        Si &egrave; aspettato fino all'ultimo giorno disponibile, ma alla fine i team hanno deciso. E' stato ufficialmente firmato il nuovo patto della concordia, che scadr&agrave; nel 2025. Tutte e dieci le squadre, alla fine, hanno trovato soddisfacenti i nuovi termini commerciali. Ferrari ancora forte sul piano politico Il patto della concordia &egrave; un accordo che regola gli aspetti commerciali ed economici della Formula 1, motivo per cui le trattative sono sempre lunghe e complesse. Il vecchio patto della concordia scadeva proprio alla fine di quest'anno, mentre quello appena firmato durer&agrave; per cinque anni con alcune modifiche. Il punto focale delle trattative erano una ridistribuzione pi&ugrave; equa dei premi, con le piccole squadre che si erano spesso lamentate. A modo suo, vince anche la Ferrari: ha visto riconosciuto il suo status di team storico sempre presente in 70 anni, cosa che ha garantito al Cavallino i soliti premi speciali in denaro e la possibilit&agrave; di continuare ad usufruire del diritto di veto. In pratica, quando verranno fatte determinate proposte, la casa di Maranello potr&agrave; opporsi. La Rossa era stata la prima a firmare insieme a Williams e McLaren, poi a ruota hanno firmato tutti gli altri. F1, calendario 2020: idea Istanbul e doppia gara in Bahrain Obbiettivo pi&ugrave; battaglie in pista La nota ufficiale della F1 recita cos&igrave;: "L&rsquo;accordo assicurer&agrave; un futuro sostenibile a lungo termine per la Formula 1 e combinato con i nuovi regolamenti, annunciati ad ottobre 2019 che entreranno in vigore nel 2022, diminuir&agrave; le disparit&agrave; finanziarie ed in pista tra le squadre, aiutando a livellare i valori in pista, creando gare pi&ugrave; ravvicinate che i nostri tifosi vogliono vedere pi&ugrave; spesso. Con corse pi&ugrave; incerte attireremo pi&ugrave; tifosi verso il nostro sport, avvantaggiando ogni squadra e contribuendo ad aumentare la crescita globale della Formula 1". L'editoriale del direttore Parla Carey Queste le parole di Chase Carey, presidente della Formula 1: "Quest&rsquo;anno &egrave; stato senza precedenti per il mondo e siamo orgogliosi che la Formula 1 si sia riunita negli ultimi mesi per tornare a correre in modo sicuro. Abbiamo detto all&rsquo;inizio dell&rsquo;anno che a causa della natura fluida della pandemia, il Patto della Concordia avrebbe preso pi&ugrave; tempo per essere fissato e siamo lieti che entro agosto siamo stati in grado di raggiungere un accordo con tutti e dieci i team sui piani a lungo termine futuro del nostro sport. Tutti i nostri tifosi vogliono vedere gare pi&ugrave; combattute, azione ruota a ruota ed ogni squadra con la possibilit&agrave; di andare sul podio. Il nuovo Patto della Concordia, insieme alle regole 2022, ci metter&agrave; in una condizione per avere questa realt&agrave; e creare un sistema che sia finanziariamente pi&ugrave; giusto e che chiuda la distanza tra le squadre in pista.&ldquo; Kolles: "Foto? La Racing Point ha avuto un modello in scala" Todt e l'eccellenza della F1 Sulla questione si &egrave; esposto anche Jean Todt: "La firma del nuovo Patto della Concordia tra la Fia, la&nbsp;Formula 1 e tutti e dieci le squadre assicura un futuro stabile al Campionato del Mondo Fia di Formula 1. Nel corso dei suoi settant&rsquo;anni di storia, la Formula 1 si &egrave; sviluppata a un ritmo notevole, spingendo i confini di sicurezza, tecnologia e competizione ad un livello assoluto, e oggi confermiamo che un nuovo entusiasmante capitolo della storia sta per iniziare. Data la sfida globale mai vista in precedenza con cui ognuno ha dovuto fare i conti nel mondo, sono orgoglioso del modo in cui tutti gli stakeholders della Formula 1 hanno lavorato insieme nei mesi passati per il miglior interesse dello sport e dei fan, il Patto segna il percorso per una maggiore sostenibilit&agrave;, per una concorrenza leale ed entusiasmante che rappresenti l&rsquo;apice dello sport automobilistico&ldquo;.       

<p>Le 10 squadre del mondiale hanno rinnovato gli accordi commerciali che regolano la F1, con la Ferrari che mantiene il diritto di veto</p>

F1, firmato il nuovo Patto della Concordia

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 18.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 18.0px Helvetica; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 22.0px} span.s1 {font-kerning: none}    La Ferrari ha firmato il nuovo Patto della Concordia, l&rsquo;accordo con la FIA che regola gli aspetti normativi e di governance della F1 per il quinquennio 2021-2025. Inoltre, gli aspetti commerciali, sono stati definiti in un secondo accordo, stretto tra la&nbsp;Scuderia di Maranello e la F1.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;  La Ferrari &egrave; l&rsquo;unico team che ha preso parte a tutte le edizioni del Formula One World Championship dal 1950 ad oggi. Con una fan base di oltre 400 milioni in tutto il mondo, la Ferrari rimane il team pi&ugrave; ricco di successi, sia in termini di titoli mondiali Piloti (15) e Costruttori (16) che di vittorie in un evento (238) e si appresta a tagliare per prima il traguardo dei 1000 Gran Premi disputati il prossimo 13 settembre al Mugello.  Perch&eacute; la Juve cambia e la Ferrari no?  Le dichiarazioni  Louis Camilleri, CEO, Ferrari:&nbsp;&ldquo;Siamo lieti di aver rinnovato quello che &egrave; conosciuto come il Patto della Concordia che regoler&agrave; la F1 per il prossimo quinquennio. &Egrave; un passo fondamentale per assicurare la stabilit&agrave; e la crescita di questo sport. Siamo molto fiduciosi che la collaborazione con la FIA e Liberty Media possa rendere la Formula One ancora pi&ugrave; attraente e spettacolare, preservandone le caratteristiche di massima sfida tecnologica. Le corse sono nel DNA della Ferrari e non &egrave; un caso che la Scuderia sia l&rsquo;unica squadra che ha partecipato ad ogni edizione del Campionato del Mondo di Formula 1, diventandone parte integrante ed essenziale per il suo successo, oggi come nel passato e, soprattutto, nel futuro&quot;.  Jean Todt, Presidente della F&eacute;d&eacute;ration Internationale de l&rsquo;Automobile: &ldquo;Siamo lieti che la Ferrari sia una delle prime firmatarie del nuovo Patto della Concordia, un accordo tripartito che assicurer&agrave; un futuro stabile e prospero alla F1. Questa &egrave; la massima espressione dell&rsquo;automobilismo sportivo ed &egrave; naturale che la Scuderia, la squadra pi&ugrave; vincente nella storia del campionato, ne sia sempre stata protagonista e continui ad esserlo ancora per molti anni&quot;.  Chase Carey, Presidente e CEO, Formula One: &ldquo;La Scuderia Ferrari e la Formula Uno sono storicamente legate l&rsquo;una all&rsquo;altra sin dal 1950 e siamo felici che questo rapporto possa proseguire ancora a lungo perch&eacute; &egrave; parte del DNA stesso di questo sport. Nel percorso che ha portato alla definizione del nuovo Patto della Concordia abbiamo potuto apprezzare il ruolo costruttivo della Ferrari, sempre volto a rendere la massima competizione automobilistica pi&ugrave; forte, equa e sostenibile. Ora ci sono tutte le condizioni per collaborare insieme per una Formula Uno ancor pi&ugrave; spettacolare e attraente per le centinaia di milioni di fans in tutto il mondo che lo amano&quot;.  L&#39;editoriale del direttore: ogni limite ha la sua pazienza 

<p>La Scuderia di Maranello ha confermato cos&igrave; la sua partecipazione al prossimo quinquennio di Gran Premi. Gli aspetti commerciali, sono stati fissati in un secondo accordo siglato con la F1&nbsp;</p> 

Ferrari, firmato il Patto della Concordia

Dopo quasi due anni di attesa, arriva finalmente dalla Fia l'annuncio del rinnovo del Patto della Concordia, la "carta" che governa la F.1. &Egrave; stato rinnovato fino al 2020. Il Patto della Concordia &egrave; il complicatissimo contratto che regola i rapporti economici fra promoter della F1 (Ecclestone), Federazione e squadre, in esso sono scritti obblighi e doveri delle parti in causa e anche la maniera in cui vengono spartiti tra tutti costoro gli introiti milionari dei gran premi.  Preannunciato pi&ugrave; volte, il rinnovo arriva solo ora perch&eacute; sino all'ultimo ci sono stati punti di non facile definizione. Come la cifra che spetter&agrave; alla Federazione, di fatto per continuare a mantenere la dicitura di campionato del mondo Fia F1. Soldi di cui la Federazione ha assolutamente necessit&agrave; per continuare a mantenersi operativa.  Probabilmente, come richiesto da molte squadre, all'interno del Patto della Concordia sono state inserite anche clausolee che prevedono il "dopo Ecclestone". Chiaramente non si tratta di definire il nome di chi prender&agrave; il suo posto, ma come il processo valutativo e di selezione sar&agrave; portato avanti. I team infatti non volevano che la scelta ricadesse&nbsp; solo sulla resposnabilit&agrave; della CVC, con il rischio di ritrovarsi un burocrate o un uomo di affari lontano dalle problematiche della F.1.  Altro punti interessano il rinnovo, gi&agrave; discusso in precedenza, dei bonus economici ai team, a cui ora andrebbe oltre il 60% del totale degli introiti che provengono da sponsorizzazioni e diritti televisivi (fino ad adesso la "fetta" spettante alle squadre era inferiore). Come conseguenza del rinnovo del Patto della Concordia, presto anche la Pirelli dovrebbe annunciare il rinnovo della fornitura dei peumatici in regime di monopolio, per un periodo di altri 3 anni.  Il rinnovo del Patto della Concordia &egrave; per Jean Todt il migliore degli spot elettorali in vista delle prossime elezioni presidenziali di dicembre. &laquo;La Fia &egrave; orgogliosa - dice Todt - per questo rinnovo che rinnova la definizione di governance&nbsp; della F.1. La Fia guarda guarda con entusiasmo al continuamento del suo storico ruolo&nbsp; per garantire la sicurezza e il regolamento tecnico ancora per molti anni a venire&raquo;. Lapidario Bernie Ecclestone: &laquo;Sono contento che la definizione di questo accordo sia finalmente arrivato a conclusione&raquo;.  c.m.m.  &nbsp;

Regola i rapporti fra team, Ecclestone e Fia. Varr&agrave; fino al 2020

Rinnovato il Patto della Concordia F1

Le vacanze estive non ne stanno certo accelerando l'iter, ma pare proprio che il Patto della Concordia stia procedendo in modo ragionevolmente positivo. Questo anche se ci si aspettava la ratifica ufficiale gi&agrave; da un mese. Una firma comunque c'&egrave; stata: quella che, in occasione dello scorso GP, Jean Todt e Bernie Ecclestone in rappresentanza rispettivamente di FIA e FOM hanno apposto su un documento d'intesa, una "dichiarazione d'intenti", un accordo che definisce il quadro strutturale del nuovo "Concorde Agreement" che verr&agrave; firmato definitivamente quanto prima. Almeno questa pare l'intenzione.  Al di l&agrave; che non si sia arrivati all'epilogo, si tratta comunque di un passo importante e che segna un decisivo ravvicinamento fra le due strutture, quella federale e quella gestionale, che si occupano della Formula 1. &laquo;C'&egrave; voluto del tempo per via degli avvocati - ha spiegato Ecclestone - e si tratta di un accordo a pi&ugrave; lungo termine, sette anni, dove anche le squadre con cui avevamo avuto discussioni avranno un po' pi&ugrave; di voce in capitolo sui regolamenti, quindi non potranno lamentarsi&raquo;.  Una frase, l'ultima, che dovrebbe rivelare la possibilit&agrave;, da parte della Ferrari, di mantenere il diritto di veto su alcune decisioni. Resterebbe pi&ugrave; o meno invariata la ridistribuzione dei contributi economici, sotto forma di premi in denaro ai team pi&ugrave; avanti in classifica. Quindi alle squadre principali, quelle pi&ugrave; importanti, mentre non sarebbe ancora ben chiaro il ruolo della Marussia: dopotutto il Patto della Concordia si basa sull'unanimit&agrave; e sul coinvolgimento di tutti i soggetti, mentre la squadra che lotta per le retrovie non avrebbe ancora fatto sapere le sue intenzioni.  Di fatto la Marussia sta preparando la stagione 2014 in modo regolare, nonostante abbia qualche problema attuale: parliamo ad esempio della partenza di Pat Symonds verso la Williams. Tuttavia si sta recuperando Rodolfo Gonzalez per le prove mattutine del venerd&igrave; - con conseguente "incasso" - e avrebbe gi&agrave; firmato l'accordo con la Ferrari per la fornitura dei motori 1.6 V6 turbo della prossima stagione, al costo di 17 milioni di euro che comprendono i propulsori e la nuova componentistica elettrica associata alla turbina.  m.v.   &nbsp;

Il patto &egrave; in definizione, ed &egrave; stata firmata un'intesa fra FOM e FIA, cio&egrave; Ecclestone e Todt

4 risultati per 'concordia'

F1, firmato il nuovo Patto della Concordia

Ferrari, firmato il Patto della Concordia

Rinnovato il Patto della Concordia F1

Concordia in dirittura d'arrivo