Komplett bescheuert, ovvero &ldquo;totalmente idiota&rdquo;. &Egrave; cos&igrave; che Sebastian Vettel definisce la regola che ad Austin, fra due domeniche, lo costringer&agrave; a partire dalla pit-lane.  Il regolamento non prevede pi&ugrave; di cinque unit&agrave; sulle componenti principali dalla power unit. Vettel ha gi&agrave; montato il suo quinto ICE, come si definisce oggi il V6 termico. In Russia era al limite del chilometraggio, ad Austin bisogner&agrave; sostituirlo. Incorrendo nella penalizzazione.  La Red Bull aveva gi&agrave; preventivato questa sostituzione, anzi sono riusciti a rimanere &ldquo;in tabella&rdquo;, evitando che la penalizzazione fosse scontata gi&agrave; a Sochi.  Austin &egrave; una pista che offre maggiori possiblit&agrave; di sorpasso, e si pensa che ci siano chances di recupero. Ma &egrave; difficile, a questo punto, che Seb voglia partecipare alla sessione di qualifica. I piani del team sono diversi: montare un&rsquo;intera &ldquo;power unit&rdquo; nuova, completa quindi di turbo, centralina e motori elettrici. E di conseguenza partire dalla corsia box.  &ldquo;&Egrave; una regola idiota&rdquo;, ha detto Seb al sito di &lsquo;auto motor und sport&rsquo;. &ldquo;La gente accender&agrave; la tv e vedr&agrave; un pilota che sta l&igrave; senza far niente. Anzi, avete per caso qualche suggerimento su come passare un sabato pomeriggio ad Austin?&rdquo;.  Sebastian ha gi&agrave; perso ogni possibilit&agrave;, anche aritmetica, di vincere il mondiale 2014. Daniel Ricciardo invece ce l'ha, anche se questo significherebbe recuperare a Hamilton 92 punti su 100 possibili (considerato il doppio punteggio ad Abu Dhabi). Ma Red Bull &egrave; stata chiara: niente ordini di squadra. E niente, si spera, strategie penalizzanti...  Alberto Antonini  &nbsp;

In Usa per il cambio di motore: non far&agrave; le qualifiche? &ldquo;Regola idiota&rdquo;. Ricciardo ha una chance matematica per il titolo, ma niente giochi di squadra 

Vettel "condannato" a partire dai box

Lewis Hamilton ha perso il Gp d&rsquo;Austria per un pit stop troppo lento? A caldo il pilota inglese se n&rsquo;era lamentato quando ha visto di essere tornato in pista dietro Rosberg con la solita frase pseudo-minacciosa: &ldquo;Dobbiamo esaminare i dati e capire cos&rsquo;&egrave; successo&rdquo;. Poi di fronte all'evidenza deve essersi ricreduto. Anche lui ammette di non aver perso la corsa per un errore del team al cambio gomme&hellip; perch&eacute; l'errore &egrave; stato pi&ugrave; suo che della squadra.  Hamilton, nel primo cambio gomme dall&rsquo;11&deg; giro in poi che ha deciso le posizioni di vertice della gara, &egrave; stato fermo circa 1 secondo pi&ugrave; di Rosberg: la fase di arresto &egrave; durata 3,5 secondi contro i 2,6 secondi del compagno che si era fermato due giri prima. Sembra per&ograve; sia colpa di un errore dell&rsquo;inglese che si &egrave; fermato non perfettamente in posizione ritardando le operazioni dei meccanici con la pistola pneumatica. Lo ammette lui stesso: "I meccanici hanno avuto qualche problema con la mia ruota anteriore sinistra e penso che sul primo stop ero un po&rsquo; lungo (nel fermarsi sulla piazzola, ndr)", ha detto.  Ma quello che poi ha fregato Hamilton sono stati i giri di rientro di di ripartenza, pi&ugrave; che la fase di arresto pura e semplice. Nella sequenza di un pit stop, infatti, conta moltissimo il giro di rientro quando i piloti tirano al massimo deteriorando la gomma che tanto non deve essere pi&ugrave; salvaguardata perch&eacute; va sostituita. E poi conta il giro di ripartenza, con le gomme appena tiepide e poco aderenti in cui &egrave; facile buttar via decimi o secondi preziosi e ritrovarsi poi alle spalle di chi si &egrave; fermato in altro momento perch&eacute; si &egrave; perso tempo in pista.  Se andiamo ad esaminare in parallelo le soste di Rosberg ed Hamilton si vede che Lewis ha perso l&rsquo;occasione di andare in testa proprio nel giro di rientro e in quello di ripartenza a gomme fredde. Mettiamo a confronto i giri: Rosberg si ferma all&rsquo;11&deg; passaggio e nel giro di rientro fa 1&rsquo;17&rdquo;649, mentre Hamilton che si arresta due passaggi dopo far&agrave; 1&rsquo;17&rdquo;436. Quindi guadagna in quella fase due decimi. Poi Rosberg &egrave; per&ograve; pi&ugrave; rapido in arresto (2&rdquo;6 come detto) mentre Hamilton impiega 3&rdquo;5 di stop. Infatti Rosberg resta in pit lane 21&rdquo;474 mentre Lewis ben 22&rdquo;226, quindi perde otto decimi circa fra sosta e ripartenza dalla piazzola. Prova ne sia che nel giro di ripartenza a gomme fredde, che comprende anche l&rsquo;arresto e parte del transito in pit lane, Rosberg &egrave; velocissimo: 1&rsquo;30&rdquo;993, mentre Hamilton due giri dopo nello stesso frangente impiegher&agrave; 1&rsquo;31&rdquo;850. Quindi perde quasi un secondo pieno, che &egrave; esattamente il tempo che ha perso in pit lane.  Infine nel primo giro completo lanciato a gomme ormai calde, Rosberg &egrave; un fulmine: 1&rsquo;13&rdquo;940 e stacca Lewis che impiega solo 1&rsquo;14&rdquo;972, oltre un secondo di pi&ugrave;. Complessivamente nei tre giri-chiave della sequenza di arresto e ripartenza Robserg &ldquo;mangia&rdquo; a Hamilton 1,7 secondi tondi tondi.  Quindi se Hamilton non riesce ad effettuare il sorpasso al pit stop &egrave; pi&ugrave; per colpa sua che del team. Il boss della Mercedes Toto Wolff, sostiene che la gara Hamilton non l&rsquo;ha certo persa al pit stop ma in qualifica, a causa di quel paio di errori che gli sono costati la partenza in nona posizione in griglia. "In tutte le nostre analisi il miglior risultato possibile per lui era un secondo posto e lui ha conseguito quel secondo posto&rdquo;, dice Wolff.

L'analisi dei suoi pit stop dimostra che ha sprecato quasi due secondi nel primo cambio gomme. Ma per colpa sua, non del team

Hamilton ha perso la gara ai box? 

Dall'inviato di Autosprint: Alberto Antonini  Meno libert&agrave; di stampa in corsia box. I limiti non si... limitano agli 80 Kmh in tutte le sessioni.&nbsp; La sintesi &egrave; questa, l&rsquo;incidente di Paul Allen, il cameraman ferito in Germania, &egrave; stato l&rsquo;occasione perfetta per far scendere la scure. A partire da questo Gran Premio, dalla prima sessione di libere, fra i circa 250 giornalisti e fotografi accreditati solo 25 - in tutto -&nbsp; avranno accesso alla corsia box, muniti di una speciale pettorina. Per quanto riguarda gli operatori tv, ogni emittente dovrebbe avere garantito solo un cameraman e un giornalista.  Chiariamo che cosa significa. Le prove libere erano l&rsquo;unica vera occasione, specie per stampa e tv specializzata, di annotare con precisione il lavoro ai box, le eventuali novit&agrave; tecniche, ma anche, pi&ugrave; semplicemente, le espressioni sul volto dei piloti. Ora tutto questo diventer&agrave; sempre pi&ugrave; difficile (anche perch&eacute; per qualifiche e gara, da diversi anni, i box sono off-limits per i giornalisti). Specie per i fotografi specializzati, &egrave; un incubo. Ma la Fia sostiene che questo era il miglior compromesso ottenibile, facendo capire che la Fom di Ecclestone avrebbe volentieri chiuso tutto a tutti.  Di sicuro le squadre ringraziano. Con meno occhi indiscreti staranno pi&ugrave; tranquilli piloti e soprattutto ingegneri. Con buona pace della libert&agrave; di informazione per uno sport che vive anche e soprattutto di dettagli tecnici. Ma questo, i team, stentano a capirlo.

L&rsquo;accesso a 25 persone per sessione, tra giornalisti e fotografi

3 risultati per 'pit-lane'

Vettel "condannato" a partire dai box

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Pit-lane, i media “censurati”