Spa, un circuito che... scarica

Spa, un circuito che... scarica
Data la lunghezza del tracciato belga (oltre 7 km) la propulsione ibrida arriva solo fino a Stavelot

22.08.2014 ( Aggiornata il 22.08.2014 09:19 )

Una pista di sette chilometri, una “carica” di 4 megajoule al giro: siamo sui circuiti superveloci, ma in Belgio la F1 si trova di fronte a un problema. La propulsione ibrida delle monoposto è regolata nella quantità di energia accumulabile nelle batterie. Questa quantità è fissata, appunto, in 4 Megajoule. Oltre questo limite, anche frenando in rettilineo (si fa per dire) il motore Mgu-K, in funzione di recupero e quindi di generatore, non può fornire una carica supplementare. Cosa significa, in parole povere? Ce lo spiega Geoff Willis, uno dei direttori tecnici della Mercedes Gp: “Significa che arrivati alla curva di Stavelot sarà difficile avere conservato una carica sufficiente a muovere il motore elettrico”. Stavelot è la n.16 delle venti curve del tracciato belga di Spa. Subito dopo segue il tratto di Blanchimont, che si percorre generalmente in pieno. Ma questo “pieno” potrebbe significare con i circa 600 cavalli del motore V6 termico. Cioè senza i 164 supplementari che vengono dall’elettrico Mgu-K. Se anche il secondo motore (Mgu-H) venisse usato per generare corrente, facendolo muovere dal turbo, non si potrebbe fare arrivare la carica alla batteria. Mentre è tutto da dimostrare che non si possa far arrivare direttamente elettricità da un motore all’altro. Ma questo non dovrebbe dare più di 90 kiloWatt, circa 120 cavalli, perché lo Mgu-H è più piccolo. In pratica, se le F1 spareranno tutta la loro potenza sulla salita del Raidillon, ne soffriranno poi le conseguenze nell’ultima parte del circuito. Potrebbe essere interessante, durante la gara, vedere che strategie adotteranno i piloti per la conservazione dell’energia. Alberto Antonini

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