La libert&agrave; non ha prezzo, si dice. Per Ecclestone invece il prezzo c'&egrave; eccome:&nbsp;75 milioni di euro. &Egrave; la cifra che ha pagato alla procura di Monaco di Baviera per chiudere definitivamente&nbsp;il processo a proprio carico per corruzione. La procura della citt&agrave; tedesca in cui il boss della F1 era inquisito ha infatti accettato l&rsquo;offerta di transazione arrivata da parte dei legali di Bernie Ecclestone per chiudere il processo in corso nel quale "mr. E" -com'&egrave; chiamato nel mondo della F1 - era accusato di corruzione. Ecclestone pagher&agrave; 100 milioni di dollari, circa 75 milioni di euro. La scorsa settimana Ecclestone aveva pensato di proporre una transazione di 25 milioni di euro, cifra poi triplicata per raggiungere l'accordo. Termina cos&igrave; la causa iniziata lo scorso mese di aprile, che ha visto Ecclestone accusato di aver corrotto l&rsquo;ex banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky con una mazzetta di 44 milioni di euro nell&rsquo;ambito della vendita di un&rsquo;importante quota del pacchetto &ldquo;Formula Uno&rdquo; avvenuta otto anni fa. Se &ldquo;Mr .E&rdquo; fosse stato riconosciuto colpevole, avrebbe rischiato 10 anni di carcere, mettendo la parola fine al suo ruolo alla guida della Formula Uno. Adesso, dopo settimane di dibattimenti, il processo si &egrave; chiuso ed Ecclestone che non aveva saltata quasi nessuna udienza a Monaco di Baviera raggiungendo a volte a venerdi inoltrato dalla Germania le localit&agrave; dei Gran premi, pu&ograve; tornare a dedicarsi a tempo pieno al mondo della F1. Staremo a vedere se riprender&agrave; i pieni poteri di amministratore della societ&agrave; che gestisce la F1 che aveva temporaneamente lasciato durante il processo.

Il processo tedesco &egrave; stato risolto con il pagamento di 75 milioni da parte di Mr. E

Ecclestone-Gribkowsky: caso chiuso

Non sono finiti i guai giudiziari per Bernie Ecclestone. Il processo in Germania si celebrer&agrave; solo l&rsquo;anno prossimo. Ma il caso del banchiere Gribkowsky e della &ldquo;bustarella&rdquo; ricevuta da Ecclestone &egrave; finito anche davanti all&rsquo;Alta Corte di Londra.  Si tratta, naturalmente, di due procedimenti diversi. In questo caso a cercare giustizia &egrave; la Constantin Medien, una societ&agrave; tedesca che all&rsquo;epoca dei fatti aveva quote nel Formula One Group.  I legali della Constantin sostengono che, con la cessione alla Cvc nel 2006, questa quota sia stata artificialmente svalutata, proprio in vista delle procedure presunte illegali di Ecclestone. In pratica, Bernie avrebbe dato a Gribkowsky la famosa bustarella (40 milioni) non per &ldquo;tenerselo buono&rdquo;, come ha sempre dichiarato il capo della Fom, ma per facilitare la venda sottocosto.  Ecclestone non era presente alla prima udienza, che si &egrave; tenuta marted&igrave; 29 ottobre. Il suo legale, Robert Miles, ha per&ograve; sostenuto in aula che il caso non sussiste, in quanto non esiste prova di complotto ai danni della Constantin, che secondo l&rsquo;avvocato non &egrave; stata danneggiata in alcun modo.  &nbsp;

A Londra per corruzione: societ&agrave; tedesca chiede 105 milioni

Ecclestone ancora a processo

Pastor Maldonado sognava di potersi liberare dal contratto con la poco competitiva Williams e andare alla Lotus nel 2014 forte della decine di milioni di euro che aveva garantiti dall'azienda petrolifera di Stato venezuelana e che finora hanno finanziato la sua carriera in Williams. Ma adesso, il pilota pi&ugrave; &ldquo;dotato&rdquo; del paddock potrebbe avere problemi anche a restare dov&rsquo;&egrave; perch&eacute; si sta delineando una situazione molto critica per lui.  Nello sforzo di combattere la scarsit&agrave; di valuta pregiata che affligge la proprio economia, il Venezuela vuole bloccare i fondi destinati alla sponsorizzazione di piloti auto e moto.  Il ministro della giustizia, Miguel Rodriguez, ha addirittura ventilato casi di corruzione, sostenendo che &ldquo;alcune attivit&agrave; sono fittizie o sovrafinanziate&rdquo;. La sua collega al dicastero dello Sport, Alejandra Benitez, ha fatto riferimento a &laquo;un pilota che riceve 66 milioni di dollari&raquo;, senza farne il nome. Facile pensare al pupillo dell'ex dittatore Chavez, visto che la cifra attribuita alla sponsorizzazione di Maldonado - che addirittura pubblic&ograve; il suo contratto via Internet! - &egrave; molto vicina a quell'importo.  Pastor era arrivato in F.1 nel 2011 dopo aver vinto la Gp2 l'anno precedente, forte anche dei soldi della Pdvsa, colosso petrolifero venezuelano, e l&rsquo;appoggio del presidente Hugo Chavez. Adesso Chavez &egrave; morto e l&rsquo;attuale crisi economica rischia di stravolgere i suoi piani. E il mercato della F.1.  a.a.

Il governo venezuelano blocca i fondi per i piloti

3 risultati per 'corruzione'

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F1, guai in vista per Maldonado?