Monaco &egrave; lontana. C'&egrave; un intero oceano tra il Principato e Montreal e Lewis Hamilton &egrave; sceso dal suo jet privato (quasi rosso Ferrari, si potrebbe malignare) sereno, almeno apparentemente, e desideroso di lasciarsi alle spalle il week end monegasco. La parola d'ordine emersa dalla conferenza stampa del gioved&igrave; a Montreal &egrave; una: fiducia. Il pilota Mercedes lo ha ribadito pi&ugrave; volte: "Tutto va bene all'interno del team, il livello di fiducia &egrave; al 100% e sono pronto a voltare pagina, anche perch&eacute; sto andando piuttosto bene". E con chi cerca di pungolarlo e di trovare anche la minima crepa, Lewis taglia corto: "Non mi guardo mai indietro, guardo sempre avanti. Non voglio pi&ugrave; parlare di Monaco, non mi interessa pi&ugrave; e non ha pi&ugrave; senso parlare di quel Gran Premio. Ora sono concentrato sulla prossima gara, abbiamo un campionato da vincere. Abbiamo alle spalle molti successi e una gara sbagliata non cambia le cose". D'altro canto, con un rinnovo d'oro appena firmato sembrerebbe strano sentire qualcosa di diverso uscire dalla sua bocca.  Montreal &egrave; una pista fortunata per Hamilton: in Canada ha vinto il suo primo Gran Premio con McLaren nel 2007 e ora il britannico sembra ben deciso a cancellare non solo le ombre monegasche ma anche il brutto ricordo del ritiro della scorsa stagione, che and&ograve; a interrompere una straordinaria serie di podi conclusasi con la vittoria del titolo. "Ogni volta che torni su una pista - ha spiegato - devi risvegliare la tua mente per ricordare il circuito e cercare di migliorarti. In generale sono sempre andato bene qui ma cercher&ograve; di fare ancora meglio". E le Rosse? Stesso discorso di Monaco, Lewis pensa per s&eacute; e basta: "Non so cosa abbiano fatto in Ferrari. Noi abbiamo migliorato l'affidabilit&agrave; del motore, che &egrave; fantastico".  Francesco Colla  

Alla vigilia del GP del Canada il campione spazza via i dubbi: "Abbiamo un campionato da vincere"

F1, Hamilton: Fiducia totale nel team

Ma cos&igrave; chiaroscuri in Mercedes dopo le qualifiche del GP Malesia F1. In tutti i sensi. Il nero Hamilton &egrave; euforico per la 40&deg; pole position, il biondo Rosberg &egrave; depresso per la batosta rimediata non solo dal compagno di squadra, ma anche da quel Vettel che aveva preso in giro per la superiorit&agrave; della Mercedes in Australia e che in Malesia l&rsquo;ha umiliato sul bagnato.  Dice Hamilton: &ldquo;&Egrave; vero, ho fatto un gran bel giro in quel primo passaggio con le intermedie. L&igrave; per l&igrave; me ne rendevo conto: sentivo che mi veniva bene e ho spinto al massimo. &Egrave; stato difficile perch&eacute; era il primo giro che facevamo tutti quanti sul bagnato, nessuno ci aveva ancora girato e in quelle condizioni guidi sull&rsquo;ignoto, e non si poteva rischiare troppo&rdquo;. Hamilton non lo dice chiaramente, ma &egrave; rimasto sorpreso dalla facilit&agrave; con cui &egrave; andato forte, stabilendo subito un tempo da pole di 1&rsquo;49&rdquo;834 quando tutti gli altri, in quel primo giro e nelle sue stesse condizioni, sono stati da 1,5 a 3 secondi pi&ugrave; lenti di lui, compreso Rosberg che aveva fatto 1&rsquo;51&rdquo;066 e Vettel 1&rsquo;53&rdquo;178.    &ldquo;Poi il giro dopo ho perso tempo (ha dovuto superare Rosberg davanti a lui, ndr) , ma direi di aver fatto un ottimo lavoro&rdquo;. Le sue qualifiche sono finite l&igrave; perch&eacute; nessuno l&rsquo;ha pi&ugrave; eguagliato e lui non si &egrave; pi&ugrave; migliorato 10 minuti dopo quando la pista si era parzialmente asciugata perch&eacute; una volta che nel giro finale ha saputo che Vettel l&rsquo;aveva solo avvicinato senza superarlo, ha chiaramente tirato su il piede e non ha nemmeno mostrato a che limite avrebbe potuto scendere con le intermedie.  Hamilton si &egrave; messo nella condizione ideale per puntare alla seconda vittoria 2015: partire dalla prima fila, dalla posizione migliore. Unico piccolo problema: ha &ldquo;sprecato&rdquo; per cos&igrave; dire due treni di gomme morbide (quelle bianche) per qualificarsi in Q1 e Q2 contro il solo treno bianco usato dalla Ferrari.  Rosberg invece ha suvito una batosta che potrebbe condizionarne il rendimento. Battuto da Hamilton e battuto dalla Ferrari di Vettel. Cerca di uscirne dalla crisi a modo suo, sorridendo, ma la sconfitta gli brucia dentro. &ldquo;Non ho guidato bene io, e la cosa mi brucia perch&eacute; il terzo posto non va affatto bene per la corsa. Ho sbagliato, sono stato troppo prudente sul bagnato: ero cauto e poi mi sono invece reso conto che la pista c&rsquo;era tantissima aderenza anche col bagnato&rdquo;.   Rosberg ritrova un po&rsquo; di carica solo in chiave-gara pensando alle strategie dove lui &egrave; fortissimo: &ldquo;L&rsquo;unico vantaggio della brutta qualifica &egrave; che partendo terzo scatter&ograve; dalla parte pulita della pista e questo mi aiuter&agrave; a passare Vettel. Poi domani ci saranno tante soste, &egrave; anche prevista la pioggia, e possiamo variare di pi&ugrave; le strategie: sar&agrave; complicato ma ci offrir&agrave; molte&nbsp; opportunit&agrave; per andare incontro a una gara positiva&rdquo;.  

Ma cos&igrave; chiaroscuri in Mercedes dopo le qualifiche del GP Malesia F1. Per Lewis la 40&deg; pole. Nico umiliato anche da Vettel (che aveva sfottuto...)  

Hamilton euforico, Rosberg depresso

Formula 1, Australia, la supergallery del gioved&igrave;

Ancora pochi giorni e sar&agrave; la pista a parlare. I verdetti che emergeranno dalle prove libere del Gran Premio d&rsquo;Australia 2015 diranno quanto margine effettivamente ha la Mercedes e qual &egrave; il ritardo della Ferrari. L&rsquo;inverno ha portato una ventata di aria fresca e voglia di far bene a Maranello, ora tocca confrontarsi con la realt&agrave;.  &laquo;L&rsquo;Australia ci dir&agrave; qual &egrave; il nostro livello di competitivit&agrave;, il tracciato di Melbourne &egrave; molto bello ma, essendo ricavato da strade aperte al pubblico, &egrave; molto difficile perch&eacute; l&rsquo;asfalto presenta numerose sconnessioni e di conseguenza &egrave; molto insidioso&raquo;, anticipa Vettel.  Forse proprio la configurazione dell&rsquo;Albert Park potrebbe falsare un po&rsquo; i valori in campo, mascherare alcune lacune, specialmente sul versante aerodinamico, e premiare chi avr&agrave; un bilanciamento perfetto in frenata e con tanta trazione da far valere.  &laquo;A causa dell&rsquo;asfalto irregolare bisogna optare per una configurazione pi&ugrave; morbida rispetto a quella che si sceglie in molti altri circuiti. Inoltre &ndash; si legge sempre su Ferrari.com &ndash; si tratta della prima gara della stagione e sar&agrave; difficile per tutti individuare l&rsquo;assetto perfetto e la messa a punto ideale&raquo;.    Sar&agrave; fondamentale avere una SF15-T pronta nell&rsquo;inserimento dell&rsquo;anteriore, vuoi per la tipologia di curve che propone Melbourne, vuoi perch&eacute; rappresenterebbe il punto fermo intorno al quale sviluppare la monoposto, assecondando lo stile di guida dei due piloti, specialmente Raikkonen. Il finlandese &egrave; l&rsquo;unico a poter valutare i progressi fatti dal 2014 a oggi, e a tal proposito dice: &laquo;In confronto allo scorso anno abbiamo portato avanti un ottimo lavoro come squadra. Siamo soddisfatti di quanto fatto durante l&rsquo;inverno e del livello di competitivit&agrave; che ci aspettiamo di aver raggiunto, anche se il verdetto reale ce lo dar&agrave; la pista&raquo;.  Voltandosi indietro e rileggendo i distacchi di 12 mesi fa, a Melbourne la migliore delle Ferrari rimedi&ograve; 1&rdquo;5 nelle libere 3, quasi 1&rdquo;6 in qualifica su asfalto bagnato e in gara pag&ograve; 35&rdquo; a Rosberg, nonostante l&rsquo;ingresso della safety car all&rsquo;11mo giro. Questi i numeri da &ldquo;migliorare&rdquo;.  f.p.  

Ferrari alla prova della pista, le sensazioni dei piloti e i numeri del gran premio Australia 2014 da migliorare

Raikkonen: Soddisfatti del lavoro in inverno

A volte la storia si ripete. Come gi&agrave; successe con Max Verstappen nel 2014 il Team Van Amersfoort Racing accoglie un altro talento emerso dal mondo dei kart: si tratta dell&rsquo;italiano Alessio Lorandi che, a soli 16 anni, avr&agrave; la possibilit&agrave; di entrare a far parte della Squadra olandese nel Campionato Europeo FIA Formula 3.  La gara di apertura di Silverstone, in programma per il secondo weekend di aprile, segner&agrave; quindi l&rsquo;inizio della carriera del giovane italiano nel mondo delle monoposto a ruote scoperte, il quale deve proprio al suo predecessore, Max Verstappen, una segnalazione del suo talento al Team olandese per cui correr&agrave; in questa stagione.  &laquo;Max (Verstappen, ndr) ci ha presentati l&rsquo;un l&rsquo;altro e ha speso solo buone parole su Alessio - dichiara Frits Van Amersfoort, VAR Team Principal, che ha invitato Lorandi ad un primo test subito dopo il termine della stagione kart 2014 &ndash; che ha dimostrato di avere talento, ma al quale abbiamo consigliato di prendere un po&rsquo; pi&ugrave; di confidenza con la monoposto nel corso di ulteriori prove. Quando siamo tornati da Macau, abbiamo fatto altri test con Alessio per vedere chiaramente cosa &egrave; in grado di fare con una vettura da corsa macinando km &raquo;.&nbsp;  Una volta appurate le capacit&agrave; del giovane italiano, Van Amersfoort ha deciso di fare insieme a Lorandi il passo verso la stagione 2015 nel Campionato Europeo Formula 3. &laquo;Siamo ottimisti - aggiunge Van Amersfoort, anche se al momento preferisce essere cauto senza sbilanciarsi troppo sulle possibilit&agrave; dell&rsquo;italiano - anche se ora segue lo stesso percorso di Max Verstappen, questo non significa che riuscir&agrave; ad ottenere i suoi stessi risultati. Saremmo gi&agrave; enormemente felici se riuscisse a cogliere anche solo il 25% di ci&ograve; che fece Max&raquo;.  Ricordiamo infatti che lo scorso anno Max Verstappen vinse dieci gare nel Campionato Europeo FIA Formula 3, concludendo al terzo posto nella classifica piloti, e a stagione in corso firm&ograve; un contratto con la Toro Rosso per un posto in Formula 1.

Il sedicenne pilota italiano con il Team Van Amersfoort

Lorandi come Verstappen: dai kart alla Formula 3 

L&rsquo;irreparabile &egrave; successo: Marussia e Caterham diserteranno il Gp degli Stati Uniti F1 a Austin, domenica prossima 2 novembre! La conferma, dopo tante voci, arriva direttamente da Bernie Ecclestone che l&rsquo;ha dichiarato all&rsquo;agenzia Reuters.  I motivi sono differenti: Caterham &egrave; divisa da un contrasto commerciale tra l&rsquo;ex proprietario, Tony Fernandes, e i nuovi acquirenti (che facevano capo a Colin Kolles, che anni fa aveva rilevato anche il team Hrt). Nel passaggio di consegne in fase d&rsquo;acquisto, lo scorso giugno, Kolles non avrebbe ricevuto documenti e diritti legali per gestire la squadra in pieno autonomia. E dopo un duro contrasto legale con i vecchi proprietari si &egrave; tirato indietro. Fernandes, ritirato in ballo, a sua volta ha messo di mezzo un nuovo amministratore che per&ograve; non sembra abbia le competenze per mandare avanti il team in questa fase delicata. Cosi la squadra ha deciso di rinunciare alla trasferta .    La Marussia invece &egrave; in forte crisi finanziaria e dopo il grave incidente a Bianchi il team ha perso anche le motivazioni umane per continuare. A Sochi la squadra ha corso dimezzata, col solo Chilton, mentre in Usa sarebbe dovuto salire sulla seconda vettura il pilota di riserva, l&rsquo;americano Alexander Rossi, ma evidentemente i soldi portati per questa occasione non erano abbastanza per ripagare le finanze disastrate del team. Cos&igrave; la squadra ha deciso di saltare la corsa.  Il problema &egrave; che saltando il Gp degli Stati Uniti quasi certamente le due squadre rinunceranno anche al Gp Brasile, che si corre la settimana dopo, perch&eacute; mezzi e auto verranno spostate in Brasile direttamente dagli Usa.  Senza Marussia e Caterham le F1 in griglia scendono a 18. Il Patto della Concordia prevede che Ecclestone sia obbligato per rispettare i contratti televisivi a schierare minimo 18 macchine al via, quindi per queste gare di fine anno non ci sarebbe l&rsquo;obbligo di rimpolpare lo schieramento con una terza monoposto fornita dai primi team del mondiale. Il problema della terza macchina si pone comunque per il 2015 e i candidati a schierare la terza monoposto possono essere soltanto Ferrari, Red Bull e McLaren,

I due team salteranno i prossimi Gp di Usa e Brasile. In griglia solo 18 monoposto e si apre la polemica per la terza macchina 

Marussia e Caterham fuori dalla F1!

Nove punti separano la Williams dalla Ferrari nella classifica costruttori di Formula 1: 187 contro 178. Nonostante la pista non proprio adatta, a Singapore la Rossa ha piazzato Alonso davanti a Massa e anche Raikkonen ha avuto ragione di Bottas, crollato nel finale. A Suzuka la sfida si riapre: e con i primi due posti ormai prenotati da Mercedes e Reb Bull, rispettivamente a quota 479 e 305, &egrave; una delle sfide pi&ugrave; interessanti in campionato.  La pista giapponese &egrave; bellissima, e le sue caratteristiche si possono riassumere cos&igrave;: molte curve, molti cambiamenti di direzione, poche frenate impegnative. Un tracciato che privilegia le buone qualit&agrave; del telaio e dell&rsquo;aerodinamica sul veloce, a scapito di trazione, motore eimpianto frenante. Quest&rsquo;ultimo aspetto, nel 2014, &egrave; importante perch&eacute; ogni frenata aiuta a recuperare energia attraverso l&rsquo;Ers, e la componente ibrida &egrave; molto pi&ugrave; importante che in passato.  Il motore Ferrari, si sa, non &egrave; certo il pi&ugrave; efficiente. Ma in generale, Suzuka poteva essere vista come una pista favorevole alla F14 T nella sfida con la Williams, che nella prima parte di stagione non &ldquo;digeriva&rdquo; bene le piste da alto carico. La Ferrari, infatti, non va male nelle curve veloci.  Per&ograve; qualcosa sta cambiando, negli equilibri: il lavoro fatto sugli&nbsp; assetti dal team diretto da Pat Symonds (quello che Alonso avrebbe voluto a Maranello) sta dando i suoi frutti. Uno dei punti deboli della Williams, la gestione delle gomme, sta diventando addirittura un punto forte. Nel GP di Singapore, Felipe &egrave; riuscito a coprire qualcosa come 38 giri senza cambiare pneumatici, su una pista che li rovina in fretta. E adesso, da Grove confidano molto in un nuovo pacchetto aerodinamico che dovrebbe rendere la FW36 ancora pi&ugrave; versatile, e non soltanto macchina da circuitisuper-veloci.  Quando guidava la Ferrari,&nbsp; Massa arriv&ograve; secondo nel 2012 (il ritorno al podio dopo due anni), mentre Alonso in Giappone ha vinto solo con la Renault: nel 2006 e nel 2008 (ma al Fuji). Vediamo se la Ferrari avr&agrave; novit&agrave; e regolazioni in grado di controbattere i progressi che la Williams si aspetta di fare. Il meteo a Suzuka, intanto, prevede poche sorprese: caldo, ma non come l&rsquo;anno scorso, e niente pioggia.  Alberto Antonini

Suzuka, pista di aerodinamica, con poche frenate: la Rossa partiva in vantaggio, ma la FW36 ha portato un super-sviluppo

7 risultati per 'f-1-formula-1'

F1, Hamilton: Fiducia totale nel team

Hamilton euforico, Rosberg depresso

Formula 1, Australia, la supergallery del giovedì

Raikkonen: Soddisfatti del lavoro in inverno

Lorandi come Verstappen: dai kart alla Formula 3

Marussia e Caterham fuori dalla F1!

F1, Ferrari vs Williams, all’ultima curva