Ferrari: lavoro su power unit e aerodinamica

Ferrari: lavoro su power unit e aerodinamica
Il direttore tecnico Allison traccia un primo bilancio e spiega cosa c'è da fare

01.04.2014 ( Aggiornata il 01.04.2014 11:53 )

Un anno fa esplose proprio in Malesia la tiritera del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Frutto di un ragionamento di Alonso su twitter dove - in modo sintetico ed efficace - con poche parole e la fotografia di un bicchiere d'acqua pieno a metà, spiegò come interpretava tutto sommato positivamente la situazione e le prospettive della Ferrari dopo le prime due corse nonostante le sconfitte. L'evoluzione della stagione poi lo smentì, ma a marzo Fernando non poteva ancora imamginrare che gli sviluppi tanto attesi si sdarebbero rivelati una involuzione, non una evoluzione. E adesso com'è la situazione? Il bicchiere è da intendersi mezzo vuoto o mezzo pieno? Alonso, lo sappiamno, ha spiegato che le cose positive sono l'essere terzi nel mondiale appena a un punto da Hamilton e l'affidaiblità che ha permesso di finire due volte a ridosso del podio. La cosa negativa è il distacco accumulato in gara dalle Mercedes (è diminuito ma è sempre consistente). E si augura pronti sviluppi, se non per il Bahrain che è dietro l'angolo, almeno per la Cina. Gli risponde indirettamente il Direttore Tecnico della Scuderia Ferrari, James Allison che traccia anche un primo bilancio: «Siamo impegnati in modo costante e con la massima dedizione in tutte le aree di potenziale sviluppo. In Malesia abbiamo portato un aggiornamento che si è rivelato utile e ci ha permesso di avere una vettura più competitiva rispetto alla prima gara, ma tutta la squadra sa bene quanto grande sia ancora la sfida che ci troviamo davanti». Allison spiega che si sta lavorando su tutti i fronti, non c'è un aspetto che non si stia toccando: «Non stiamo trascurando nulla – aggiunge – Si è parlato molto dei nuovi propulsori sulle vetture 2014, ma raramente è stato detto che l’1% della potenza del motore non è poi così diversa nei suoi effetti sul cronometro dall’1% dell’efficienza aerodinamica». La strada da percorrere nella mente di Allison è ben definita: «Il programma di sviluppo prevede di continuare a lavorare sull’efficienza della F14 T: gli interventi su aerodinamica, power unit e meccanica, gara dopo gara ci aiuteranno ad avvicinare chi ora è davanti. Se saremo in grado di tenere il passo con i progressi fatti tra Melbourne e Malesia potremo presto iniziare a dire la nostra con entrambi i piloti e in Campionato».

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