Vettel ha ripreso il feeling con la RB10

In un momento nel quale la lotta per la seconda fila sembrava (ed è stata) molto aperta, Sebastian Vettel è riuscito a fare nuovamente la differenza ottenendo un terzo tempo che conferma come il tedesco si sentisse sempre più a suo agio con la RB10, specie man mano che la pista si gommava. «L’inizio dell'ultimo giro non è stato eccezionale - racconta Vettel - perché ancora non riesco a passare bene il primo settore, non riesco a far combinare le prime due curve oggi. Ma poi ho cercato di prendere più rischi e ha funzionato, così il settore due è stato molto buono nelle due chicane, in particolare la seconda. Ho trovato una linea decisamente migliore e più velocità rispetto ai giri precedenti. Ho poi continuato sullo stesso ritmo fino alla fine, quindi un ottimo risultato. Era il massimo che potevamo fare: eravamo molto vicini a quelli dietro, mezzo secondo dietro i “Mercs”, ma poi quattro vetture sono state all'interno di 4-5 centesimi di secondo l'una dall'altra, quindi sono felice di essere il più veloce di questi. La strategia potrebbe essere un po’ una sorpresa domani, dovremo aspettare e vedere cosa succede, ma la Williams è forte qui e le vetture motorizzate Mercedes andranno forte nei rettilinei. Cercherò di stare il più vicino possibile ai primi due per avere po’ di traino. Se avremo la possibilità di attaccarli, allora lo faremo». Pochi centesimi di secondo, ma tre posizioni, separano Daniel Ricciardo dal compagno di team, risultando 6° in qualifica. Così l’australiano spiega la situazione: «È stata un po' incerta la fase finale, abbiamo fatto un paio di aggiustamenti e non hanno funzionato in pista. Ma questo è il senno di poi! Ero vicino al terzo tempo, ma non abbastanza vicino e l’ho pagata un po’ cara essendo solo sesto. Abbiamo fatto progressi durante il weekend e non siamo rimasti troppo lontano, ma è deludente mancare così un risultato. I tempi erano vicini, ma avrebbe potuto essere migliore. Speriamo di poter fare una buona partenza domani e vedremo come andrà: la strategia sarà interessante». Maurizio Voltini

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