        Che fine hanno fatto? Domanda che ricorre, di tanto in tanto, ripensando a quei piloti che sono comparsi sulla griglia di partenza, per periodi pi&ugrave; o meno brevi. Alcuni non hanno avuto neanche il tempo di lasciare il segno, altri hanno avuto il loro momento di gloria senza per&ograve; riuscire a costruirsi un futuro nel Circus. Wolff: "Sar&ograve; ancora team principal, ma nel futuro ad o presidente esecutivo" L'uomo del mondiale 2010 Il nome di oggi appartiene ad un pilota che viene ricordato per una corsa in cui &egrave; diventato protagonista senza neanche rendersene conto. Diciamo Abu Dhabi 2010 e per i ferraristi, oltre che i fantasmi, &egrave; facile rievocare la figura di Vitaly Petrov. Lui, il primo russo della storia in Formula 1, l'uomo che di fatto decise il mondiale 2010. Un tempismo sbagliato nella sosta e Fernando Alonso, nei tanti giri che rimanevano nella gara decisiva per il titolo, riusc&igrave; ad imparare a memoria gli scarichi della Renault. Tsunoda, piano per il debutto: "Sar&ograve; aggressivo" Primo russo della storia Petrov non &egrave; solo un nome da legare a quella gara, &egrave; stato anche il cavallo di Troia per l'ingresso della Russia in F1. Come abbiamo detto, &egrave; stato il primo di quella nazione a sbarcare nel Circus, scuotendo il movimento russo delle corse che dopo di lui &egrave; riuscito a piazzare anche Daniil Kvyat e Sergey Sirotkin, ma che soprattutto &egrave; riuscito a strappare il gettone di presenza con la tappa di Sochi. Prima della F1 Nato a Vyborg nel 1984, Petrov muove i primi passi nella Lada Cup in Russia, terra nella quale ha fatto una lunga gavetta, vincendo svariati campionati. La prima vera stagione importante per&ograve; &egrave; il 2006, con il 3&deg; posto nell'Euroseries 3000 nell'anno in cui riesce a debuttare in Gp2. E' questa la categoria che inizia a farlo conoscere sul serio, con il russo che riesce a mettersi in mostra nel campionato a supporto della F1: &egrave; 13&deg; nel 2007, 7&deg; nel 2008 e addirittura 2&deg; nel 2009, il tutto mentre mette a segno qualche risultato interessante anche nella Gp2 Asia Series, ovvero il campionato che si disputa solo sui circuiti asiatici. La Russia con lui vede lo spiraglio della F1 e Vitaly con ingenti sponsor riesce a portarsi a casa il sedile della Renault per il 2010, al fianco di Robert Kubica. F1 in streaming, discussioni con Amazon La carriera in F1 Petrov ci mette un po' ad ingranare, ma dopo tre ritiri consecutivi alla quarta gara, sotto l'acqua di Shanghai, riesce a segnare i primi punti. Per tutto il campionato non sar&agrave; mai al livello di Kubica, ma qualcosa di buono lo combiner&agrave;. Il suo miglior risultato del 2010 sar&agrave; il 5&deg; posto del GP d'Ungheria, terzo dei cinque piazzamenti stagionali a punti: l'ultimo di questi sar&agrave; proprio ad Abu Dhabi, con il 6&deg; posto davanti ad Alonso. Grazie al pit-stop anticipato e facendo semplicemente la sua corsa, Vitaly diventa l'uomo che decide il mondiale. L'anno dopo la Renault diventa Lotus e lui mantiene il suo posto. Parte forte con il podio nel GP d'Australia, prima prova del mondiale 2011, una stagione che sar&agrave; pi&ugrave; positiva dell'anno prima ma niente di trascendentale. Dopo i 27 punti del 2010, nel 2011 di punti ne raccoglier&agrave; 37, anche se questo non basta per salvare il posto in Lotus. Porta dunque la sua valigia alla Catheram, senza mai andare a punti in tutto il campionato 2012, che sar&agrave; anche l'ultimo per lui nel Circus. La ribalta della F1 gli permette anche di essere chiamato dalla Pixar per doppiare il personaggio che lo rappresenta nella versione russa di Cars 2. James Key parla della MCL35M e della nuova coppia dei piloti Vitaly oggi Da allora Petrov ha proseguito la sua carriera in diversi campionati, tra DTM, Wec, ELMS e Gt. Lo si &egrave; sentito nominare come commissario di gara in F1 e recentemente il suo nome &egrave; comparso sulla cronaca nera per l'assassinio di suo padre, in circostanze poco chiare, mentre Lewis Hamilton ha criticato alcune sue affermazioni sulla situazione sociale odierna. Il 2019 &egrave; stato l'ultimo di attivit&agrave; per il russo, che dopo il 3&deg; posto assoluto alla 24 Ore di Le Mans a 36 anni pare aver chiuso con le corse, preferendo la via del commissario di gara o di opinionista in tv per l'automobilismo. Binotto: "Resta in Haas operazione necessaria"       

Comincia oggi una nuova rubrica alla ricerca di quei piloti passati in F1 molto in fretta, cominciando con il primo russo a debuttare nel Circus

Che fine hanno fatto: Vitaly Petrov

        Una terribile notizia per Vitaly Petrov. Suo padre &egrave; morto nella serata di sabato, e l'ex pilota di Renault e Catheram&nbsp;ha lasciato il suo posto nel collegio dei commissari per il GP del Portogallo per tornare in Russia. Petrov sar&agrave; sostituito da Bruno Correia. GP Portogallo, Mekies: "Leclerc la carta giusta per la gara" Prime ricostruzioni Secondo l'agenzia Rio Novosti, per Petrov senior si tratterebbe addirittura di omicidio. L'uomo sarebbe stato ucciso con un'arma da fuoco nella sua casa di Viborg, e sono in corso delle indagini per verificare se le cose siano andate esattamente cos&igrave;. Sondaggio: dove arriver&agrave; Leclerc? VOTA Le polemiche con Lewis Gioved&igrave; scorso si era parlato di Vitaly Petrov nella conferenza stampa del gioved&igrave;, con le aspre critiche da parte di Lewis Hamilton per alcune dichiarazioni fatte dal russo. La Fia ha espresso le sue condoglianze a Vitaly, che come detto ha subito lasciato il Portogallo per fare rientro in patria.       

Il pilota russo ha immediatamente lasciato il Portogallo per tornare in Russia, dove sono in corso delle indagini

Morto il padre di Vitaly Petrov, si parla di omicidio

        Vitaly Petrov commissario Fia? Lewis Hamilton non &egrave; d'accordo ed ha spiegato il perch&eacute;. Nella conferenza stampa del GP del Portogallo, l'inglese si &egrave; detto sorpreso della scelta del russo, che circa un mese fa aveva criticato il pilota della Mercedes per aver incoraggiato altri piloti ad inginocchiarsi per il Black Lives Matter, aggiungendo: "Se un pilota fosse gay, allora faranno il podio con una bandiera color arcobaleno ed incoraggeranno tutti ad essere gay?".&nbsp; Vettel: "Leclerc ha estratto il massimo dalla SF1000" La Fia aveva altre opzioni Hamilton ha esposto la sua idea: "Non ho visto tutte le sue dichiarazioni, ma solo quelle che mi avete riportato voi (i giornalisti, ndr). Direi dunque che sono sorpreso che abbiano assunto qualcuno con queste idee e che parla di cose contro le quali stiamo combattendo. Dovreste riportarlo a loro, non c'&egrave; niente in particolare che io possa fare al riguardo. Dovremmo includere persone che sono al passo con i tempi, che capiscono l'epoca in cui stiamo vivendo e che siano sensibili ai problemi che ci circondano. Dunque non capisco quale sia la loro finalit&agrave; o perch&eacute; in particolare lui sia qui, perch&eacute; non &egrave; che non avessero altre buone opzioni". Steiner non svela le carte: "C'&egrave; tempo per i sostituti" Lewis vuole restare, ma ancora non c'&egrave; il rinnovo Poi spazio anche all'attivit&agrave; sportiva, sulla possibilit&agrave; della Mercedes di chiudere gi&agrave; in Portogallo i conti per il Costruttori e sul suo rinnovo: "Sono orgoglioso della mia squadra, e grato per il loro duro lavoro. Tutti qui continuano a lavorare senza pensare ai record. Voglio restare, ma dobbiamo ancora parlare del mio contratto, per ora penso a questa stagione e non alle trattative". Bottas sostiene Lewis Pi&ugrave; pacato ma tutto sommato dello stesso avviso sulla questione Petrov anche il suo compagno di squadra Valtteri Bottas: "Io non ho sentito queste dichiarazioni e non le conosco nel dettaglio, qui per me &egrave; difficile esprimermi. Tuttavia penso che come ha detto Lewis dovremmo avere tutti quanti la stessa mentalit&agrave; verso le cose per le quali stiamo lavorando".       

Il russo aveva criticato l'inglese per l'aver incitato altri piloti a mettersi in ginocchio, facendo anche un esempio sull'omosessualit&agrave;

GP Portogallo, Hamilton contro Petrov commissario: "Servono persone al passo con i tempi"

Dal nostro inviato a Montecarlo: Alberto Antonini  Un po&rsquo; di sole e tante nuvole, aria decisamente fresca - siamo intorno ai 18 gradi - pochi Vip e nemmeno tanta gente. Cos&igrave; si presenta il paddock F1 di Montecarlo al venerd&igrave;, la &ldquo;giornata libera&rdquo; del Gran premio.  &Egrave; tradizione che a differenza di tutti gli altri circuiti, a Montecarlo il week end di corse sia pi&ugrave; lungo e ci sia una giornata d'intervallo. Le prove libere iniziano al giovedi, poi un giorno di riposo e di nuovo qualifiche al sabato. Perch&eacute; ? Un tempo serviva a non paralizzare la citt&agrave; con due giorni consecutivi di chiusura al traffico (venerdi e sabato), oggi semplicemente la "settimana lunga" di corse si fa per favorire il turismo. Con un giorno in pi&ugrave; il week end agonistico si allunga e i turisti dormono e spendono di pi&ugrave; nel Principato.  Ma il venerdi di forzata inattivit&agrave; com'&egrave;? Come qualsiasi giorno di riposo. In pista gli unici rombi sono quelli delle categorie di contorno, Porsche Supercup e GP2, che hanno disputato qualifiche e gara-1. La F1 tace. I box parzialmente inattivi, i meccanici che lavorano a ritmo ridotto. Di piloti in giro se ne vedono pochi, con grande dispetto dei turisti. Passa Felipe Massa, in divisa, e nessuno gli chiede nulla, anche perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; quasi nessuno. Si fa vedere Vitaly Petrov, il russo ex Renault e Caterham che ha lasciato la F1 nel 2013: ha strizzato la sua corporatura da granatiere in una improbabile giacca scura e si aggira spettrale fra i motorhome: medita un ritorno?  Bernie Ecclestone - con signora - va e viene su una Mercedes grigia, ma al pomeriggio i giornalisti sono tutti alla presentazione del nuovo Twiga di Flavio Briatore, proprio sotto il tornante del Fairmont Hotel (ex Loews). E l&rsquo;unica voce che gira nel paddock, se di voce si pu&ograve; parlare, &egrave; quella di un avvicinamento tra Flavio e la Ferrari... Mai sentita, vero?  Giovedi sera, al porto, c&rsquo;&egrave; stata la consueta festa sullo yacht Indian Princess di Vijay Mallya, il boss della Force India. Tanta gente - a un certo punto hanno chiuso l&rsquo;accesso - e tante bellissime ragazze. Ma il venerd&igrave; a quanto pare dormono tutti. A parte gli ingegneri del Gruppo di Lavoro Tecnico, impegnati in una riunione fiume - dalle 14 alle 19 l&rsquo;orario previsto - che prevede in agenda, tanto per cambiare, un piano di riduzione dei costi. C&rsquo;&egrave; chi pensa ancora di risparmiare vietando le termocoperte, come in Gp2, senza rendersi conto che bisognerebbe riprogettare le gomme.  Intanto nel deserto generale i personaggi pi&ugrave; citati non sono piloti e attori, ma gi addetti alla sorveglianza: quelli che a un certo punto decidono di chiudere tutti gli accessi al circuito, o non fanno passare nessuno perch&eacute; non conoscono bene i &ldquo;pass&rdquo; necessari&hellip;

Oggi &egrave; la giornata di "riposo" sul Principato. E rispunta la voce Briatore-Ferrari...

L'ozio F1 del venerdi a Montecarlo

C'&egrave; un'altra notizia di mercato che gira in India: il possibile ritorno di Vitaly Petrov in F1.  Andrebbe alla Sauber, al posto di Sirotkin. In questo modo si garantirebbero alla squadra svizzera sia i soldi dei partner russi, sia un pilota un po&rsquo; pi&ugrave; esperto del 19enne russo che finora ha guidato soltanto una volta la F1, la Ferrari F60 a Fiorano per impratichirsi.  Per Petrov sarebbe un ritorno dopo un anno di assenza: il russo, 29 anni, ha disputato 58 Gran premi, correndo due anni per la Renault con la quale ha conquistato anche un podio al Gp Australia 2011, e un anno con la Caterham.  Monisha Kaltenborn, il team principal della squadra svizzera, ammette: &laquo;Il nostro scopo &egrave; preparare Sirotkin per la F.1, ma abbiamo certi margini&raquo;. Come dire: non siamo obbligati a farlo correre gi&agrave; nel 2014&hellip;  &nbsp;

5 risultati per 'petrov'

Che fine hanno fatto: Vitaly Petrov

Morto il padre di Vitaly Petrov, si parla di omicidio

GP Portogallo, Hamilton contro Petrov commissario: "Servono persone al passo con i tempi"

L'ozio F1 del venerdi a Montecarlo

Potrebbe tornare Petrov in F1