Dall'inviato di Autosprint:
Alberto Antonini
Sebastian Vettel è volato a casa subito dopo il Gp India. Stavolta con un aereo privato (dal Giappone si era fatto dare un passaggio su quello di
Raikkonen) ma con un volo di linea della compagnia Svizzera. È andato a casa, a Thurgau, e durante il volo ha smaltito la sbornia del dopo-gara.
Perché subito dopo
aver dato una mano ai meccanici per imballare le casse di materiale, era andato a vuotare altre casse. Di champagne, stavolta.
«Sì, è stata una serata abbastanza ‘bagnata', nel senso che abbiamo bevuto parecchio, al bar dell’hotel. Una cosa non esagerata, visto che non c’era tanto tempo».
In Svizzera, Seb ha ricaricato le batterie, falciato il prato, tagliato le siepi con la nuova sega circolare che si era comprato prima di partire. È stato con la fidanzata, Hannajh,
«molto tranquillamente. Niente di spettacolare, mi sono goduto la pace di casa».
Ma una volta tornato sulla
pista che nel 2010 gli diede il primo titolo mondiale, Seb è tornato la belva di sempre.
«Non iniziamo questo week end come se non ci fosse niente da vincere. Ci piace questo mestiere, e se abbiamo una possibilità di farlo, vogliamo vincere. Mi sono riposato, ho smaltito la sbornia e adesso sono pronto».
Ma il fresco tetracampione non dà niente per scontato:
«Non mi metto mai al volante con la certezza del risultato. Quella magari è l’idea che vi fate voi dall’esterno. Ma anche se è vero che dopo la pausa estiva abbiamo vinto tutte le gare, anche se è vero che siamo messi molto bene tecnicamente, non c’è nessuna garanzia di fare bene. Per questo il team vuole che io e Mark diamo sempre il massimo».