E&rsquo; una Formula 1 che deve evolversi, secondo Dieter Zetsche, numero uno di Daimler. Ma non si concentra sul tema tecnico, quanto piuttosto su come vengono veicolati i gran premi oggi. La tv non basta, non dev&rsquo;essere l&rsquo;unico mezzo attraverso il quale far passare lo show. L&rsquo;interazione degli spettatori, lo sviluppo di canali alternativi, devono essere le frontiere verso le quali rivolgersi e, sul punto, lo sport &egrave; in colpevole ritardo.  &laquo;La televisione ha delle difficolt&agrave; nella sua capacit&agrave; di essere attrattiva come mezzo. Relativamente alla Formula 1, dobbiamo chiederci come si possa evolvere questa piattaforma. Il contenuto, cio&egrave; le gare, sono fantastiche, raramente in passato abbiamo avuto cos&igrave; tanti sorpassi e battaglie in pista come oggi&raquo;, commenta Zetsche in una lunga intervista al periodico Deutsche Unternehmerborse.  Da spettatori &ldquo;passivi&rdquo; sul divano, gli appassionati vogliono il coinvolgimento e Zetsche approfondisce: &laquo;In futuro si tratter&agrave; di come ci rivolgiamo ai tifosi, che non sono solamente degli spettatori.  La tv non pu&ograve; essere l&rsquo;unico (o il principale) mezzo di trasmissione dei contenuti digitali e interattivi della Formula 1. C&rsquo;&egrave; ancora della strada da fare&raquo;. In concreto, cosa servirebbe per il CEO di Daimler? Potenziare la diffusione dei contenuti online: &laquo;Con il team Mercedes in Formula 1 abbiamo tassi di crescita enormi su Internet. Se stiamo pensando a una soluzione firmata Daimler? E&rsquo; una possibilit&agrave;&raquo;, spiega. &laquo;Ci servono formati interattivi, quando vado a una gara ippica, posso lasciare un commento dal punto di vista dello spettatore sullo smartphone o dal tablet: questo &egrave; divertimento, non solo uno spettatore passivo. Ed &egrave; qualcosa che immagino sia possibile anche per la Formula 1&raquo;.  Visioni future che devono fare i conti, tuttavia, con chi, i diritti sui contenuti li detiene e li vende: Ecclestone. Se vera rivoluzione nel modo di fruire i gran premi e la Formula 1 in generale dovr&agrave; esserci, il via dovr&agrave; darlo la FOM.  Fabiano Polimeni

Il mezzo televisivo &egrave; &ldquo;superato&rdquo;, il pubblico vuole interagire. Lo spettacolo durante le gare? Non &egrave; il problema

F1, Zetsche: spettatori da coinvolgere

Come il precedente GP europeo di Barcellona, anche quello di Montecarlo ha fatto registrare oltre 1 milione di spettatori medi, per la Formula 1 su Sky Sport. Per la precisione sono stati 1.733.633 spettatori unici e 1.052.959 medi a guardare la F1 sui canali Sky Sport F1 HD, Sky Sport 1 HD e quelli del mosaico interattivo, con 5,87% e 61% rispettivamente per share e permanenza.  Dati che, sommati anche a 1.647.029 spettatori unici dell'intera giornata (fra servizi pre/postgara e Paddock Live, con una media di 143.658 appassionati rimasti sintonizzati anche dopo la gara), confermano il record di ascolti registrato nelle prime gare del 2015 rispetto al 2014. Si &egrave; infatti riscontrato un +19% rispetto ai primi 6 Gran Premi di un anno fa. Parallelamente ha avuto successo anche il seguito via Twitter, con un record di oltre 140mila utenti unici e 1,1 milioni di "impression".  

La diretta del GP conferma il record di ascolti nelle prime 6 gare 2015: +19% rispetto al 2014

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F1, Zetsche: spettatori da coinvolgere

Monaco F1: oltre 1 milione su Sky