Da Montecarlo (Principato di Monaco): Roberto Chinchero  Giornata di apparente relax oggi nel paddock monegasco. Con le Formula Uno ferme nei box a motori spenti, sono proseguite discussioni sul futuro del Circus, qualche meeting riservato, e vari incontri con sponsor pianificati per i pochi piloti arrivati in pista. Tengono ancora banco i commenti alle proposte dello Strategy Group tenutosi la scorsa settimana, ma invece di arrivare a soluzioni si sommano problemi ad altri problemi.  Pubblico - Ieri non &egrave; passato inosservato il momento i cui il pubblico presente sulle grandi tribune poste dal &ldquo;tabaccaio&rdquo; fino alla variante delle Piscine ha iniziato a fischiare. Il motivo era l&rsquo;assenza delle monoposto in pista, a causa delle pioggia che ha reso inutile per i team coprire delle tornate in condizioni che non ritroveranno pi&ugrave; nel testo del weekend. I team, dal loro punto di vista, hanno ragione, ma il pubblico non ha torto. &laquo;Per&ograve; in questi qualche giro magari rientrando anche ai box &ndash; confidava un team principal &ndash; lo si potrebbe anche fare. Ma questi sono input che devono arrivare dall&rsquo;alto, perch&eacute; ogni squadra guarda ai suoi interessi, e visto che ogni chilometro di motore &egrave; prezioso, non si butta via nulla&raquo;.  Vettel &ndash; &laquo;Sono uno che la pensa all&rsquo;antica &ndash; ha commentato il ferrarista parlando dei possibili nuovi scenari della Formula Uno &ndash; per me andrebbe bene un bel motorone, gomme che garantiscono pi&ugrave; trazione e in generale una macchina che va forte&raquo;. Messaggio chiaro da parte di &ldquo;Seb&rdquo;, che ricorda anche i suoi primi metri su una Formula Uno: &laquo;Sono onesto, ero spaventato. E non credo che oggi provi la stessa sensazione un pilota che sale per la prima volta su una Formula Uno dopo aver guidato una Gp2, perch&eacute; la differenza non &egrave; poi cos&igrave; grande. Chiariamo: la Formula Uno resta ancora difficile da guidare, ma probabilmente in passato erano utili anche due &ldquo;palle&rdquo; un po&rsquo; pi&ugrave; grosse, cosa che tra l&rsquo;altro i piloti dovrebbero apprezzare, senza parlare dei fans&raquo;.    Stress - Il responsabile della Pirelli, Paul Hembery, ha sottolineato come il programma di lavoro nei team nella giornata di domani sar&agrave; particolarmente frenetico. &laquo;Le squadre dovranno valutare nell&rsquo;ultima ora di prove libere rimasta la migliore strategia di gara &ndash; ha spiegato Hembery &ndash; non &egrave; ancora chiaro se sar&agrave; meglio fare una o due soste. Ieri non &egrave; stato possibile avere tutti i riferimenti necessari per l&rsquo;elaborazione delle strategie. Poi i team cercheranno di provare anche le mescole supersoft prima delle qualifiche, perch&eacute; parliamo di una gomma mai usata in precedenza&raquo;. Nella terza sessione di prove libere in programma domani dalle 11:00 alle 12:00, ogni squadra dovr&agrave; provare a serbatoi pieni (con gomme soft e supersoft), e magari riuscire anche a simulare la qualifica con le gomme &ldquo;rosse&rdquo;. Aspettiamoci un grande traffico in pista.  Barche - Nella serata di ieri, complice il giorno di pausa, ci sono state diverse manifestazioni di sponsor svoltesi su alcuni&nbsp;yacht ormeggiate nell&rsquo;ambito porto monegasco. &laquo;Alcune feste sono terminate quando siamo arrivati in pista&raquo; &ndash; ha commentato un meccanico di una squadra Gp2 presente nei box gi&agrave; alle sette del mattino. E per chi ha dovuto essere nel paddock anche nella giornata di oggi, non &egrave; stata una giornata facile. Parlavamo di yacht. Beh, quella che ospita gli ospiti della Philip Morris in realt&agrave; &egrave; un vero e proprio traghetto, che va ben oltre le dimensioni del concetto di barca privata. Ma Montecarlo &egrave; anche questo, tutto deve essere pi&ugrave; grande e vistoso possibile.

Commenti, aspettative e curiosit&agrave; di una giornata nel paddock di Montecarlo a motori spenti

1 risultato per 'montecarlo-f1'

Motori fermi, ma la Formula Uno si muove