        Era iniziata bene la domenica di Carlos Sainz. Durante il Gran Premio di Monza, lo spagnolo, che partiva dalla pole, &egrave; riuscito a conquistare un ottimo terzo posto dopo aver lottato sia con la coppia delle Red Bull che con il compagno di scuderia Leclerc, nel finale. Durante la sera, per&ograve;, passeggiando per il centro di Milano insieme al proprio manager, &egrave; stato avvicinato da tre giovani di nazionalit&agrave; marocchina di 18, 19 e 20 anni che sono riusciti a sfilargli l&rsquo;orologio che aveva al polso. Che orologio era quello sottratto a Carlos Sainz e quanto costava Il prezioso in questione &egrave; un Richard Mille, azienda con cui Ferrari ha siglato una partnership pluriennale&nbsp;il 22 Febbraio 2021. Nel particolare si tratta di un Richard Mille RM 67-02 &ldquo;Alexander Zverev&rdquo; dal valore compreso dai 300 ai 500 mila euro. Caratteristiche e curiosit&agrave; dell'orologio di Sainz Il Richard Mille &egrave; un orologio particolarmente leggero, in quanto &egrave; costituito da&nbsp;un&nbsp;mix di carbon TPT e quarzo rosso TPT&nbsp;che protegge un sofisticatissimo movimento di materiali come titanio, oro bianco e di nuovo carbon TPT.Una curiosit&agrave; riguarda il fatto che questo prezioso, indossato per l'intero weekend dal ferrarista, era stato pensato per il campione tedesco di tennis Alexander Zverev da cui appunto prende il nome. Gli stessi colori dell&rsquo;orologio, infatti, dati soprattutto dal&nbsp;caratteristico cinturino rosso e dalla cassa in carbonio, anche se richiamano&nbsp;i colori della monoposto della&nbsp;Ferrari, in realt&agrave; sono quelli della bandiera tedesca, patria di Zverev. Chi &egrave; Alexander Zverev? Alexander Zverev, nato ad Amburgo nel 1997, &egrave; un tennista tra i pi&ugrave; forti della sua generazione. Infatti, a &ldquo;soli&rdquo; 26 anni ha gi&agrave; vinto 20 tornei, tra cui due edizioni delle ATP Finals e la medaglia d'oro in singolare ai Giochi olimpici di Tokyo, diventando il pi&ugrave; giovane campione del campionato di fine anno.       

Il pilota Ferrari &egrave; stato protagonista di un tentato furto. Ma quanto costava l'orologio che hanno provato a rubargli?

Carlos Sainz rapinato a Milano: ecco il valore dell’orologio

        Spiacevole disavventura per Emerson Fittipaldi. Il due volte campione del mondo F.1 - nel 1972 con Lotus e nel '74 con McLaren - ha infatti subito un furto milionario nella sua villa a Soiano, in provincia di Brescia. Furto in casa Fittipaldi: cosa hanno rubato L'ex pilota brasiliano, oggi 75enne, al momento del furto, non era in casa. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i ladri avrebbero sottratto oggetti in oro e orologi Rolex, per una refurtiva che ammonta a circa 250mila euro. I malviventi sono poi scappati e hanno fatto perdere le proprie tracce. I Carabinieri della Compagnia di Sal&ograve; (BS) hanno gi&agrave; avviato le indagini. AUTOSPRINT SPECIALE CAMPIONI: EMERSON FITTIPALDI       

Il due volte campione del mondo F.1, oggi 76enne, al momento del furto avvenuto nella sua villa di Soiano (Brescia), non era in casa

Furto in casa di Emerson Fittipaldi: rubati 250mila euro in oro e Rolex

        Dopo quasi un anno di indagini, sono stati arrestati i malviventi che, lo scorso aprile, organizzarono una clamorosa rapina ai danni del pilota della Ferrari Charles Leclerc. Pochi giorni prima del GP dell'Emilia Romagna a Imola, il monegasco venne avvicinato in una strada di Viareggio da due persone che si erano spacciate per suoi tifosi. I fan si rivelarono poi essere due rapinatori, che rubarono a Leclerc il suo raro e preziosissimo orologio dal valore multimilionario. Subito scattate le attivit&agrave; investigative delle forze dell'ordine italiane, che finalmente a distanza di quasi 12 mesi hanno arrestato le quattro persone accusate di aver organizzato e poi materialmente effettuato la rapina. Ferrari, i numeri dentro la crisi: mai cos&igrave; male dal 2009 Arrestati i quattro rapinatori Aveva fatto scalpore, lo scorso 18 aprile, la rapina sub&igrave;ta da Charles Leclerc per le strade di Viareggio, mentre era insieme al suo preparatore atletico Andrea Ferrari. Un furto clamoroso non solo per la fama del pilota monegasco, ma anche per il valore dell'orologio che gli era stato rubato: un Richard Mille RM 67-02, personalizzato per il ferrarista, con un valore stimato intorno ai due milioni di euro. Per intenderci, quanto basta per portare a casa ben 5 esemplari della nuova Ferrari Purosangue. Una cifra per&ograve; ben lontana da quella effettivamente ricavata dagli autori del furto quando hanno rivenduto il cronografo. Stando alle notizie emerse l'estate scorsa, il Richard Mille di Leclerc sarebbe stato venduto a un acquirente spagnolo per &ldquo;soli&rdquo; 200mila euro. Il motivo? I particolari unici realizzati direttamente dal produttore per il pilota monegasco, che hanno reso l'orologio unico e per questo pi&ugrave; difficile da piazzare sul mercato nero.  Dopo aver ricostruito gli spostamenti del cronografo, i Carabinieri del nucleo operativo di Viareggio, supportati dai militari di Milano, Napoli e Caserta, hanno continuato a indagare arrivando finalmente a individuare i ladri, tre uomini e una donna, che hanno organizzato e poi materialmente effettuato il furto. I quattro, tutti originari di Napoli, sono stati arrestati in seguito a un'ordinanza cautelare restrittiva richiesta dalla procura di Lucca ed emessa dal gip. Leclerc: "L'incidente in Australia non &egrave; stata colpa di Stroll, ma &egrave; frustrante"       

Sono quattro le persone arrestate dai Carabinieri con l'accusa di aver rubato, a Pasquetta 2022, un orologio dal valore di 2 milioni di euro a Charles Leclerc

Leclerc, arrestati i ladri del suo orologio da 2 milioni di euro

Travis Kvapil, chiamato dal team Xtreme in sostituzione di Reed Sorenson, non correr&agrave; nella tappa di Atlanta della Nascar Sprint Cup Series. Ma non si &egrave; trattato di una squalifica o di un infortunio a fermarlo: dei ladri hanno infatti... rubato la sua vettura! Il team si &egrave; fatto sottrarre stamattina la Chevy numero 44, che in fretta e furia era stata trasportata con un carrello in Georgia per un ritardo nella preparazione. Fatale l'ultima notte in hotel, a pochi chilometri dalla pista, dove alle 5,30 due uomini sono saliti sul pickup usato per il trasporto e si sono allontanati. La scuderia, il cui camion era gi&agrave; arrivato in pista e che solo era in attesa del... "pezzo forte", ha comunicato il ritiro dalla corsa.  Marco Cortesi

Kvapil non correr&agrave; ad Atlanta perch&eacute; al team &egrave; stata sottratta la macchina gi&agrave; di Sorenson

Nascar: rubata la n.44!

La notte scorsa un gruppo stimato di 6 uomini ha compiuto un furto alla sede di Milton Keynes della Red Bull F1. Sfondando l'ingresso con un fuoristrada, i ladri sono riusciti ad entrare e a rubare oltre 60 trofei, nonostante la presenza di persone dello staff ancora al lavoro in factory (nessuno &egrave; stato coinvolto) che hanno prontamente chiamato la polizia. Tuttavia non sarebbe stato ancora possibile risalire agli autori dell'effrazione, che hanno agito coperti da vestiti scuri.  Cos&igrave; Christan Horner ha commentato l'accaduto: &laquo;Sono devastato da questa grave intrusione nella nostra sede, che ha visto il furto di oltre 60 trofei che avevamo conquistato con anni di duro lavoro e che rappresentavano gli sforzi di un gruppo di persone appassionate al loro impegno. Oltre a risultare sconvolgente per chi era al lavoro in quel momento, ci&ograve; ha causato danni significativi alla struttura. Siamo perplessi sui motivi per cui qualcuno dovrebbe prendere questi trofei: per la squadra il loro valore &egrave; straordinariamente elevato, perch&eacute; rappresenta gli sforzi che sono stati necessari per vincere ciascuno di questi premi, ma il valore intrinseco &egrave; basso. Quindi sarebbero di poco beneficio al di fuori della squadra e, in aggiunta, molti dei trofei esposti erano repliche. Probabilmente adesso dovremo rendere la nostra sede meno accessibile, per il futuro, cosa che sar&agrave; spiacevole per le centinaia di fans che si recano a visitare la nostra factory ogni anno per vedere le nostre coppe e la nostra macchina di F1&raquo;.  Infine, visto che l'unica possibilit&agrave; di smercio degli oggetti rubati pare essere quella sul mercato degli appassionati, dalla Red Bull arriva l'invito a contattare la polizia di Thames Valley (+44 1865 841148) per chiunque riuscisse ad avere informazioni sulla sorte di questi trofei o sugli autori del gesto. Per chi volesse mantenere l'anonimato, esiste la possibilit&agrave; di contattare l'associazione indipendente Crimestoppers, al telefono +44 0800 555111 oppure online su www.crimestoppers-uk.org.  Maurizio Voltini  

Il "colpo" effettuato nella notte, sfondando l'ingresso. Chris Horner: "Quei riconoscimenti rappresentano molto per noi"

Furto alla Red Bull: spariti 60 trofei

Si complica ulteriormente la vicenda relativa al&nbsp;furto delle cartelle cliniche di Michael Schumacher. Nella giornata di ieri era stato arrestato in svizzera un uomo considerato connesso alla sottrazione dei dati medici del campione tedesco. Ma oggi si &egrave; appreso che l&rsquo;indiziato &egrave; stato trovato morto, impiccato all&rsquo;interno della sua cella. I procuratori svizzeri al lavoro sul caso non hanno per ora comunicato le sue generalit&agrave;, e le uniche informazioni trapelate parlano di una persona che ha lavorato per la compagnia che provvede al servizio di eliambulanza utilizzato dalla famiglia Schumacher.

Era stato arrestato ieri in quanto presunto autore del furto delle cartelle cliniche del pilota tedesco

Caso Schumacher, trovato morto un indiziato

&ldquo;Ci sono miglioramenti. Lenti, ma ci sono&rdquo;. Corinna Schumacher ha rotto il silenzio rivolgendosi a una rivista tedesca per comunicare le condizioni di suo marito, trasferito in un centro di recupero di Losanna dopo sei mesi esatti di convalescenza nell&rsquo;ospedale di Grenoble. E il quotidiano tedesco&nbsp;"Bild" ha pubblicato una foto di Corinna colta con un ampio sorriso sul&nbsp;volto,&nbsp;sottolineando come questo fosse&nbsp;un indizio preciso delle migliorate condizioni del campione.  Proprio durante il trasferimento era avvenuto, secondo le autorit&agrave; francesi, il furto di dati relativi alla cartella clinica del paziente. O meglio, a questo punto si presume che le informazioni siano state carpite durante i primi contatti per organizzare il trasporto. S&igrave;, perch&eacute; Michael&nbsp;Schumacher &egrave; stato trasferito in ambulanza, mentre all&rsquo;inizio si pensava di farlo in elicottero.  &Egrave; stata identificata l&rsquo;azienda in cui si trovava il computer da cui &egrave; partita l&rsquo;offerta di fornire informazioni alle agenzie di stampa, in cambio di 50mila Euro circa. Si tratterebbe della Rega, una ditta specializzata appunto in trasporti via aerea, basata nei dintorni di Zurigo.  Naturalmente il fatto che ora venga fatto il nome della Rega non significa affatto che l&rsquo;azienda sia direttamente responsabile per il trafugamento dei dati. Con tutta probabilit&agrave; si &egrave; trattato di una mela marcia, un dipendente o un collaboratore che ha pensato di arrotondare lo stipendio in maniera disgustosa. Al proposito, sembra che le autorit&agrave; svizzere non abbiano ancora ricevuto da quelle francesi la documentazione necessaria per aprire un fascicolo d&rsquo;inchiesta.  Alberto Antonini

La moglie: &ldquo;Lenti progressi&rdquo;. Identificata l&rsquo;azienda sotto indagine per la cartella clinica

Schumacher, speranze e indizi

Un altro spiraglio sul caso della cartella clinica di Schumacher. Durante il trasporto dalla clinica di Grenoble a Losanna, i dati sul suo stato di salute erano venuti in possesso di ignoti, che poi hanno tentato di rivenderli alla stampa. Ora la procura avrebbe localizzato il computer da cui &egrave; partita la richiesta, che fa capo a una nota societ&agrave; di elitrasporti elvetica. Ne d&agrave; notizia in esclusiva il giornale &ldquo;Dauphine Libere&eacute;&rdquo;, che aveva seguito da vicino tutti gli avvenimenti dal 29 dicembre scorso, giorno del drammatico incidente sugli sci.  A quanto risulta, nei giorni precedenti il trasferimento a Losanna, la societ&agrave; - specializzata in trasporti di pazienti - era stata contattata per studiare la possibilit&agrave; di spostare Schumacher per via aerea (cosa che poi non &egrave; avvenuta). Logico che la societ&agrave; avesse richiesto il dossier medico del malato, in modo da poter valutare l&rsquo;opportunit&agrave; di trasportarlo in volo. Da qui, da uno dei computer della societ&agrave;, sarebbe stata inviata ad alcune agenzie di stampa la richiesta economica (50mila Euro) per divulgare le notizie sulle condizioni cliniche di Michael.  La questura di Genoble non ha voluto commentare, limitandosi a confermare che il dossier sar&agrave; trasmesso alle autorit&agrave; svizzere nel quadro di una denuncia per il furto dei documenti.

La procura francese rintraccia il pc (di una societ&agrave; svizzera) da cui &egrave; partita la richiesta di soldi per divulgare la cartella clinica

Schumacher, trovato il colpevole?

A volte la realt&agrave; supera la fantasia, e non parliamo di favole a lieto fine. In un comunicato ufficiale diffuso da Sabine Kehm, addetta stampa di Michael Schumacher, &egrave; stato confermato che da diversi giorni sono in vendita documenti che sarebbero quelli contenuti nella cartella medica del campione tedesco. Chi sta provando a diffondere questi documenti, sostiene che si tratta dell&rsquo;autentica cartella medica di Schumacher, ma la famiglia e tutto lo staff vicino all&rsquo;ex campione del mondo hanno affermato di non essere ancora in possesso di informazioni che consentano valutare l&rsquo;autenticit&agrave; di tali documenti. In ogni caso, la famiglia ha gi&agrave; segnalato il furto alle autorit&agrave; competenti. Si dice che i presunti trafugatori abbiano gi&agrave; offerto in giro le informazioni in cambio di 50mila euro.  Il comunicato si conclude con un invito rivolto ai media a non acquistare n&eacute; pubblicare tali documenti e le relative informazioni contenute. Il contenuto e tutti i file medici sono totalmente privati e confidenziali, e non devono essere messi a disposizione del pubblico. Autosprint per rispetto nei confronti dell'uomo e del campione che &egrave;,&nbsp;non pubblicher&agrave;&nbsp;alcuna informazione relativa a questi documenti, anche qualora venissero sottoposti alla nostra attenzione.  Intanto, per&ograve;, il campione tedesco ha perso uno dei suoi sponsor a causa delle sue condizioni cliniche. Si tratta della Hassia, una marca tedesca di acqua minerale, la cui portavoce ha annunciato che la campagna pubblicitaria proseguir&agrave; senza usare pi&ugrave; l'immagine di Michael.

Messi in vendita documenti clinici che si dice siano quelli del campione tedesco. La famiglia invita a non assecondare le richieste dei trafugatori 

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