Vettel ha dominato il GP d'Italia dall'inizio alla fine, ma non si può nemmeno dire che non sia successo nulla nella
gara a Monza. Infatti
Alonso supera Hulkenberg alla prima variante, poi aggressivamente
Webber alla Roggia e più pacatamente
Massa, prendendo un secondo posto che inizialmente fa sperare. Ma anche quando dai box gli dicono di
anticipare le cambiate per preservare cambio e un po' anche le gomme,
Vettel riesce a gestire tutto alla perfezione; unica sbavatura la prima frenata in cui blocca un po' troppo.
Massa non riesce a resistere al ritorno di
Webber, nonostante l'ala anteriore danneggiata da
Alonso, e arriva appena fuori dal podio, comunque appena davanti ad un ottimo
Hulkenberg e a
Rosberg. Più distanziati ma anche loro autori di una gara quasi sempre a lottare, troviamo
Ricciardo, Grosjean, Hamilton e Button. Solo 11°
Raikkonen che avendo danneggiato l'ala al primo giro (tamponando
Button) ha dovuto effettuare una sosta non preventivata che gli ha condizionato la gara. Anche
Hamilton, del resto, ha subìto una foratura lenta che l'ha poi costretto a recuperare come sa far lui, come conferma
il suo giro più veloce in gara. Insomma, lo
spettacolo c'è stato per chi affollava le tribune, ma più che altro nelle retrovie, a prescindere che il
risultato finale non sia stato quello che la maggioranza preferiva.
Con questo risultato,
Vettel consolida ovviamente la sua situazione al comando della classifica mondiale, a quota 222 punti. Segue sempre
Alonso con 169, quindi a 53 punti di distacco (più dell'equivalente di due vittorie) e 3° in campionato
Hamilton con 141.
Raikkonen resta quarto, ma si avvicina
Webber: 134 contro 130 punti.
Trovate qui tutte le classifiche, sia di gara che di campionato.
Al momento in cui scriviamo l'incognita maggiore resta quella meteorologica, per il
GP d'Italia che inizia
alle ore 14 a Monza, seguito come sempre dalla
nostra cronaca diretta in parallelo sul web e su Twitter. Inutile dire che la
pioggia - data per probabile ma non certa al 100% dalle varie previsioni - scombinerebbe tutte le aspettative; e anche se non piovesse proprio nel corso della gara, un
asfalto bagnato per un precedente temporale sarebbe già abbastanza.
Se invece le condizioni restassero asciutte come successo venerdì e sabato, molti si aspettano un
dominio Vettel-Red Bull (e di conseguenza una gara noiosa, almeno al vertice), anche perché la pole position è stata frutto di un'effettiva superiorità. Ma un simile evolversi della gara, per quanto non certo improbabile, non è neppure tanto scontato. Analizziamo dunque le
possibilità strategiche della Ferrari, e in particolare di
Alonso che parte da una quinta posizione non certo favorevolissima, almeno in teoria. Posto che
Massa potrebbe partire bene - non sarebbe la prima volta - ma difficilmente arriverà ad ostacolare il compagno di squadra, alla partenza o successivamente che sia in base all'evolversi della gara, il primo obbiettivo per le Rosse è
Hulkenberg. Bisogna infatti
superarlo al via, cosa che comunque non appare impossibile, per evitare che poi metta i bastoni fra le ruote. Non lo si veda come un tentativo di sminuire il pilota
Sauber: anche lui è conscio che la speranza è quella di guadagnare punti pesanti, ma non certo di lottare per la vittoria. A quel punto resterebbe
Webber, che però - statisticamente - lascia aperta la speranza di una partenza non brillante.
E così si arriva al vero obbiettivo di
Alonso, vale a dire
Vettel, il diretto rivale in campionato (almeno finché la matematica lascia aperto il discorso). È nota la propensione - e la bravura - del tedesco a "sparare"
subito 2-3 giri che mettono spesso in ginocchio gli avversari e gli danno margine quando ancora le condizioni di pista sono difficili. Se però
Alonso riuscisse ad accodarsi subito dopo le prime curve, allora la gara potrebbe cambiare aspetto. Infatti la
Ferrari potrebbe far valere la sua maggior velocità di punta per tentare subito un sorpasso, o comunque lo spagnolo metterebbe in campo quanto può in termini di guida per non farsi staccare fino all'
attivazione del DRS, dopo 3 giri. E a quel punto la competizione sarebbe tutt'altro che decisa. Insomma, ci sono certamente varie cose da far "quadrare", forse qualche "se" di troppo, ma
le possibilità non sono certo a zero già in partenza per
Alonso e la
Ferrari. Che oltretutto potrebbe contare su una prova d'orgoglio di
Massa. E se poi lui o
Hulkenberg facessero una partenza come quella di
Valsecchi l'anni scorso in GP2? Beh, forse questa è ancor più difficile, ma almeno non si può dire che il risultato al
GP di Monza sia già scritto fin d'ora nei testi sacri della F1, pur se gli allibratori sono indubbiamente
a favore di Vettel.
Per il resto, ricordiamo che la gara si disputerà per
53 giri del tracciato monzese di 5.793 metri, lungo il quale vi sono
due punti di attivazione dell'ala mobile: il rettilineo di partenza e quello che comprende il Serraglio fino alla Variante Ascari. Mentre relativamente ai
pneumatici sono disponibili le
mescole media e dura (banda bianca e arancione) e pare la strategia più diffusa sia quella su
un solo pit-stop, per quanto c'è chi potrebbe preferire una tattica più aggressiva - anche come guida - con due soste utilizzando due volte le gomme più morbide. Questo
sempre che non arrivi appunto la pioggia a rimescolare le carte…
Maurizio Voltini