Lewis Hamilton si giudica

20.05.2010 ( Aggiornata il 20.05.2010 11:08 )

Settimo a pari punti con Robert Kubica nella classifica provvisoria di campionato, Lewis Hamilton è, dopo il Gran Premio di Monaco, ancora a secco di vittorie. Il suo compagno alla McLaren Jenson Button di successi ne ha invece già ottenuti due. A Montecarlo, un circuito che il 25enne inglese campione del mondo di Formula 1 nel 2008 considera favorevole al suo stile di guida spettacolare e a volte audace, non è andato al di là del quinto posto; a causa, probabilmente, della scarsa adattabilità della McLaren MP4-25 alle caratteristiche del tracciato del Principato. La monoposto inglese ha dimostrato di essere competitiva nei percorsi con curve veloci, e non in quelli in cui prevalgono le lente, come Montecarlo, dove si esaltano le vetture più agili. Inoltre, nelle qualifiche del gran premio monegasco, alla McLaren non sono riusciti a trovare un assetto ideale. "Io comunque considero ancora inalterate le mie chances nella corsa al titolo, malgrado lo svantaggio di 19 punti dalla leadership", ha dichiarato l'inglese dopo la trasferta in Costa Azzurra.
A una settimana dal Gran Premio di Turchia, Hamilton traccia un primo bilancio. “Penso che si possa vedere la prima parte di campionato da due punti di vista. Si potrebbe dire che abbiamo avuto qualche buona possibilità in qualche occasione, a inizio stagione, e che non abbiamo fatto il meglio per sfruttarle. Potremmo anche affermare che abbiamo compiuto un buon lavoro generale, e che dalla monoposto abbiamo ottenuto di più di quanto ci aspettasse. Penso che la verità sia qualche volta a metà strada. Voglio dire che forse avrei dovuto conquistare più punti, ma sono consapevole di avere gareggiato sempre al meglio delle mie capacità, in ogni singolo giro, in ogni singola corsa. E che ho chiesto alla vettura il massimo. Per queste ragioni considero soddisfacenti le mie prestazioni. Mi piacerebbe certamente essere più avanti in classifica. Abbiamo davanti ancora molte sfide e di certo non mancheranno le occasioni per colmare lo svantaggio. L’aspetto importante è di restare concentrati. Uno dei grandi meriti del team McLaren è la capacità di sviluppare e modificare la monoposto durante la stagione, e nella direzione giusta”.
Sulla prossima sfida, il GP di Turchia a Istanbul, Hamilton dice che "La McLaren rientrerà nel suo elemento naturale. Non voglio farmi illusioni, ma in Turchia.le caratteristiche del circuito dovrebbero permetterci di lottare per le posizioni migliori".

Lewis Hamilton, nato in Inghilterra nel gennaio del 1985, è il primo pilota di colore – i nonni erano originari di Trinidad – ad aver conquistato il titolo di campione del mondo di Formula 1. Nella massima categoria dell’automobilismo sportivo è arrivato rapidamente: ha infatti debuttato, con un sorprendente terzo posto con, al Gran Premio di Australia del 2007, con la McLaren. In Canada, sempre nello stesso anno, conquista la prima vittoria: a fine stagione sarà secondo in classifca finale. Hamilton è stato messo sotto contratto dalla McLaren già all’eta di 12 anni, quando correva in kart e le sue prestazioni erano considerate fuori dal normale. Il team inglese, all’epoca ancora diretto da Ron Dennis, lo ha quindi appoggiato nelle formule addestrative: dapprima in F.3. con il successo nella serie europea del 2005 ottenuto con quindici vittorie in venti gare; successivamente, nel 2006, nella formula GP2, dove conquistò il titolo all’ultima prova. Detiene il singolare primato di avere vinto a Montecarlo in Formula 3, nel 2005, in GP2, nel 2006, e in Formula 1, nel 2008.




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