Ferrari F14 T, parla il motorista

Ferrari F14 T, parla il motorista
Marmorini spiega il nuovo proprulsore turbo

25.01.2014 ( Aggiornata il 25.01.2014 18:17 )

Considerando che gran parte delle novità di questa stagione riguardano l'apparato propulsivo - al V6 turbo "millesei" si aggiungono tutti i sistemi Ers - diventa molto interessante quel che ha detto il motorista Luca Marmorini, in occasione della presentazione della nuova Ferrari F14 T. «A poche ore al debutto del motore in pista, siamo veramente tutti emozionati e impazienti. Questo è un lavoro che è iniziato più di due anni fa e cha ha coinvolto tutti, elettronici e motoristi, in un progetto portato avanti di comune accordo con i telaisti. Siamo orgogliosi di questo motore. È chiaro che è solo l'inizio di questa avventura e non dobbiamo perdere concentrazione perché molto del lavoro dev'essere ancora fatto. L'affidabilità di un motore F1 viene ottenuta per il 90% al banco, ma è chiaro che questo "power train" è nuovo, qui il recupero di energia è importante, per cui abbiamo anche dovuto aggiornare tutte le nostre tecniche di simulazione per poterlo portare ad un livello molto alto di affidabilità. Quindi abbiamo lavorato molto al banco, ma non soltanto a quello del motore: anche al simulatore, perché era altrettanto importante che i nostri piloti iniziassero a capire come lavora questo "power train" e ci dessero anche informazioni per come svilupparlo». «I test in pista rimangono in ogni caso fondamentali. Il problema è che questi test sono pochi e molto a ridosso del campionato, quindi ci serviranno soltanto per un affinamento e una conferma di quello che abbiamo messo in vettura. Ma purtroppo durante i test in Bahrain saremo già in allestimento per la gara a Melbourne, per cui non ci sarà davvero una possibilità di intervento. Il regolamento 2014 prevede che una volta iniziato il campionato non si possano effettuare modifiche che comportino un miglioramento prestazione, quindi è chiaro che fino all'ultimo giorno introdurremo modifiche. D'altra parte le penalità che verranno introdotte in caso di rotture che portino all'utilizzo di un sesto componente faranno sì che l'affidabilità avrà un ruolo fondamentale quest'anno. Quindi ciò che stiamo facendo in questi giorni è molto mirato all'affidabilità». «È davvero un lavoro di gruppo, si tratta anche di definire tutte le procedure di delibera, di aiutare i nostri fornitori (così importanti in questa fase, sia per quanto riguarda l'affidabilità che la prestazione) primo fra tutti Shell, perché sui motori turbo la prestazione è molto legata ai combustibili e l'affidabilità vien dai lubrificanti. Poi tutte le procedure di controllo e di montaggio. Stiamo lavorando pesantemente per rendere la produzione di questa "power unit" più affidabile possibile ed è chiaro che in seguito ai primi test cercheremo di apportare quelle modifiche che aumentino l'affidabilità come fattore primario». Guarda il VIDEO Maurizio Voltini

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