Mercoled&igrave; 6 maggio, alle 19.30 su Sky Sport F1 HD e su Sky Sport 1 HD, andr&agrave; in onda uno speciale su Luca Cordero di Montezemolo, l&rsquo;uomo che -&nbsp; prima da Direttore Sportivo e poi da Presidente - ha gestito la Ferrari per ben 23 anni. Tra immagini inedite provenienti dal suo archivio personale e racconti di personaggi storici che hanno incrociato il suo percorso, Montezemolo ripercorre le fasi pi&ugrave; significative della sua storia di uomo di sport e manager.   Di seguito altri passaggi dell&rsquo;intervista L&rsquo;incontro con Enzo Ferrari: &egrave; vero che la sua vita &egrave; un po&rsquo; cambiata con una telefonata a una famosissima trasmissione radiofonica chiamata &ldquo;Roma 3131&rdquo;?:  &ldquo;Quello &egrave; stato uno dei momenti della mia vita che ricorder&ograve; sempre per tanti motivi. Questa trasmissione era totalmente reale nel rapporto con chi telefonava. Telefon&ograve; un giovane che disse: &ldquo;Ma basta con questo automobilismo, &egrave; uno sport pericoloso, per ricchi, che non serve a niente. Non &egrave; uno sport. Io risposi molto duramente: &ldquo;Guardi che i grandi campioni dell&rsquo;automobilismo erano meccanici o figli di meccanici, le corse sono molto importanti per lo sviluppo delle tecnologie e anche della sicurezza. Insomma, feci un&rsquo;autodifesa molto forte e anche un po&rsquo; sopra le righe. Ferrari era abituato a mettere la sua radio sulla sua scrivania e mentre rispondeva alla sue lettere ascolt&ograve; e telefono alla trasmissione in diretta. Disse: &ldquo;Chi &egrave; quel ragazzo che ha risposto cos&igrave; bene alle fesserie che ho sentito? E&rsquo; un ragazzo con personalit&agrave;&rdquo;. E disse: &ldquo;Lei mi venga a trovare&rdquo;. Alla prima vacanza utile tornai in Italia e andai a Maranello a trovare Ferrari. Mi fece un po&rsquo; parlare e poi disse: &ldquo;Io avrei bisogno di avere vicino un giovane come lei per aiutarmi a riorganizzare la nostra scuderia&rdquo;. Con sfacciataggine ho risposto: &ldquo;Non me lo dica due volte perch&eacute; vengo domani&rdquo;. Ferrari era un grande agitatore di uomini e di idee&rdquo;.  Su Michael Schumacher: &ldquo;Quando smise di correre aveva tanta voglia di velocit&agrave;, di continuare a sentire l&rsquo;asfalto, che fece delle gare di motocicletta ed ebbe un brutto incidente. Fu quell&rsquo;incidente che gli imped&igrave; di tornare sulla Ferrari. Avevo gi&agrave; fatto il contratto con Alonso, lui stette fermo per tre mesi, poi Ross Brawn al GP di Abu Dhabi lo avvicin&ograve; e gli fece l&rsquo;offerta per la Mercedes. Micheal, che era come un bambino a cui avevi tolto il giocattolo, era pronto a tornare e torn&ograve;, secondo me sbagliando, con la Mercedes. Perch&eacute; uno Schumacher che torna deve vincere e invece lui non ha vinto. Nel vedere dove sta Michael oggi mi viene un groppo alla gola e veramente mi dispiace tantissimo perch&eacute; &egrave; stata una persona molto importante nella mia vita professionale&rdquo;.

Uno speciale sull&rsquo;ex presidente Ferrari in onda su Sky il 6 maggio alle 19,30

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Montezemolo: “Vedere oggi Schumacher, un groppo alla gola”