Le principali novit&agrave; della 19a edizione del Rally Italia Sardegna riguardano la superspeciale d&rsquo;apertura ad Olbia e la seconda tappa di sabato, che sar&agrave; estremamente impegnativa, in quanto prevede otto prove speciali senza ritorno al parco assistenza di Alghero a met&agrave; giornata, con i piloti che effettueranno un cambio gomme a Buddus&ograve;. Sono 21 le prove in programma suddivise in tre tappe, per una lunghezza totale della gara di 307,91 km cronometrati.  Il Rally di Sardegna vestir&agrave; Sparco  &quot;Quest&rsquo;anno si parte da Alghero &ndash; ha commentato Tiziano Siviero, che ha disegnato anche quest&rsquo;anno il percorso di gara - e quindi siamo tornati in pratica allo schema classico di percorso degli anni scorsi, con le prove speciali vicine a quella zona soprattutto nella tappa finale, e c&rsquo;&egrave; poco la Gallura. Gioved&igrave; dopo il classico shakedown di Olmedo (3,53 km) la gara parte da Olbia alle ore 18.08 con una prova spettacolo di 3,23 km, Olbia-Cabu Abbas, che inizia quasi dal centro della citt&agrave;, parte infatti dal lungomare sull&rsquo;asfalto. Poi si entra sulla terra con un percorso variegato con salti e derapate, una qualcosa di spettacolare, e poi si finisce di nuovo sull&rsquo;asfalto. Una speciale ideata per il pubblico, l&rsquo;ingresso &egrave; libero e ci aspettiamo un pienone di spettatori&quot;.  Dopo la ripartenza di venerd&igrave; mattina da Olbia la prima tappa &egrave; composta da 8 prove speciali e 133,56 km cronometrati. &quot;La prima giornata parte venerd&igrave; mattina presto da Olbia - ha continuato Siviero - e prevede due passaggi sulle prove di Terranova (14,19 km) e Monti di Al&agrave;-Buddus&ograve; (13,26 km) con ritorno al parco assistenza di Alghero. Alla partenza della prova di Al&agrave; ci sar&agrave; un&#39;arena ad hoc creata per il pubblico, simile a quella di Loelle. Poi nel pomeriggio ci saranno altri due passaggi sui crono di Osilo-Tergu (14,63 km) e di Sedini&ndash;Castelsardo (13,26 km). La Osilo-Tergu stavolta la faremo al contrario rispetto all&#39;abituale senso di marcia con il classico passaggio al celebre quadrivio, seguito dalla prova classica e panoramica di Castelsardo&raquo;.   Sabato la seconda giornata &egrave; anch&rsquo;essa composta da 8 crono per un totale di 131,82 km cronometrati. &quot;La seconda tappa &ndash; ha spiegato Siviero - inizia con due passaggi a Tempio (12,03 km) ed Erula-Tula (15,27 km). La prova di Tempio &egrave; in conformazione identica a quella degli anni scorsi, mentre sulla speciale Erula-Tula ci sar&agrave; una versione pi&ugrave; show rivista con nuovi salti. A seguire faremo un tyre fitting zone a Buddus&oacute; e nel pomeriggio due passaggi a Coiluna-Loelle, dove verr&agrave; predisposta l&#39;abituale Arena, seguiti da una nuova versione del tradizionale crono di Monte Lerno che stavolta terminer&agrave; nell&#39;omonimo cantiere forestale&quot;.  Infine l&rsquo;ultima tappa di domenica &egrave; ricavata a nord di Alghero con 4 speciali (Cala Flumini e l&rsquo;Argentiera ripetute due volte) per complessivi 39,30 km cronometrati. &quot;Per concludere la tappa finale che presenta delle novit&agrave;, perch&eacute; abbiamo modificato la prova speciale di Cala Flumini (12,55 km) che avr&agrave; meno km ma pi&ugrave; terra, visto che abbiamo eliminato i tagli asfaltati. A seguire la fantastica prova di Sassari-Argentiera (7,10 km), che &egrave; invece praticamente identica, avr&agrave; solo una partenza diversa anticipata di alcune centinaia di metri&quot;. La gara terminer&agrave; quest&rsquo;anno come di consueto con il suo classico finale a bordo spiaggia all&rsquo;Argentiera, che ospiter&agrave; alle ore 12.18 la Power stage trasmessa in diretta tv in tutto il mondo, in Italia in onda su Sky Sport e Rai Sport. A seguire alle ore 15 ci sar&agrave; la premiazione ai Bastioni di Alghero. &nbsp; 

<p>Sono 21 le prove in programma suddivise in tre tappe, per una lunghezza totale della gara di 307,91 km cronometrati</p> 

WRC, Rally di Sardegna: al via la 19esima edizione

<p>Quarta edizione per la Formula E a Roma. L&rsquo;ePrix della Citt&agrave; Eterna, prima tappa europea e unico appuntamento italiano del Mondiale 2022, avr&agrave; per la prima volta un pilota tricolore: Antonio Giovinazzi. Sar&agrave; il pilota di Martina Franca, ex Formula 1, l&rsquo;ambasciatore speciale delle monoposto elettriche nel doppio ePrix previsto sabato 9 e domenica 10 aprile nella splendida cornice dell&rsquo;EUR. Un circuito tutto rinnovato aspetta i 11 team e i 22 piloti, dopo le prime tre gare inaugurali della Stagione 8 a Riad e in Messico, che ritroveranno finalmente il pubblico sulle tribune dopo due anni di pandemia Covid. Dopo JEV e Vandoorne chi sar&agrave; questa volta il nuovo gladiatore romano del Colosseo Quadrato?</p> 

Formula E, ePrix Roma 9 e 10 aprile: programma, novità e orari

Al parco assistenza di Mikolajki Yves Matton ha spiegato oggi i programmi futuri della Citroen Racing. Confermata la presenza nel sia nel WTCC che nel mondiale rally, mentre ogni decisione per il 2017 e gli anni a seguire verr&agrave; presa prima di dine anno. In casa Citroen Racing a Satory niente sinora &egrave; stato ancora&nbsp;deciso, si attende solo di sapere come Matton ha spiegato, quali saranno le future scelte della federazione relativamente ai programmi tecnici (nuove Wrc dal 2017), sportivi, di marketing e promozionali che riguarderanno in futuro il mondiale rally.  La Citroen spinge soprattutto per avere una prova mondiale in Cina, che &egrave; il primo mercato mondiale della casa transalpina, e non disdegna un rally iridato ad Abu Dhabi, main sponsor della marca francese. Matton ha poi confermato che nell&rsquo;ultimo trimestre 2016 le attivit&agrave; sportive del Gruppo PSA saranno accorpate a Satory nella storica sede della Citroen Racing, dove lavoreranno in sinergia i reparti &ldquo;competizioni&rdquo; di Peugeot, Citroen e DS.  In conclusione sul futuro della Citroen nei rally&nbsp;tutto &egrave;&nbsp;ora rimandato alle decisioni del prossimo Consiglio Mondiale, sia quelle tecniche sulle nuove vetture che quelle relative al calendario, e francamente sarebbe un vero peccato se la marca del &ldquo;double chevron&rdquo; lasciasse la specialit&agrave;, visti i tanti titoli mondiali conquistati, la tecnologia di alta qualit&agrave; e la competitivit&agrave; che ha sempre messo in mostra negli ultimi 15 anni.  Marco Giordo

Confermati WTCC e mondiale Rally per la Citroen Racing, ma dopo il 2016 dipender&agrave; dai regolamenti e dalle scelte federali

Matton svela in Polonia i programmi PSA

Mercoled&igrave; 6 maggio, alle 19.30 su Sky Sport F1 HD e su Sky Sport 1 HD, andr&agrave; in onda uno speciale su Luca Cordero di Montezemolo, l&rsquo;uomo che -&nbsp; prima da Direttore Sportivo e poi da Presidente - ha gestito la Ferrari per ben 23 anni. Tra immagini inedite provenienti dal suo archivio personale e racconti di personaggi storici che hanno incrociato il suo percorso, Montezemolo ripercorre le fasi pi&ugrave; significative della sua storia di uomo di sport e manager.   Di seguito altri passaggi dell&rsquo;intervista L&rsquo;incontro con Enzo Ferrari: &egrave; vero che la sua vita &egrave; un po&rsquo; cambiata con una telefonata a una famosissima trasmissione radiofonica chiamata &ldquo;Roma 3131&rdquo;?:  &ldquo;Quello &egrave; stato uno dei momenti della mia vita che ricorder&ograve; sempre per tanti motivi. Questa trasmissione era totalmente reale nel rapporto con chi telefonava. Telefon&ograve; un giovane che disse: &ldquo;Ma basta con questo automobilismo, &egrave; uno sport pericoloso, per ricchi, che non serve a niente. Non &egrave; uno sport. Io risposi molto duramente: &ldquo;Guardi che i grandi campioni dell&rsquo;automobilismo erano meccanici o figli di meccanici, le corse sono molto importanti per lo sviluppo delle tecnologie e anche della sicurezza. Insomma, feci un&rsquo;autodifesa molto forte e anche un po&rsquo; sopra le righe. Ferrari era abituato a mettere la sua radio sulla sua scrivania e mentre rispondeva alla sue lettere ascolt&ograve; e telefono alla trasmissione in diretta. Disse: &ldquo;Chi &egrave; quel ragazzo che ha risposto cos&igrave; bene alle fesserie che ho sentito? E&rsquo; un ragazzo con personalit&agrave;&rdquo;. E disse: &ldquo;Lei mi venga a trovare&rdquo;. Alla prima vacanza utile tornai in Italia e andai a Maranello a trovare Ferrari. Mi fece un po&rsquo; parlare e poi disse: &ldquo;Io avrei bisogno di avere vicino un giovane come lei per aiutarmi a riorganizzare la nostra scuderia&rdquo;. Con sfacciataggine ho risposto: &ldquo;Non me lo dica due volte perch&eacute; vengo domani&rdquo;. Ferrari era un grande agitatore di uomini e di idee&rdquo;.  Su Michael Schumacher: &ldquo;Quando smise di correre aveva tanta voglia di velocit&agrave;, di continuare a sentire l&rsquo;asfalto, che fece delle gare di motocicletta ed ebbe un brutto incidente. Fu quell&rsquo;incidente che gli imped&igrave; di tornare sulla Ferrari. Avevo gi&agrave; fatto il contratto con Alonso, lui stette fermo per tre mesi, poi Ross Brawn al GP di Abu Dhabi lo avvicin&ograve; e gli fece l&rsquo;offerta per la Mercedes. Micheal, che era come un bambino a cui avevi tolto il giocattolo, era pronto a tornare e torn&ograve;, secondo me sbagliando, con la Mercedes. Perch&eacute; uno Schumacher che torna deve vincere e invece lui non ha vinto. Nel vedere dove sta Michael oggi mi viene un groppo alla gola e veramente mi dispiace tantissimo perch&eacute; &egrave; stata una persona molto importante nella mia vita professionale&rdquo;.

Uno speciale sull&rsquo;ex presidente Ferrari in onda su Sky il 6 maggio alle 19,30

Montezemolo: &ldquo;Vedere oggi Schumacher, un groppo alla gola&rdquo;

Quella che si correr&agrave; nel villaggio olimpico di Sochi &egrave; una gara che unisce le classiche difficolt&agrave; di un tracciato cittadino a quelle di una sede assolutamente nuova per tutti. Con 18 curve (12 a destra e 6 a sinistra) sparse sui 5.848 metri del circuito con andamento orario, quello che ospiter&agrave; questo fine settimana il primo GP F1 di Russia &egrave; uno &ldquo;stradale&rdquo; che gi&agrave; a prima vista presenta punti piuttosto impegnativi: l&rsquo;occhio cade subito sulla curva 3, da compiersi in piena accelerazione in uscita dalla 2. &Egrave; un lungo appoggio a semicerchio verso sinistra che potrebbe arrivare a dare pi&ugrave; carico laterale anche della famosa curva 8 di Istanbul, soprattutto sul pneumatico anteriore destro.  Oltre a questa sezione, la pista di Sochi si presenta come una miscellanea di allunghi e curve strette in cui ci sar&agrave;, almeno teoricamente, da bilanciare aerodinamicamente nel modo migliore possibile la penetrazione in rettilineo con il carico necessario in curva. In questo senso parrebbero dunque favorite vetture come le Williams, dando per scontato che le Mercedes saranno comunque al vertice, ma senza dimenticare che sulle simili curvette di Singapore la Ferrari era risultata pi&ugrave; competitiva del previsto. Anche se probabilmente il tracciato che pi&ugrave; ricorda questo russo, fra quelli gi&agrave; visti, pu&ograve; essere quello di Valencia su cui si &egrave; corso fino al 2012.  Stavolta si torna alle due zone di attivazione del DRS (dopo Suzuka in cui era una sola): l'ala mobile potr&agrave; essere aperta dopo la linea del traguardo, fra curva 1 e 2, e lungo il "quasi rettifilo" opposto fra le curve 10 e 12. Mentre per quanto riguarda i pneumatici, la Pirelli ha deciso di impiegare le due mescole intermedie come fatto l&rsquo;ultima volta a Spa: parliamo dunque della soft &ldquo;gialla&rdquo; e della medium &ldquo;bianca&rdquo;. Le simulazioni hanno portato a valutare velocit&agrave; massime sui 320 km/h e medie sui 215 km/h, e sono stati probabilmente questi fattori a sconsigliare la mescola pi&ugrave; morbida (cio&egrave; la supersoft &ldquo;rossa&rdquo;) oltre appunto al carico sulla curva 4. Mentre l&rsquo;asfalto non sarebbe particolarmente abrasivo - ma sicuramente sar&agrave; piuttosto sporco e ancora &ldquo;oleoso&rdquo; perch&eacute; nuovo - e dunque anche in questa occasione la valutazione delle strategie di gara dovrebbe variare fra le 2 e le 3 soste per il cambio gomme.  Infine, ricordiamo quali sono gli orari italiani delle varie fasi di questo 16&deg; appuntamento nel calendario F1 2014, sempre con la nostra cronaca diretta sul web (www.autosprint.it) e su twitter (@autosprintLIVE).  Maurizio Voltini Questi gli orari del GP F1 della Russia a Sochi venerd&igrave; 10 ottobre dalle 08.00 alle 09.30 = prima sessione prove libere dalle 12.00 alle 13.30 = seconda sessione prove libere  sabato 11 ottobre dalle 10.00 alle 11.00 = terza sessione prove libere dalle ore 13.00 = prove di qualificazione  domenica 12 ottobre dalle ore 13.00 = GP F1 di Russia (53 giri)  

Tutte le caratteristiche e gli orari della gara a Sochi

Cos&igrave; il GP F1 in Russia

Venerd&igrave; 19 settembre SkySportF1 Prove libere 1 12.00 SkySportF1 Prove libere 2 15.30 RaiSport1 Prove libere 1 12.00 RaiSport1 Prove libere 2 15.30  Sabato 20 settembre SkySportF1 Prove libere 3 12.00 SkySportF1 Qualifiche 15.00 Rai2 Qualifiche 15.50  Domenica 21 settembre SkySportF1 Gara 14.00 Rai 1 Gara 14.00

Il GP Singapore in TV

Quello di Monaco &egrave; un appuntamento speciale: non solo per la cornice &ldquo;glamour&rdquo; di questa gara, la sesta del campionato F1 corrente, ma anche perch&eacute; si comincia in anticipo, vale a dire dal gioved&igrave;. Infatti, con il venerd&igrave; tradizionalmente &ldquo;saltato&rdquo;, questi sono i vari orari delle sessioni in pista e conseguentemente delle nostre cronache dirette su web e twitter (@autosprintLIVE):  gioved&igrave; 22 maggio dalle 10 alle 11,30: prima sessione prove libere dalle 14 alle 15,30: seconda sessione prove libere  sabato 24 maggio dalle 11 alle 12: terza sessione prove libere dalle ore 14: prove di qualificazione  domenica 25 maggio dalle ore 14: Gran Premio (78 giri)  Questo lungo le strade di Montecarlo &egrave; uno dei pi&ugrave; classici circuiti cittadini: qui si corre dal 1950 e abbastanza comprensibilmente ha sub&igrave;to diverse modifiche, pur se il tracciato &egrave; rimasto sostanzialmente quello, prima di arrivare all&rsquo;attuale conformazione di 3.340 metri (che in gara sar&agrave; ripetuta 78 volte). Resta comunque il circuito pi&ugrave; lento del mondiale e questa peculiarit&agrave; si riflette sensibilmente sulle caratteristiche richieste alle monoposto e alla loro regolazione. In particolare le sospensioni richiedono di lavorare il meglio possibile per assicurare trazione nelle marce basse e per assorbire le irregolarit&agrave; del fondo, fatto che porta anche ad una maggiore altezza da terra. Con l&rsquo;aumentata coppia dei motori turbo di quest&rsquo;anno, quello della motricit&agrave; sar&agrave; un problema tecnico particolarmente sentito.  Proprio per assicurare maggior grip &ldquo;meccanico&rdquo;, ma anche per le velocit&agrave; molto basse e l&rsquo;assenza di impegnative curve veloci, la Pirelli in questa occasione cambia completamente rispetto alla gara scorsa (Barcellona) e porta le due mescole pi&ugrave; morbide in gamma, vale a dire la supersoft rossa e la soft gialla. Qui le qualifiche sono sempre state decisive, per via della difficolt&agrave; di sorpasso alla quale neppure l&rsquo;ala mobile riesce a sopperire pi&ugrave; di tanto: il drs pu&ograve; essere azionato una sola volta, nel rettilineo del traguardo (in realt&agrave; quasi un curvone continuo). L&rsquo;allungo maggiore sarebbe quello fra Portier (curva 8) e chicane (10-11), ma in questa zona si &egrave; preferito mantenere il carico aerodinamico per non togliere stabilit&agrave; alle monoposto nella delicata percorrenza del curvone sotto al tunnel (9).  Maurizio Voltini    &nbsp;

Gli orari, le nostre dirette e tutte le caratteristiche della gara a Montecarlo, sesta prova del mondiale F1 2014

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