La gara di
Singapore finisce con un risultato scontato ma non troppo.
Vettel vincitore nonostante
Rosberg sia quasi riuscito a beffarlo in partenza, ma dalla prima sequenza di curve è uscito primo lui e da quel momento ha fatto la sua gara, senza che nemmeno la
safety-car dovuta a Ricciardo abbia modificato la situazione. Safety-car che è stata
sfruttata molto bene dalla Ferrari, che ne ha approfittato per cambiare immediatamente le gomme puntando con quel set fino al traguardo, dove
Alonso ha conquistato il 2° posto dopo una gara mai rinunciataria, come del resto aveva promesso e ha subito "marcato" con una fantastica partenza dal 7° al 3° posto. Sempre all'attacco anche
Raikkonen giunto 3°, mentre problemi tecnici hanno messo fuori gara
Grosjean, come pure
Webber, che per quanto messo in mostra avrebbero meritato di più. Seguono in classifica le due Mercedes di
Rosberg e Hamilton, quindi
Massa la cui strategia diversificata non è stata così efficace come quella di Alonso. 7°
Button completamente in crisi di gomme sul finire, a precedere tutti vicinissimi
Perez, Hulkenberg e Sutil.
Ovviamente questo risultato consolida le prime due posizioni in classifica di
Vettel e Alonso, rispettivamente a 247 e 187 punti (quindi il divario passa a 60 punti), mentre per il terzo posto
Raikkonen si avvicina a Hamilton con 149 contro 151 punti.
Trovate qui tutte le classifiche, fra gara, prove e campionato.
Partenza alle ore 14 italiane per il
GP di Singapore, 13ª prova del Mondiale F1 2013, sempre accompagnata dalla
nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter. È appena il caso di ricordare che a
Marina Bay saranno invece le 20 di sera, per la classica
gara in notturna con illuminazione artificiale. In prima fila partono
Vettel e Rosberg, con
Grosjean e Webber subito dietro (
qui lo schieramento completo), mentre le Ferrari sono 6ª e 7ª sullo schieramento con
Massa e Alonso nell'ordine. Non è la prima volta che partono da terza e quarta fila, ed è lecito aspettarsi una delle solite
gare in rimonta, ma il vero problema per le Rosse è che
Vettel è sempre là in cima e al momento è difficile immaginare come possa essere contrastato. Insomma, questa gara potrebbe essere quella che mette una croce quasi definitiva sulle concrete
speranze di Alonso di lottare per il titolo. Ma ovviamente non si può mai dire, nemmeno stavolta, finché non si sarà
passato il traguardo.
Con i suoi
61 giri di gara, quello a Singapore è un GP piuttosto
lungo e impegnativo, soprattutto per via delle
23 curve. Ma le modifiche al tracciato di 5.065 metri (in particolare la chicane eliminata alla
Singapore Sling) che l'hanno reso più veloce di oltre 3 secondi al giro, dovrebbero allontanare la possibilità che la gara venga conclusa al raggiungimento delle
2 ore massime, come già successo in precedenza. Però va anche considerato il più che possibile intervento della
safety-car nel corso della gara. Da considerare sempre, inoltre, i possibili problemi tecnici al cambio (si contano
un'ottantina di cambiate al giro) e all'impianto frenante, molto sforzato dalle accelerazioni e frenate che si alternano continuamente e con frequenza maggiore che in altri casi.
Maurizio Voltini