Per la serie: non contate su di noi se volete vincere. Sembra un po&rsquo; il tono delle affermazioni di Cyril Abiteboul sulle possibilit&agrave; di recupero della Renault e quando sar&agrave; in grado di fornire una power unit all&rsquo;altezza di Mercedes e Ferrari.  &laquo;Un motore vincente per meriti propri non &egrave; qualcosa che accadr&agrave; quest&rsquo;anno, lo sappiamo&raquo;, dichiara. Almeno non gli si pu&ograve; muovere l&rsquo;accusa di promettere l&rsquo;impossibile, all&rsquo;amministratore delegato di Renault Sport.  Il problema &egrave; sulla pazienza che avranno in Red Bull: quanto sapranno attendere? Di soluzioni alternative pronte e garanzie tecniche superiori non sembrano essercene troppe.  Se Ricciardo e Kvyat sperano in un successo, dovranno far affidamento a gare rocambolesche o circuiti ritagliati su misura della RB11 (a proposito, di certezze sull&rsquo;eccellenza del progetto non sembrano essercene, tanto da spingere il managing director ad accusare Newey di mentire ed essersi sempre lamentato di chi forniva il motore): &laquo;Per vincere delle gare non serve solo il motore, ma anche la macchina e i piloti&raquo;, continua Abiteboul che poi ribadisce quanto gi&agrave; anticipato nei giorni scorsi, quasi a &ldquo;giustificare&rdquo; i passi indietro evidenziati a Melbourne rispetto allo scorso anno: uno sviluppo frenetico e tardivo, senza seguire le tradizionali verifiche interne da standard Renault Sport. &laquo;Quel che abbiamo fatto &egrave; stato saltare importanti passaggi nello sviluppo, che significa trovarsi a fare in pista alcune cose che dovresti provare al banco&raquo;.  Con ben 12 gettoni da spendere &ndash; come nessun altro motorista &ndash; in Renault hanno i margini di intervento per progredire, tuttavia al momento quel che serve &egrave; soprattutto un propulsore che sia guidabile, primo passo per immaginare un risultato a sorpresa l&agrave; dove il motore non gioca un ruolo fondamentale.  Per cucire il gap di cavalli con la concorrenza c&rsquo;&egrave; tempo, c&rsquo;&egrave; il 2016, forse con una Toro Rosso tutta per s&eacute;, probabilmente ancora con una fornitura da convivenza-forzata con la Red Bull: &laquo;Possiamo fare un lavoro migliore sul motore, ma non &egrave; qualcosa che avviene in un inverno&raquo;, chiosa Abiteboul.  f.p.  

L'amministratore delegato Abiteboul ribadisce la natura delle difficolt&agrave; incontrate dai francesi e critica Newey 

Renault: quest&rsquo;anno non avremo un motore vincente

La Renault desidera in tutti i modi colmare il gap di potenza che ha nei confronti delle unit&agrave; Mercedes. Cyril Abiteboul, Renault Sport F1 Head Engineer, ha infatti ammesso che al termine della scorsa stagione il divario tra i propulsori tedeschi e quelli francesi era di circa 60 cv.  Renault, come anche Ferrari, ha combattuto durante l&rsquo;inverno per poter lavorare sulle unit&agrave; V6 turbo nel corso del Campionato 2015, allo scopo appunto di raggiungere performance maggiori senza sacrificare queste ultime sull&rsquo;altare dell&rsquo;affidabilit&agrave;.  &laquo;Speriamo di ridurre della met&agrave; il nostro gap (nei confronti delle unit&agrave; tedesche, ndr) per l&rsquo;inizio della stagione a Melbourne. A differenza della Mercedes &ndash; dichiara Abiteboul &ndash; inizieremo il Campionato con la versione 2015 del nostro motore. Ad oggi abbiamo usato circa due terzi degli step consentiti per sviluppare la nostra power unit. L&rsquo;obiettivo &egrave; di vincere almeno cinque gare quest&rsquo;anno&raquo;.  Ricordiamo che nel 2014 il lavoro effettuato dalla Renault ha permesso a Daniel Ricciardo di essere l&rsquo;unico pilota non motorizzato Mercedes a vincere tre gare contro le sedici della squadra di Brackley.  A.C.

Abiteboul: &ldquo;Il nostro obiettivo nel 2015? Dimezzare il gap con la Mercedes&rdquo;

Renault a caccia di cavalli 

C&rsquo;era da aspettarselo: le tensioni fra la Renault e le squadre a cui fornisce i motori sono sfociate nelle dimissioni di Jean-Michel Jalinier, presidente esecutivo, che dal 1985 lavorava alla Casa francese.  Jalinier &egrave; ufficialmente andato in pensione, avendo maturato l&rsquo;et&agrave; per farlo. Ma &egrave; chiaro che il suo abbandono a met&agrave; stagione ha altri motivi.  Era stato proprio Jalinier a trattare con la Red Bull durante i test invernali del Bahrain, quando erano emersi i problemi pi&ugrave; grandi del motore Energy F1.  Il ruolo di Jalinier viene rilevato da due persone: Jerome Stoll, che &egrave; anche responsabile del settore Performance e direttore del marketing e Cyril Abiteboul, ex team principal della Caterham, che va a occupare un incarico appositamente creato, quello di direttore esecutivo, da cui risponder&agrave; direttamente a Stoll.  Abiteboul rientra cos&igrave; in Renault dopo che la Caterham &egrave; stata rilevata da un gruppo che ha come responsabile esicutivo Colin Kolles, ex manager di Spyker (poi Force India) e Hrt. Ma &egrave; chiaro il tentativo di Renault di tamponare le falle del suo piano d&rsquo;affari.  Per assicurarsi i fondi necessari allo sviluppo del suo motore F1 nel 2015, Renault F1 ha infatti bisogno dell&rsquo;apporto di quattro squadre. Red Bull e Toro Rosso avrebbero per&ograve; gi&agrave; chiesto &ldquo;sconti&rdquo; significativi alle loro quote, proprio a causa della scarsa affidabilit&agrave; dei motori nella prima parte della stagione.  Mentre si aspetta l&rsquo;inevitabile, ovvero le penalizzazioni in griglia per le troppe sostituzioni di componenti della &ldquo;power unit&rdquo;, arriva per&ograve; una pioggia di smentite. Ovvero: Renault F1 non &egrave; in vendita, contrariamente a voci riportate dalla stampa specializzata tedesca. Red Bull non &ldquo;molla&rdquo; i francesi, che le garantiscono lo status di team ufficiale; e anche Lotus, che poteva uscire dal contratto a fine anno, non sembra intenzionata dopo tutto ad avere i motori Mercedes. Ma forse Renault dovr&agrave; fare aggiustamenti sul prezzo: i suoi V6 costano pi&ugrave; di quelli tedeschi...  Alberto Antonini

Va via il boss Jalinier, presidente esecutivo, che dal 1985 lavorava alla Casa francese. Arriva Abiteboul dalla Caterham 

Rivoluzione in Renault F1

&Egrave;&nbsp;un consorzio di investitori svizzeri e mediorientali ad aver acquistato il team Caterham di Formula Uno con effetto immediato. Nell&rsquo;operazione una delle figure di spicco &egrave; stata quella di Kolin Colles, che dovrebbe mantenere un ruolo di consulente della nuova propriet&agrave;. Come definito in sede contrattuale, la denominazione della squadra rimarr&agrave; Caterham F1 Team, e la sede per ora resta quella di Leafield.  Nomi a sorpresa sul fronte della gestione. Il nuovo team principal sar&agrave; l&rsquo;ex pilota di Formula Uno olandese, Christijan Albers, assistito da Manfredi Ravetto, da molti anni braccio destro di Colles nelle precedenti esperienze in Formula Uno. Cyril Abiteboul lascer&agrave; subito la squadra per perseguire nuove sfide (si parla di un ritorno alla Renault).  Roberto Chinchero

Dopo settimane di indiscrezioni &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio ufficiale: Tony Fernandes ha ceduto il team

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La Caterham F1 è stata venduta