Austin, primo matchpoint. Per chiudere una partita che, al momento, &egrave; aperta solo perch&eacute; &egrave; la matematica a lasciare speranze. Hamilton pu&ograve; diventare tre volte iridato domenica prossima con un&rsquo;ampia serie di combinazioni, a patto che si assicuri 9 punti su Vettel e 2 su Rosberg: in pratica, arrivare davanti al compagno di scuderia e vincere la gara sembra lo scenario che la logica suggerisce. Podio Mercedes con Seb terzo, titolo in tasca e grandi feste.  Non vuole fare calcoli, per&ograve;, Lewis, &laquo;l&rsquo;esperienza mi ha insegnato che finch&eacute; non c&rsquo;&egrave; la parola fine non hai nulla di assicurato e non affronter&ograve; questo week end pensando di avere qualcosa di garantito. Lo affronter&ograve; con lo stesso approccio avuto durante tutto l&rsquo;anno. Mancano quattro gare al termine di questo campionato e quel che conta sar&agrave; aver conquistato il titolo nel momento in cui taglier&ograve; il traguardo ad Abu Dhabi.  Sono impaziente di andare in pista, fare del mio meglio e, se potr&ograve; andarmene con il terzo titolo, sarebbe incredibile&raquo;. Quegli Stati Uniti meta prediletta ogni volta che riesce ad avere un po&rsquo; di tempo libero, stavolta attraverser&agrave; l&rsquo;Atlantico non per qualche sfilata o evento mondano, ma per correre e guadagnarsi l&rsquo;alloro iridato: &laquo;Per me andare a Austin &egrave; uno dei momenti pi&ugrave; importanti della stagione, amo gli Stati Uniti e ci passo molto tempo: &egrave; un week end che non vedo l&rsquo;ora di correre&raquo;.  Per un Hamilton al quale gira tutto alla perfezione, c&rsquo;&egrave; un Rosberg bersagliato dalla sfortuna. Proprio quando a Sochi si era espresso al massimo, l&rsquo;affidabilit&agrave; della W06 Hybrid fa cilecca e lo appieda. Quattro gare da mettere nel mirino con due obiettivi: riprendersi il secondo posto nel mondiale piloti e togliersi qualche soddisfazione, un cacciatore di tappe verrebbe definito se corresse un grande giro ciclistico: &laquo;Con quattro gare al termine e un gran distacco da Lewis, &egrave; chiaro che il titolo non &egrave; un&rsquo;impresa facile. Non mollo in ogni caso, spinger&ograve; fino alla fine e spero di divertirmi un po&rsquo; negli ultimi appuntamenti&raquo;, ammette Nico.  Vinse la battaglia in qualifica nel 2014, perse quella nel corpo a corpo in gara, quando pi&ugrave; contava: &laquo;Ho ottenuto la pole l&rsquo;anno scorso e sono reduce da un week end molto competitivo in Russia in termini prestazionali, perci&ograve; se riuscir&ograve; a ripetere entrambi in risultati, sar&ograve; in una buona posizione&raquo;. Anche Toto Wolff riconosce l&rsquo;impresa impossibile che spetta a Nico, &laquo;una montagna enorme da scalare&raquo;, definisce le opportunit&agrave; di titolo mondiale, senza dimenticarsi di Vettel: &laquo;C&rsquo;&egrave; un terzo incomodo ancora e, come team, dobbiamo assolutamente garantirci che i nostri piloti abbiano tutto quel che serve per far trionfare una freccia d&rsquo;argento. Due ritiri nelle ultime due gare non rientra nei nostri standard e dobbiamo esser certi che ogni piccolo dettaglio sia curato&raquo;.  Fabiano Polimeni

Lewis assicura: &laquo;Stesso approccio di sempre&raquo;. Rosberg a caccia di rivincite e vittorie: &laquo;Il titolo impresa non facile&raquo;

GP USA, Hamilton a Austin per il titolo

Sempre di un&rsquo;inezia - 133 millesimi la prima volta e 83 la seconda - ma in entrambe le sessioni di prove libere del venerd&igrave; che conducono al GP decisivo del campionato, quello di Abu Dhabi, Lewis Hamilton &egrave; riuscito a sopravanzare il diretto rivale Rosberg. Ma questo, come sottolinea lo stesso pilota inglese, &egrave; solo l&rsquo;inizio ed &egrave; gi&agrave; importante che non vi siano stati intoppi: &laquo;&Egrave; stato un buon venerd&igrave;. Abbiamo condotto lo stesso programma di ogni weekend di gara, ma questa volta abbiamo avuto entrambe le sessioni intere per lavorare con le gomme, verificare i long run, l&rsquo;assetto e le innumerevoli altre cose che &egrave; necessario valutare nelle prove, ed &egrave; andato tutto benissimo. Abbiamo fatto buoni passi in avanti con la messa a punto ma, come sempre, c'&egrave; ancora qualche decimo che pu&ograve; essere trovato. Siamo concentrati e cercheremo di migliorare in tutti i settori possibili, ma la macchina va gi&agrave; molto bene, &egrave; la migliore che abbia mai guidato qui senza dubbio. La squadra ha fatto un ottimo lavoro. Arrivando a questo fine settimana ero gi&agrave; eccitato e non vedevo l'ora di scendere in pista. Quando sai di avere un pacchetto competitivo come il nostro &egrave; come essere un bambino a Natale. Non sento alcuna pressione particolare questo fine settimana. Mi limiter&ograve; a guidare nel mio modo di sempre e quello che sar&agrave;, sar&agrave;. Fino ad ora tutto va nella direzione giusta quindi devo solo continuare a lavorare in questo modo&raquo;.  Maurizio Voltini

Aggiunge che non sente una pressione particolare e che la sua Mercedes ha gi&agrave; un'ottima messa a punto

Hamilton: "Tutto sta andando come deve"

Ricordate gli ultimi momenti del Gp Austria? Sia Rosberg che Hamilton hanno chiesto al loro box il permesso di usare il famoso pulsante OT, che sta per overtaking, sorpasso. Permesso accordato, ma solo negli ultimi giri. Dietro a questi ordini via radio si nasconde la politica della Mercedes GP. Che da ora in avanti, su certe piste, sar&agrave; pi&ugrave; avvicinabile.  In Canada, un&rsquo;avaria del sistema di recupero cinetico (Mgu-K) aveva mandato in crisi i freni. Per dirla in breve, mancava l&rsquo;effetto frenante del motore elettrico in fase di recupero, quando cio&egrave; non sua corrente ma la produce.  In Austria non ci sono stati problemi riportati alla parte elettrica della&nbsp;motorizzazione: ma anche cos&igrave;, Rosberg doveva uscire di scia per non surriscaldare i freni e Hamilton ha avuto le stesse raccomandazioni.  Adesso che pu&ograve; permettersi di gestire il vantaggio enorme in campionato, la Mercedes &egrave; passata sulla difensiva. Imponendo ai piloti limiti invalicabili alle temperature di esercizio. Questi limiti riguardano non solo i freni, ma anche il motore. Per gran parte della gara, ai piloti vengono trasmesse via radio le mappature da usare, selezionandole tramite il volante (&egrave; vietato impostarle direttamente dai box!).  Anche per questo, a Spielberg si sono viste le W05 Hybrid meno &ldquo;irresistibili&rdquo;, almeno rispetto alla Williams. Che ha sacrificato un po&rsquo;&nbsp;di carico aerodinamico alle esigenze di raffreddamento, per cui ha un ritmo di gara inferiore, ma meno preoccupazioni.  E a Silverstone? Be&rsquo;, la pista inglese &egrave; &ldquo;easy&rdquo;, poco impegnativa, per la frenata. E non drammatica per la power unit. Quindi vedremo probabilmente le Mercedes ancora largamente superiori, su una pista &ldquo;di telaio&rdquo;, cos&igrave; come le erano state a Barcellona.  Ma a Hockenheim e soprattutto in Ungheria, la musica potrebbe cambiare...  Alberto Antonini

Limiti &ldquo;invalicabili&rdquo; alle temperature

Mercedes sulla difensiva

La Mercedes Gp ha analizzato le cause della (finora) unica sconfitta in questo mondiale. A cedere, sulle due monoposto di Hamilton e Rosberg, &egrave; stato lo stesso elemento: la centralina di controllo che comanda il motore cinetico Mgu-K, &ldquo;erede&rdquo; del Kers.  A causare il guasto le temperature interne troppo elevate, che hanno letteralmente bruciato alcune componenti del circuito ad alta tensione.  Quando si guasta qualcosa nell&rsquo;impianto elettrico, a volte si pu&ograve; effettuare un &ldquo;reset&rdquo; della centralina. Ma in questo caso c&rsquo;erano danni fisici, all&rsquo;hardware. Di conseguenza il motore elettrico collegato con la trasmissione si &egrave; bloccato.  Per Hamilton il guasto ha comportato bloccaggi ai freni, perch&eacute; lo Mgu-K in funzione &ldquo;recupero&rdquo; di energia aiuta anche a frenare sull&rsquo;asse posteriore: andato in crisi quello, tutta la frenata si &egrave; sbilanciata.  Rosberg, invece, &egrave; riuscito a proseguire arrivando secondo pur con 164 cavalli in meno, quanti ne pu&ograve; erogare il motore elettrico cinetico!  Ma la causa del surriscaldamento &egrave; nell&rsquo;aerodinamica. Il &ldquo;pacchetto&rdquo; per la pista a basso carico aerodinamico comporta modifiche - ala anteriore, prese freni - che alterano il flusso dell&rsquo;aria e la fludidodinamica interna. Cos&igrave; come la Ferrari aveva avuto problemi con il suo cofano &ldquo;evo&rdquo;, la Mercedes li ha avuti con l&rsquo;aerodinamica specifica per Montreal.  Con la differenza che avendo usato la soluzione in gara, ne ha pagato le conseguenze.  Il guasto &egrave; stato analizzato a Brixworth, sede dei motoristi Mercedes, e dopo le prove al banco la squadra &egrave; fiduciosa di avere preso le contromisure per il prossimo Gp Austria. A Zeltweg i motori sono messi a dura prova, ma si aspettano temperature pi&ugrave; basse che in Canada, con 23 gradi previsti per domenica.

Il guasto di Montreal &ldquo;non si ripeter&agrave;&rdquo; in Austria. Il team ha analizzato i motivi della (finora) unica sconfitta in questo mondiale

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GP USA, Hamilton a Austin per il titolo

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Mercedes, le cause del KO