Alonso: «Vettel? E chi lo ha mai visto...»

Alonso: «Vettel? E chi lo ha mai visto...»
«Troppo lontano da lui per tutto l’anno per giudicarlo»

24.10.2013 ( Aggiornata il 24.10.2013 15:47 )

Dall'inviato di Autosprint: Alberto Antonini L’appuntamento del giovedì, stavolta, sembra fatto apposta per mettere alla prova i nervi di Alonso. Giornalisti di tutto il mondo gli chiedono soprattutto come si senta a vedere Vettel che sta per vincere il quarto mondiale di fila. Qualcuno azzarda un paragone con Michael Schumacher e Nando ribatte subito: «Non lo so, non sono mai stato abbastanza vicino a Sebastian per giudicarlo...». È in forma, spara battute simpatiche come quella sugli stipendi. Alla domanda se i piloti meritano i loro soldi come altri atleti, risponde sicuro: «Più dei golfisti di sicuro. Per farsi male nel golf devi essere un idiota, noi prendiamo dei rischi. Altri sport, come il basket, richiedono un maggiore impegno fisico, ma noi della F.1 subiamo una forte pressione psicologica». La battuta fa male, come l’osservazione sulle pole position: «A me piacerebbe partire davanti a tutti. Ma quando è che ho fatto l’ultima pole sull’asciutto? Nel 2010, mi pare. Oggi la pole non è più questione di benzina, di strategie. Si va tutti in pista a serbatoi vuoti. Dipende tutto dalla macchina». Anche quando Alonso si mostra ottimista sembra che voglia mandare messaggi a qualcuno. «Il 2014? Ho fiducia, abbiamo tanta gente nuova come James Allison, e altri appena arrivati di cui ci dobbiamo fidare». Come se dicesse che di quelli di prima... Non che questo gli faccia perdere le speranze: «Lo avevo tenuto in conto, quando ho firmato per la Ferrari, che dopo quattro anni avrei anche potuto non vincere il mondiale. Non c’è una matematica perfetta in queste cose. Ma nel 2009, quando firmai, alla Renault lottavo per entrare nella Q2. In questi quattro anni ho lottato tre volte per il titolo. Io della Ferrari posso dire solo cose buone». A volte.

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