La
quarta e ultima giornata di test in Bahrain, almeno per quanto riguarda questa tornata, ha visto sempre
Mercedes e McLaren davanti senza troppi problemi, e la
Ferrari a seguirle.
Rosberg ha potuto effettuare prove di qualifica e simulazione di GP come può permettersi solo chi è ormai al top dello sviluppo o quasi, e anche i due stop che ha subìto oggi possono rientrare nel computo statistico dell'aver percorso
89 giri totali. Oltretutto la prima fermata è stata dovuta ad un banale problema di stallo nel mettere a punto il launch control in una prova di partenza.
Indubbiamente il responso cronometrico della giornata appare pesante se guardiamo ai
distacchi: più dei 1"674 di
Button colpiscono i 3"435 di ritardo di
Raikkonen. Ma dobbiamo ripetere che si tratta di conseguenze relative alle configurazioni di prova: non tanto le gomme (sempre Pirelli soft) quanto proprio le modalità di settaggio dei vari sistemi mirata alla qualifica con l'aggiunta del serbatoio pressoché scarico; in più
Rosberg e Button alternavano giri veloci e lenti, in modo da poter sfruttare senza limiti la "propulsione elettrica" e poi ricaricarla.
Piuttosto, i test di
Raikkonen sono finiti a causa di un
incidente di cui al momento non si conoscono ancora le cause, ma soprattutto bisogna constatare che l'
affidabilità è ancora una materia difficile per molte squadre, ma non per
Mercedes e McLaren. Bene da questo punto di vista anche la
Ferrari (i cui clienti sono stati fermi ai box a lungo, ma per motivi non collegabili alla power unit) e la
Williams, che anzi ha fatto debuttare
Felipe Nasr neoassunto nel ruolo di test driver, permettendogli ben 87 giri alla sua prima giornata lavorativa.
Molti problemi invece agli altri: la
Red Bull è stata a lungo chiusa nel box dopo il primo "installation lap", la
Lotus ha aspettato l'arrivo di componenti nuovi, la
Sauber ha dovuto sostituire la scocca della monoposto, la
Caterham ha avuto problemi elettrici, la
Marussia di alimentazione... Insomma, per un motivo o l'altro le problematiche di queste complesse "power unit" sono sempre in agguato.
Vedremo se tutte le questioni verranno risulte in tempo per il
prossimo turno di test, sempre in Bahrain,
dal 27 febbraio al 2 marzo. Mentre ricordiamo a seguire i
riscontri cronometrici e le percorrenze di oggi.
Inizia sempre alle ore 7 (per proseguire fino alle 15) anche quella che è
l’ultima giornata di questa serie di 4, nelle
prove precampionato a Sakhir in Bahrain. Sempre con la
nostra cronaca diretta sia qui sul web che, in parallelo, su twitter all’account specifico
@autosprintLIVE.
Cosa potremo aspettarci? Forse che qualcuno riesca a risolvere i
guai patiti finora - che siano momentanei come quello di ieri in
Ferrari, o più ricorrenti come per altri - e forse che non avendo più nulla da perdere qualcuno cerchi di sfruttare fino al limite e magari oltre la “
power unit” sia per quanto concerne la parte meccanica (il V6 sovralimentato) sia per quella elettrica (i vari Kers e Hers). Insomma, per vedere quali sono i veri limiti strutturali prima di “congelare” i propulsori presso la Fia (data limite il 28 febbraio), magari qualcuno “ci darà” di pressione del turbo e di (s)carica delle batterie...
Restando nel campo delle certezze (relative) sappiamo piuttosto che al volante delle rispettive monoposto dovrebbero restare
Raikkonen, Ricciardo, Button, Maldonado e Perez, mentre dovrebbero ritornare
Rosberg, Sutil, Vergne, Kobayashi e Bianchi. Mentre alla Williams
debutterà il nuovo collaudatore Felipe Nasr, che si alternerà con
Massa. Del resto, non sarebbe improbabile i programmi venissero variati sul momento, in base a questioni come quella di equilibrare la quantità di giri percorsa da ciascun pilota. L’importante sarà tuttavia vedere quanti riusciranno anche per poco ad esprimere il 100% del potenziale (pur momentaneo) delle proprie monoposto: c’è chi è convinto che nemmeno
Mercedes, McLaren e Ferrari l’abbiano ancora fatto davvero...
Ricordiamo che trovate qui le scorse cronache e i tempi delle
precedenti giornate di test:
mercoledì,
giovedì,
venerdì.