Todt assolve la Ferrari. A metà

18.11.2010 ( Aggiornata il 18.11.2010 17:23 )

Chissà che cosa sarebbe successo se al muretto della Ferrari, al Gran Premio di Abu Dhabi, ci fosse stato lui. Jean Todt, 64 anni, presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile da un anno esatto è stato alla Ferrari dal 1999 al 2009 arrivando a ricoprire anche il ruolo di amministratore delegato: il suo ciclo ha prodotto 6 titoli Piloti e 7 Costruttori. “Forse Alonso invece che settimo avrebbe magari concluso decimo”, afferma il dirigente francese riferendosi alla classifica e alle vicende dell'ultimo gran premio della stagione. Spiega poi che a suo parere la Ferrari ha perso la sfida decisiva per il troppo nervosismo, e che a seminare una certa tensione nelle file della squadra sia stata la Red Bull. Ammette anche un “caso Abu Dhabi”; in quel circuito sorpassare è impossibile. “Prima di omologare un nuovo circuito – rivela Todt – dovremo valutarne la spettacolarità. In questo senso abbiamo già convocato una riunione con tecnici esperti quali Patrick Head e Rory Byrne”.
Il presidente della Fia è poi d’accordo con al proposta del motore 1.6 litri sovralimentato mediante turbocompressore, magari ibrido, da introdurre a partire dal campionato di Formula 1 del 2013; e con una revisione del regolamento che proibisce i giochi di squadra. “Penso che, essendo la Formula 1 uno sport di squadra, alla debba essere data priorità agli interessi del team”.

(Nella foto, da sinistra Jean Todt, l’ex asso dei rally Rauno Aaltonen e David Richards, titolare della Prodrive)



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