Possono puntare a chiudere il mondiale con una buona prestazione, in Red Bull. Abu Dhabi ha s&igrave; due lunghi rettilinei a caratterizzare il giro, ma anche una variet&agrave; di curve nelle quali si esalta il carico aerodinamico della monoposto e la reattivit&agrave; del telaio, aree nelle quali la RB11 pu&ograve; dire la propria. Tre vittorie in sei edizioni, tutte firmate Vettel, mentre il 2014 si ricorder&agrave; per l&rsquo;arretramento in fondo alla griglia per l&rsquo;eccessiva flessibilit&agrave; delle ali, dopo una qualifica da terza fila.  &laquo;Credo che quello sia stato il mio miglior week end del 2014. Non ho vinto ma ho indovinato tutto, dalle qualifiche alla gara. Velocit&agrave;, consistenza, tutto fu eccezionale e mi riport&ograve; dall&rsquo;ultima posizione fino in quarta, per cui s&igrave;, in termini di prestazione fu la mia miglior gara&raquo;, commenta Ricciardo.  L&rsquo;australiano si trova a proprio agio a Yas Marina, pista apprezzata &laquo;specialmente nell&rsquo;ultimo settore, perch&eacute; si trasforma in un circuito avvincente: &egrave; tortuoso e passi vicino ai muri. Poi devi anche combattere con il decadimento delle gomme, dopo un inizio di giro molto veloce nel terzo devi gestirle&raquo;.  Il week end di Abu Dhabi potrebbe essere anche quello buono per l&rsquo;ufficializzazione di quanto gi&agrave; &egrave; dato per &ldquo;scontato&rdquo;, la prosecuzione del rapporto con Renault anche il prossimo anno, sebbene con possibili altre formule che potrebbero portare all&rsquo;utilizzo del brand Infiniti.  Da un 2014 da ricordare per Ricciardo a ricordi da cancellare per Kvyat, ritiratosi l&rsquo;anno scorso a seguito di un problema alla power unit. Ma andando ancora indietro, Abu Dhabi ha riservato soddisfazioni anche al russo: &laquo;Ho conquistato il campionato di GP3 &ndash; e quella resta l&rsquo;ultima gara che ho vinto, &egrave; passato tantissimo tempo ed &egrave; una sensazione che mi manca &ndash;; lo scorso anno andai bene in qualifica, quinto in griglia, non altrettanto in gara.  Pur essendo una pista moderna, con ampie vie di fuga, &egrave; piacevole da guidare, molto tecnica e serve del tempo per memorizzarla&raquo;.  Fabiano Polimeni

Il circuito di Yas Marina pu&ograve; evidenziare i punti forti della RB11. Ricciardo ricorda il 2014 e la rimonta dopo l&rsquo;arretramento

Red Bull, Abu Dhabi per chiudere in bellezza

Come interpretare il risultato Red Bull in Canada? C&rsquo;&egrave; ben poco di che sorridere guardando la classifica, con un magro nono posto per Kvyat e un Ricciardo addirittura 13mo. Certo, che Montreal sarebbe stato un banco di prova ostico per le RB11 era prevedibile e in vista dell&rsquo;Austria si prospetta un quadro simile, tanto pi&ugrave; ricordando le difficolt&agrave; emerse nel 2014. Con queste premesse, la seconda gara di fila di Daniil Kvyat davanti al compagno di scuderia &egrave; un&rsquo;iniezione di fiducia per il russo e in qualche modo una risposta ai detrattori.  &laquo;E&rsquo; stata una gara dura, perch&eacute; i motorizzati Mercedes avevano un chiaro vantaggio su di noi, ma siamo riusciti a gestirci e tenerne due dietro, il massimo che potessimo fare. Due punti &egrave; il miglior risultato che potessimo ottenere. Il team ha fatto un buon lavoro, ovviamente dobbiamo migliorare in molte aree, inclusa la power unit&raquo;, commenta Kvyat a fine gara.  Andrebbe aggiunto anche un particolare non trascurabile: delle due monoposto con motore Mercedes finite alle sue spalle, una, la Lotus di Grosjean, si &egrave; praticamente autoeliminata con la manovra su Stevens, gettando alle ortiche ben altra posizione. Parla di settori nei quali migliorare, c&rsquo;&egrave; il motore Renault ovviamente sul banco degli imputati, ma attenzioni specifiche andranno riservate anche sull&rsquo;impianto frenante, la cui gestione in gara non &egrave; stata facile per Daniil, avvisato dal box del surriscaldamento delle pinze posteriori.  C&rsquo;&egrave; poi un Ricciardo opaco, impalpabile per l&rsquo;intero week end, consapevole di non essersi espresso come avrebbe dovuto e con interrogativi sul telaio della RB11. &laquo;E&rsquo; stato battuto in qualifica dal compagno e le sue aspettative qui erano particolarmente elevate dopo la gara dell&rsquo;anno scorso. Stiamo progredendo con il telaio, abbiamo introdotto sviluppi e migliorie dalla Malesia a ogni gran premio e ne arriveranno altri&raquo;, dichiara Christian Horner.  Scendendo nei dettagli della gara di Daniel, aggiunge: &laquo;Ha detto di essersi sentito un po&rsquo; come nel 2013, quando ebbe difficolt&agrave; rispetto a Jean-Eric Vergne: semplicemente non &egrave; stato in grado di trovare un assetto che funzionasse per lui.  Abbiamo aumentato il carico sulla sua macchina per aiutarlo, gli avrebbe dovuto dare un comportamento migliore alle basse velocit&agrave;, ma per qualche motivo ha rovinato maggiormente le gomme e le ha usurate in maniera diversa da Kvyat, che ha fatto un lavoro super, ha mantenuto la forma di Monaco, tirando fuori tutto quel che c&rsquo;era nella macchina&raquo;.  Insomma, un week end da dimenticare per l&rsquo;australiano, chiamato a riscattarsi al pi&ugrave; presto.  Fabiano Polimeni

In Red Bull le prestazioni assolute sono state modeste, Daniil per&ograve; &egrave; il miglior motorizzato Renault all&rsquo;arrivo

GP Canada: Ricciardo soffre, Kvyat fa il possibile

F1, il video della Red Bull RB11

&Egrave; scesa in pista in versione camouflage, in bianco e nero con tante righe orizzontali e diagonali. La nuova Red Bull RB11 si &egrave; presentata in pista a Jerez con questa veste grafica. Un accorgimento che serve a nasconderne le forme esatte e che rende pi&ugrave; difficile notare le soluzioni aerodinamiche, per non avvantaggiare la concorrenza. Come aveva fatto la Porsche 919 H Endurance nei primi test e come molti auto stradali ancora non definitive. A portarla in pista Daniel Ricciardo, subito tra i pi&ugrave; attivi nel percorrere giri senza interruzioni.  Dice Rob Marshall, nuovo direttore tecnico del team dopo che Adrian Newey ha ridimensionato il suo coinvolgimento tecnico:&nbsp;&ldquo;Le maggiori differenze sono sotto la carrozzeria, anche se le nuove norme sull&rsquo;aerodinamica anteriore hanno contribuito a modificare numerose parti, non solo la forma del musetto".&nbsp;La Red Bull RB11 &egrave; arrivata pronta sul filo di lana, perch&eacute; il crash test frontale e quello laterale previsti dalla Fia, sono stati superati solo nella giornata di sabato, quando la vettura era gi&agrave; nei garage di Jerez.  Dice Cristian Horner: &ldquo;Abbiamo optato per massimalizzare il lavoro di progettazione e costruzione parti per ottenere il maggiore potenziale di sviluppo. Anche se questo &egrave; andato a scapito, rispetto al passato, del lavoro di messa a punto in pista e al simulatore&rdquo;.  Per Adrian Newey per&ograve; la differenza principale la far&agrave; ancora una volta il motore: &ldquo;Lo scorso anno il motore Renault aveva 70 cv in meno del Mercedes. Il punto centrale resta questo. Considerando che anche la Mercedes avr&agrave; sviluppato al meglio la sua unit&agrave;, non credo che il quadro tecnico potr&agrave; variare di molto nel 2016. Vedremo. Per questa vettura, il lavoro tra Red Bull &egrave; Renault &egrave; stato molto pi&ugrave; integrato. I nostri tecnici si sono occupati di problematiche che in passato erano solo dei motoristi, proprio perch&egrave; con il nuovo regolamento, tutta la power unit influenzae interagisce con tutto il progetto della vettura.&rdquo;          &nbsp;

La nuova F1 di Newey e Ricciardo &egrave; scesa in pista con questa livrea bianco/nera che impedisce ai rivali di capire le forme esatte

La Red Bull RB11 in pista camuffata 

Rush finale a Milton Keynes! Nella sede Red Bull hanno utilizzato tutto il tempo a disposizione per definire i dettagli della monoposto che sar&agrave; in pista domenica prossima a Jerez. Quando il tempo per il montaggio era ormai giunto al limite, si &egrave; iniziato l&rsquo;assemblaggio della vettura. In queste ore si lavora senza sosta per il completamento del primo esemplare della RB11, che una volta terminata sar&agrave; spedita in Spagna.  "La monoposto non &egrave; ancora pronta", ha rivelato Christian Horner&nbsp;(nella foto con i due piloti Ricciardo e Kvyat durante un meeting sulla neve). Poi per motivare&nbsp;il ritardo ha detto: "Per il suo assemblaggio ci siamo dati il tempo minore mai concesso nella storia del team. Si lavora a pieno ritmo, per completare la lunga tabella di cose da fare entro domenica. Se riguardiamo al nostro primo test del 2014 non possiamo per&ograve; che essere ottimisti&hellip;visto che lo scorso anno abbiamo percorso quattro giri in quattro giorni! Nulla a che vedere con questo inverno, nel quale abbiamo lavorato con obiettivi chiari e riscontri molto buoni arrivati dalla galleria del vento. Siamo molto contenti di quanto fatto finora, ho visto la squadra crescere ed evolversi in ogni suo aspetto, rispettando tutte le scadenze e gli obiettivi. Ma ora attendiamo i riscontri della pista&raquo;.  La Red Bull mostrer&agrave; la RB11 domenica mattina, poco prima del suo ingresso in pista nel turno di prove che sancir&agrave; l&rsquo;inizio della stagione di Formula Uno 2015.  Roberto Chinchero

Il team principal della Red Bull rivela che il reparto progettazione ha lavorato fino all&rsquo;ultimo minuto disponibile prima di dare il via al montaggio della RB11

5 risultati per 'rb11'

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La Red Bull RB11 in pista camuffata

Horner: "Sfruttato ogni minuto disponibile"