Alonso tarpato dalla strategia

14.11.2010 ( Aggiornata il 14.11.2010 15:53 )

Tappato per 40 giri dietro la Renault di Petrov, Alonso ha visto via via sfuggirgli dalle dita il titolo mondiale esattamente come i secondi che perdeva ad ogni giro dietro al russo. A fine gara si è sfogato con una sere di gestacci contro il russo nel giro di rientro, ma è strano che Alonso a parte una volta non abbia mai fatto un vero deciso tentativo di affondo sulla Renault in frenata. Purtroppo la Ferrari ha buttato al vento l'occasione di vincere il mondiale per aver cambiato troppo precipitosamente le gomme allo spagnolo dimenticandosi delle altre macchine in pista che lo hanno poi rallentato.

A fine gara Alonso con gli occhi stanchi nasconde dietro la razionalità la delusione, ma si vede che gli brucia.
«Purtroppo le gare sono così – dice - così è lo sport. Facciamo tutti il massimo per vincere, qualche volta ci riesci qualche volta no. Ci proveremo con più energia l’anno prossimo. In partenza sono partito bene senza grossi problemi, ma la McLaren era troppo forte. Ho avuto troppo graining con le gomme morbide, poi con le dure lo stesso perché a furia di star dietro un'altra macchina finisci per distruggere le gomme».

Ma Alonso sa bene che la ragione della sconfitta non è il tappo di Petrov, ma il fatto di essersi venuto a trovare in quella posizione. Perché allora si è fermato così presto? Lui prova a trovare una motivazione cui sembra non credere nemmeno lui stesso.
«In quel momento (15° giro, ndr) Webber andava forte. Felipe ha fatto il pit-stop per superarlo e non c’è riuscito, abbiamo fatto il pit-stop anche noi per coprirci le spalle, ma quando copri una posizione finisci per scoprire qualcos’altro. E ci siamo trovati dietro a una Renault e a una Mercedes».

Si prende la sua parte di colpa il suo ingegner Andrea Stella, uno dei due responsabili con lo stratega Chris Dyer della scelta: «Fernando meritava un supporto migliore per raggiungere quello che si meritava in questa stagione. Noi non abbiamo risposto in maniera giusta. Fernando non ha responsabilità, lui ce l’ha messa tutta per passare Petrov, il suo impegno è stato massimo. Dobbiamo guardare bene invece le nostre scelte».



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