"Ero sempre a giocare con i pulsanti" dice Vettel

22.05.2011 ( Aggiornata il 22.05.2011 18:02 )

Con la quarta vittoria in 5 gare e ben 118 punti iridati, Vettel ha messo già una bella ipoteca sul mondiale e 41 punti di vantaggio sul secondo classificato. Ma mentre in tante altre altre ha passeggiato, questa vittoria l’ha dovuta sudare. In tempi recenti mai un pilota aveva vinto con appena 6 decimi di vantaggio sull’avversario come è riuscito a fare Vettel a Barcellona.

«È stata veramente una battaglia intensa con Hamilton. In partenza credevo di essere scattato bene, ma poi non so come è spuntato fuori Fernando a metà rettilineo che mi ha passato all’interno, non sono mai riuscito poi ad avvicinarmi a lui per sfruttare l’ala mobile, ma sono riuscito a scavalcarlo solo al pit-stop. A metà gara la McLaren era molto veloce, era lì dietro di me e avevamo le gomme dure; mi sentivo come in Cina negli ultimi giri, sentivo che le gomme mi stavano mollando e pregavo capitasse lo stesso anche a lui. Hamilton era tremendamente più veloce nell’ultimo tratto di pista per cui poteva usare l’ala mobile in rettifilo. Io a inizio rettifilo lo vedevo lontano negli specchietti, ma a fine rettifilo mi era praticamente addosso. A volte il Kers funzionava, a volte non funzionava, ero sempre lì a giocare con i pulsanti. Per fortuna negli ultimi due giri ho fatto meglio il terzo settore e ho preso un piccolo margine per difendermi in rettifilo. Oggi molti dicevano che sarebbe stata una gara soltanto fra me e Webber, invece avete visto come è andata a finire?».

Delusissimo il vincitore annunciato Webber. Il pilota che in qualifica ha dato due decimi a tutti quanti e poi in corsa è rimasto tappato dietro la Ferrari giungendo soltanto quarto.
Lui attribuisce tutta la colpa alla strategia che ha condizionato la corsa: «Non ho passato dei buoni momenti oggi. Tutto si è deciso nei pit-stop. La partenza non è stata male ma Alonso ci ha sverniciato tutti, poi è stata solo una questione di strategia fra tutte le squadre. Il ritmo di Alonso che era in testa ha condizionato tutti: Il primo a liberarsi dal tappo della Ferrari è stato Vettel, poi Hamilton, l’ultimo io. Infatti siamo arrivati in quest’ordine e questo ha condizionato la mia gara».

Lo assolve anche il d.s. Horner: «Abbiamo lavorato bene di strategia e questo ci ha fatto vincere. Webber invece ha passato troppo tempo dietro la Ferrari di Alonso: ci hanno coperto e fatto accumulare svantaggio».



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