Gara in controllo degli avversari per il pilota neozelandese, che dopo la fuga iniziale gestisce l'energia e il passo senza rischiare mai di perdere la presa sulla vittoria. Due motori Nissan sul podio
Fuga per la vittoria, anzi no. Gara-2 della Formula E in Arabia Saudita racconta uno sviluppo dell'ePrix dai due volti. Vince Cassidy su Jaguar, terzo in griglia e con il balzo giusto per prendersi la testa dell'ePrix già dal giro 6.
Al via è Frijns a scattare meglio di tutti e attaccare la pole di Oliver Rowland. Un terzetto che prova e riesce ad andare in fuga su chi, dietro, sceglie una condotta di gara più bilanciata: Hughes, Vandoorne, Daruvala, Fenestraz e il gruppo a seguire.
How about that start from @RFrijns?!
— Formula E (@FIAFormulaE) January 27, 2024
Brilliant reaction off the start to claim the lead of the #DiriyahEPrix pic.twitter.com/Rb9iMzBGhm
Ecco, davanti Cassidy, Frijns e Rowland corrono spingendo a fondo ed esaurendo i due Attack Mode nella prima metà di gara, senza rischiare di finire nel gruppo e con una posizione in pista svantaggiosa. Il gap aumenta sotto la spinta del pilota Jaguar, che pare avere gran velocità e margine per vincere in solitaria. Il vantaggio su Frijns arriva a oltre 2", quello su Rowland supera gli 8". È fuga.
Anzi, no. Giro 16, dopo il secondo Attack Mode attivato da Cassidy, cambia la gestione della corsa e insieme a Frijns - Envision motorizzata Jaguar - il passo si riposiziona su tempi più alti.
Giro dopo giro si riporta sui primi due Rowland, che conserva agevolmente la posizione sul podio e non soffre la minaccia di Hughes su McLaren. Stesso powertrain Nissan e indizio di un'ottima competitività trovata dai nipponici a Diriyah. Non accade nulla davanti. Non un sorpasso, non un vero tentativo di cambiare il copione.
INCREDIBLE STUFF @NickCassidy_! ?
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That is TWO podiums AND A WIN since his debut with @JaguarRacing #DiriyahEPrix pic.twitter.com/7Yd57yHSji
Corrono in sei davvero vicini, teoricamente con la chance di cambiare le posizioni, il podio, la vittoria: Cassidy, Frijns, Rowland, Hughes, Vandoorne, Fenestraz.
Così, senza sussulti, si arriva al giro 36, al traguardo.
"È un inizio da sogno. Ogni vittoria è speciale, solo che è stato un inizio da sogno. Pensavo di aver spinto troppo, però Jaguar ha fatto una macchina super e sono fortunatissimo", racconta Cassidy nel dopogara.
Mai una chance per attaccare per Robin Frijns: "La partenza è stata davvero ottima, poi ho lottato con Nick per tutta la gara.
Prendo il secondo posto, sono punti buoni e speriamo di fare un passo avanti alla prossima. Dobbiamo fare ancora dei progressi con la macchina, ma arriveremo!".
Soddisfatto del podio è anche Oliver Rowland, autore della pole nella qualifica-2 di Diriyah: "Gara-1 è stata un po' deludente, oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro. Mi dispiace per la partenza, ho avuto un troppo pattinamento al via.
Questi sono comunque punti importanti per il team e sappiamo che per tornare a vincere resta una lunga strada da fare. Il potenziale mostrato, però, nelle prime gare è ottimo e sono molto contento".
Dietro Fenestraz - altra Nissan nella top 6 -, chiudono la zona punti Wehrlein, Vergne, Guenther, Dennis. Resta fuori dai dieci Mitch Evans. Gare in parziale rimonta, quelle corse da Wehrlein e Dennis, partiti rispettivamente decimo e quattordicesimo in griglia.
Di segno contrario, conclusa con il ritiro, quella di Daruvala su Maserati: quinto dopo una qualifica a sorpresa, il pilota indiano ha corso bene nella zona punti fino alla seconda fase dell'ePrix, dove per un problema tecnico ha concluso nella via di fuga.
Adesso, lungo stop per il mondiale di Formula E, che tornerà in pista solo il prossimo 16 marzo, con l'ePrix di San Paolo. Nel mondiale Piloti, Cassidy guadagna la leadership con 56 punti, davanti a Wehrlein con 38 e Vergne con 33.
YELLOW FLAG @DaruvalaJehan brings out the yellow flag after suffering brake failure and running straight on at Turn 18.
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The @maseratimsg driver is the second retirement for this race.#DiriyahEPrix pic.twitter.com/5oxDOCrONY
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