punti dalla top-30 in classifica di cui necessita per passare ai playoff.  Secondo ha chiuso Logano, che dopo essere riuscito ad alternarsi con Busch al comando non ha potuto resistere nel long run finale. &Egrave; stato comunque l'unico pilota esterno al team Gibbs a piazzarsi nella top-5. Alle sue spalle si sono infatti installate le Toyota Camry di Denny Hamlin, Carl Edwards e Matt Kenseth. Solo sesto Brad Keselowski, che aveva condotto le fasi iniziali. Il campione 2012 &egrave; stato vittima di un problema durante una sosta ai box, quando un meccanico del team Penske &egrave; inciampato cadendo davanti alla sua Ford in uscita dalla piazzola. A seguire, settimo, Jeff Gordon, mentre Kevin Harvick non ha trovato l'affondo precedendo Jimmie Johnson e Kurt Busch.  La nottata di Sparta non ha regalato troppi contatti, nonostante l'adozione di un nuovo pacchetto aerodinamico mirato a rendere le vetture pi&ugrave; impegnative con uno spoiler posteriore pi&ugrave; corto. Una toccata tra Dale Earnhardt Jr e Danica Patrick ha spedito quest'ultima in testacoda ma senza particolari danni. La pilota del team Stewart-Haas non ha per&ograve; mancato di mostrare il suo disappunto "bussando" il rivale all'ingresso della corsia box.  Dopo aver conquistato la pole grazie alla pioggia, che aveva fatto cancellare la qualifica e costretto a tenere in considerazione i tempi delle prime libere, Kyle Larson ha patito problemi di gomme finendo anche in solitaria contro le barriere: ancora qualcosa da rivedere al team Ganassi dopo i buoni riscontri delle prove. Coinvolto in un contatto anche Tony Stewart, che appare sempre pi&ugrave; lontano dalla sua forma migliore.  L'ordine di arrivo della Quaker State 400 di Sparta, diciottesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015: 1 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 267 giri 2 - Joey Logano (Ford) - Penske - 267 3 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 267 4 - Carl Edwards (Toyota) - Gibbs - 267 5 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 267 6 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 267 7 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 267 8 - Kevin Harvick (Chevy) - Stewart-Haas - 267 9 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 267 10 - Kurt Busch (Chevy) - Stewart-Haas - 267  Il campionato: 1. Johnson 624 (4 vittorie) 2. Harvick 692 (2) 3. Earnhardt Jr. 616 (2) 4. Logano 624 (1) 5. Truex Jr. 596 (1)  Marco Cortesi    

Il pilota della Toyota vince in Kentucky dopo aver lottato con Logano, mentre Keselowski investe un meccanico

Nascar: Kyle Busch mette la seconda

Seconda vittoria della stagione per Kurt Busch nel quindicesimo round della Nascar Sprint Cup Series al Michigan Speedway. In una corsa a dir poco spezzettata dall'arrivo della pioggia, il pilota di Las Vegas si &egrave; trovato al comando al momento migliore ovvero quando, al giro 136, un ultimo, violento rovescio ha costretto gli organizzatori a mandare tutti a casa ed interrompere definitivamente le ostilit&agrave;. Grazie al successo, anche se ottenuto con oltre 60 giri in meno del previsto, Busch ha messo al riparo definitivamente la sua posizione nella Chase For The Cup 2015.    Al via della corsa sono state ben tre le situazioni di bandiera rossa portate dal maltempo. La prima interruzione &egrave; arrivata dopo soli undici giri, ma complessivamente i piloti hanno stazionato fuori dalle vetture per quasi tre ore nel corso dei primi 50 passaggi. Tra coloro traditi dall'asfalto in condizioni non perfette Alex Bowman, finito subito a muro, e Kyle Busch, andato (da solo) violentemente nelle protezioni al giro 52 quando sembrava poter dire la sua per il successo. Dopo l'infortunio di inizio stagione, la sua posizione nella corsa ai playoff appare sempre pi&ugrave; precaria.    Il lungo stint in regime di bandiera verde che &egrave; seguito &egrave; stato comandato principalmente da Kevin Harvick, imprendibile ma sfortunato. Poco dopo il suo pit-stop al giro 122 una gomma l'ha tradito, mandandolo contro le battiere e facendogli perdere due giri. A quel punto, al comando si &egrave; involato Kyle Larson. Il pilota del team Ganassi, che sperava nell'arrivo definitivo dell'acqua e non si era fermato per l'ultimo stop, &egrave; stato spinto al comando in occasione dell'ultimo re-start proprio da Busch, che poi gli si &egrave; piazzato alle spalle in attesa di vederlo tornare ai box. Cosa che &egrave; successa al giro 133. Con soli tre giri in pi&ugrave; di carburante a disposizione, la strategia di Larson si sarebbe rivelata vincente.    Busch si &egrave; cos&igrave; accomodato in testa e non ha dovuto fare altro che attendere. Gli va riconosciuto comunque di essere stato fenomenale al re-start, lasciando sul posto Dale Earnhardt Jr e Martin Truex Jr, rispettivamente secondo e terzo al traguardo. La top-5 &egrave; stata completata da Matt Kenseth e Joey Logano. Fuori dalla top-10 sia Carl Edwards, che ha perso smalto sulla distanza, che Jimmie Johnson. La Nascar osserver&agrave; ora uno dei suoi rari weekend di pausa: sar&agrave; nuovamente di scena tra due settimane sullo stradale californiano di Sonoma.  Marco Cortesi  L'ordine di arrivo della Quicken Loans 400 al Michigan International Speedway, quindicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series 2015  1 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 138 giri 2 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 138 3 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 138 4 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 138 5 - Joey Logano (Ford) - Penske - 138 6 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 138 7 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 138 8 - Paul Menard (Chevy) - Childress - 138 9 - Trevor Bayne (Ford) - Roush - 138 10 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 138 Il campionato 1. Johnson 506 (4 vittorie) 2. Harvick 576 (2) 3. Kurt Busch 426 (2) 4. Truex Jr. 561 (1) 5. J. Logano 520 (1)

Grazie al successo, il pilota di Las Vegas ha messo al riparo definitivamente la sua posizione nella Chase For The Cup 2015

Nascar, Kurt Busch mette la seconda

E' arrivato a Richmond, al termine di una gara posticipata di un giorno per pioggia, il primo successo nella Nascar Sprint Cup Series 2015 per Kurt Busch. Il pilota di Las Vegas, sospeso dall'organizzazione ad inizio anno per le dure controversie legali con l'ex fidanzata, si &egrave; assicurato un posto nella Chase For The Cup dominando, sullo short-track della Virginia, 291 passaggi sui 400 in programma. Busch &egrave; stato letteralmente inarrestabile, e nemmeno Kevin Harvick, compagno di squadra e campione in carica, ha potuto impensierirlo, trovandosi costretto ad accomodarsi in seconda posizione.     Harvick si &egrave; dovuto liberare di Jamie McMurray, che nella fase centrale, con la prima Chevrolet del team Ganassi, era anche riuscito ad agganciare per poco il primo posto nonostante una sosta non prevista per un problema di fissaggio di una ruota. Alla fine &egrave; stato beffato anche da Jimmie Johnson. Il pluricampione, partito trentaseiesimo, ha recuperato colpo su colpo a dispetto di un piccolo contatto iniziale, portando a casa un piazzamento utile. Quinto il poleman Joey Logano, che dopo avere condotto i primi 94 giri, passato da Busch, ha perso il treno della battaglia per la vittoria.     Kasey Kahne, autore a sua volta di un gran recupero dalla quarantesima piazzola in griglia, si &egrave; classificato sesto precedendo Matt Kenseth, Jeff Gordon e Clint Bowyer. Top-10, l'ennesima, per Martin Truex Jr, con la Chevrolet del Furniture Row Racing. Giornata no (quantomeno da pilota vista la doppietta dei suoi "impiegati") per Tony Stewart, finito nelle barriere per una toccata con Dale Earnhardt Jr e protagonista di uno scambio di battute polemico. Indietro in classifica a causa di un problema di motore Brad Keselowski.  Gara negativa anche per Carl Edwards, diciannovesimo e sotto di due giri, oltre che per Danica Patrick, protagonista di diversi contatti di cui uno (ricevuto) in corsia box.  Marco Cortesi  La classifica della Toyota Owners 400 di Richmond, nono round della Nascar Sprint Cup Series 2015:  1 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 400 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart-Haas - 400 3 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 400 4 - Jamie McMurray (Chevy) - Ganassi - 400 5 - Joey Logano (Ford) - Penske - 400 6 - Kasey Kahne (Chevy) - Hendrick - 400 7 - Matt Kenseth (Toyota) - Gibbs - 400 8 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 400 9 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 400 10 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 400 Il campionato 1. Harvick 357 (2 vittorie); 2. Johnson (2) 299; 3. Logano 324 (1); 4. Keselowski 283 (1); 5. Kenseth 273 (1).

Il pilota di Las Vegas si &egrave; assicurato un posto nella Chase For The Cup

Nascar a Richmond: primo successo per Kurt Busch

Grazie a quattro gomme nuove, un un gran re-start ed un pizzico di aiuto in termini di bandiere gialle, Brad Keselowski ha conquistato a Fontana la sua prima affermazione nella Nascar Sprint Cup Series 2015. Il pilota del team Penske, campione nel 2012, ha beffato Kurt Busch all'ultimo passaggio di una gara andata per due volte all'overtime per un totale di 209 giri su 200 in programma. Con l'estensione garantita dai green-white-checkered, &egrave; risultato fondamentale avere gomme in buono stato: decisiva la scelta da parte degli uomini Penske all'ultimo pit-stop di montare quattro pneumatici nuovi.  Ma Keselowski, notoriamente bravo nelle ripartenze, &egrave; stato anche aiutato dalle decisioni della direzione gara, con una controversa caution per detriti quando Busch era avviato verso la vittoria. Il pilota di Las Vegas ha provato il tutto per tutto, finendo a contatto con le protezioni e perdendo anche il secondo posto a vantaggio di Kevin Harvick. Ma ha pesato un'ulteriore polemica: quando Greg Biffle si &egrave; girato nel corso dell'ultima tornata, con Busch ancora in testa, si &egrave; deciso, differentemente da quanto accaduto in altre corse, di evitare la caution. Per lui c'&egrave; comunque la consapevolezza di poter impensierire il compagno allo Stewart/Haas Racing, e vista la situazione di inizio campionato la notizia &egrave; ottima.  In top-5 sono finiti anche Paul Menard e Ryan Newman, che per il team Childress hanno come sempre giocato sulla costanza. Dale Earnhardt Jr e Joey Logano hanno poi chiuso rispettivamente sesto e settimo davanti a Martin Truex. Al via per il Furniture Row Racing, il veloce pilota del New Jersey si &egrave; confermato in top-10 per la quinta corsa consecutiva, e occupa addirittura il terzo posto in classifica alle spalle di Harvick e Logano. Top-10 anche per Jimmie Johnson e Jeff Gordon, che non hanno tuttavia mostrato lo spunto necessario per battagliare coi leader.  Disastro per le Toyota del team Gibbs. Denny Hamlin, che aveva anche condotto la gara nelle prime fasi, &egrave; stato fermato da una penalizzazione causata da una ruota lasciata "libera" al giro 184. Contemporaneamente, Matt Kenseth ha patito una rottura al posteriore mentre la sua vettura veniva tolta dai martinetti. David Ragan, sostituto di Kyle Busch, &egrave; finito in testacoda quando era in lotta con Gordon prima di subire la stessa sorte di Hamlin, mentre Carl Edwards si &egrave; piazzato tredicesimo.  Marco Cortesi  L'ordine di arrivo della Auto Club 500, quinta prova della Nascar Sprint Cup Series 2015  1 - Brad Keselowski (Ford) - Penske - 209 giri 2 - Kevin Harvick (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 209 3 - Kurt Busch (Chevy) &ndash; Stewart/Haas - 209 4 - Paul Menard (Chevy) - Childress - 209 5 - Ryan Newman (Chevy) - Childress - 209 6 - Dale Earnhardt Jr. (Chevy) - Hendrick - 209 7 - Joey Logano (Ford) - Penske - 209 8 - Martin Truex Jr. (Chevy) - Furniture Row - 209 9 - Jimmie Johnson (Chevy) - Hendrick - 209 10 - Jeff Gordon (Chevy) - Hendrick - 209 Il campionato 1. Kevin Harvick 225 2. Joey Logano 197 3. Martin Truex 192 4. Dale Earnhardt Jr 164 5. Brad Keselowski 163      

In California, il pilota del team Penske brucia il rivale grazie alle caution e a quattro gomme nuove

Nascar, Keselowski beffa Busch

Dopo aver visto suo fratello essere sospeso a tempo indeterminato dalla Nascar, anche Kyle Busch &egrave; stato messo KO prima della 500 Miglia di Daytona. Stavolta, la motivazione &egrave; "classica": il pi&ugrave; giovane dei fratelli di Las Vegas si &egrave; fratturato la gamba destra in un incidente nella tappa d'apertura della Xfinity Series (ex Nationwide Series) sul superovale della Florida. Toccatosi col compagno di team Erik Jones, &egrave; stato spedito frontalmente e senza possibilit&agrave; di rallentare contro il muretto interno in cemento, come si pu&ograve; vedere nel filmato in basso. Risultato, una frattura esposta alla gamba destra che ha richiesto un intervento chirurgico. La conferenza stampa del Team Owner Joe Gibbs &egrave; attesa in serata, mentre il posto di Busch (che rester&agrave; fuori gioco per diverse gare) verr&agrave; per ora preso da Matt Crafton, campione Truck Series 2013 e 2014.  Marco Cortesi  

Anche Kyle costretto a saltare la gara per una frattura rimediata in un incidente [video]

Nascar: Daytona maledetta per i Busch

Kurt Busch e la sua ex fidanzata

  &nbsp;  La mia ex? Un killer su commissione. E&rsquo; scioccante, quasi inverosimile la testimonianza di Kurt Busch nella causa che lo vede opposto all&rsquo;ex fidanzata Patricia Driscoll per una presunta violenza domestica. Una situazione poco chiara quella che coinvolge i due. Da una parte un pilota con la tendenza a perdere le staffe, dall&rsquo;altra, sulla carta, un&rsquo;imprenditrice nel settore dell&rsquo;intelligence la cui azienda collabora con la CIA.  Ma, secondo Busch, le attivit&agrave; &ldquo;covert&rdquo; dell&rsquo;ex dolce met&agrave; vanno molto oltre a quelle dichiarate: &ldquo;&Egrave; un&rsquo;assassina - ha spiegato - all&rsquo;inizio era eccitante perch&eacute; non avevo mai incontrato una mercenaria prima. Mi ha mostrato foto di gente colpita alla testa da un fuoristrada. Mi ha detto di essere un cecchino, e di aver colpito da grandissima distanza. Mi ha raccontato delle diverse identit&agrave; che ha utilizzato. Sapevo che avrebbe potuto mettermi KO in qualunque momento. Potete dirmi che sono pazzo, ma ho vissuto questa situazione dall&rsquo;interno&rdquo;.  Busch avrebbe addirittura spiegato delle assenze della Driscoll dalle quali tornava con ferite o macchie di sangue. Una volta sarebbe rientrata in albergo con vestiti differenti da quelli con i quali era uscita, e con un vestito sporco di sangue. Secondo Busch, l&rsquo;azienda di forniture per l&rsquo;intelligence sarebbe per lei solo &ldquo;un modo per generare reddito mentre svolge lavori da killer in Africa e Messico&rdquo;.  Cattiva, molto cattiva quindi secondo Busch, al quale la Driscoll avrebbe giurato vendetta ad ogni costo. E se &egrave; vero che, come pare, le accuse hanno iniziato a rivelare qualche incongruenza, il carico da novanta calato dal pilota di Tony Stewart promette ulteriori sviluppi.  Marco Cortesi

Dichiarazioni clamorose nella causa che vede il pilota della Nascar contro la ex fidanzata

Kurt Busch accusa la ex: &ldquo;&Egrave; un killer&rdquo;

Su uno dei circuiti pi&ugrave; adatti al suo stile di guida, Jimmie Johnson&nbsp;&egrave; tornato alla vittoria in Nascar Sprint Cup. Il sei volte campione della categoria, che si era trovato clamorosamente a secco di successi nella prima parte della stagione, ha dominato buona parte della corsa dalla pole.  Nulla hanno potuto Kevin Harvick, che l'aveva inseguito nelle fasi iniziali, e Matt Kenseth, che era riuscito a prendere il comando successivamente. Poco dopo l'ultimo re-start, Johnson &egrave; andato a prendere il rivale, seguito da Harvick in una doppietta Chevrolet. Carl Edwards, sulla prima Ford del team Roush, ha preceduto Jamie McMurray, Jeff Gordon, Paul Menard, Kyle Busch e Brad Keselowski.  Poca fortuna per due dei protagonisti pi&ugrave; attesi della vigilia. Kurt Busch, in arrivo da Indianapolis dove aveva conquistato il sesto posto, ha visto il propulsore della sua Chevy SS finire in fumo al giro 273. La sua compagna di squadra Danica Patrick, che era partita quarta ed era arrivata ad occupare con merito il secondo posto, &egrave; stata coinvolta in un incidente multiplo prima di patire a sua volta problemi di motore.  La classifica della Coca-Cola 600, dodicesima tappa della Nascar Sprint Cup Series: 1. Johnson (Chevy) - Hendrick - 400 giri 2. Harvick (Chevy) - Stewart-Haas - 400 3. Kenseth (Toyota) - Gibbs - 400 4. Edwards (Ford) - Roush - 400 5. McMurray (Chevy) - Ganassi - 400 6. Brian Vickers (Toyota) - Waltrip - 400 7. Gordon (Chevy) - Hendrick - 400 8. Menard (Chevy) - Childress - 400 9. Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 400 10. Keselowski (Ford) - Penske - 400  Il campionato 1. Gordon 432 2. Kenseth 421 3. Kyle Busch 408 4. Edwards 408 5. Earnhardt 394   

Il pilota che dopo il 6&deg; posto a Indy era volato a Charlotte per correre in serata la 600 Miglia si ritira col motore esploso

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