Una gara partita "monca" con
Rosberg costretto al via dalla pitlane e poi al
ritiro, per problemi alla gestione del cambio, consegna a
Hamilton la vittoria e il ritorno in vetta anche nella classifica generale, per tre punti. Ma non è stato tutto agevole o scontato: quando è entrata la
safety car poco dopo metà gara,
il vantaggio di Hamilton è stato annullato e gli inseguitori hanno effettuato il
cambio gomme, l'ultimo con quelle più dure. Così
Hamilton è stato costretto a
spremere al massimo la sua Mercedes W05 per accumulare un margine che gli consentisse il suo ultimo cambio gomme senza perdere la gara. Quando ha fatto il pit-stop finale è tornato in pista secondo, ma ha resistito a
Ricciardo e quindi recuperato la posizione su
Vettel grazie anche alle gomme più fresche.
Lotta fino all'ultimo quindi per la seconda piazza fra
Vettel, Ricciardo e Alonso: una disputa molto aperta specie sul finire quando tutti avevano le gomme finite, ma non c'è stato alcun vero attacco nonostante i tre fossero uno in scia all'altro, terminando quindi nell'ordine. Ad
Alonso resta la (relativa) soddisfazione di essere comunque stato in grado di lottare per il podio, sfuggitogli di 1"1. Con la gara conclusa con un giro d'anticipo (60 anziché 61) per aver raggiunto il limite delle
2 ore.
Quinto posto per
Massa, che ha lottato con le gomme più ancora di chi lo precedeva, anche se non tanto quanto
Bottas: il finlandese della Williams è stato a lungo 6° facendo da tappo a tutti quelli che lo seguivano, compreso
Raikkonen, finchè una gomma posteriore ha ceduto. L'unico che era riuscito a superare sia lui che il gruppetto alla sue spalle è stato un eccellente
Vergne, riuscito addirittura ad annullare gli effetti di
due stop&go di 5 secondi. Infatti tirando negli ultimi tre giri ha accumulato un vantaggio di 7"2 su
Perez che gli ha permesso di mantenere il 6° posto dopo l'aggiunta dell'ultima penalizzazione sul tempo finale.
Bella gara anche per lo stesso
Perez, risalito dopo aver dovuto cambiare il musetto in seguito alla "falciata" di
Sutil che gli aveva portato via l'ala anteriore, causando l'ingresso della
safety car di cui avevamo parlato per via dei detriti sparsi per la pista. Solo 8°
Raikkonen, che al pari di
Button (ritirato) ha subìto oltremodo l'impossibilità di passare la
Williams di Bottas,
più veloce in rettilineo sebbene lenta sul giro. Chiudono la top ten
Hulkenberg e Magnussen, bravi a risalire quando erano finiti indietro, ma anche loro poi bloccati nel trenino che si era formato dietro a Bottas.
Con questa gara,
Hamilton torna appunto in testa al Mondiale Piloti con 241 punti contro i 238 ai quali è rimasto fermo
Rosberg. Si avvicina
Ricciardo a quota 181, sempre comunque molto staccato. Mentre con 133 e 124 punti
Alonso e Vettel scavalcano
Bottas restato a 122 punti. Nel Costruttori, invece, ovviamente
Mercedes sempre davanti a
Red Bull (479 e 305 pt) mentre la
Ferrari (178) si avvicina alla
Williams (187) nella lotta per il terzo posto.
Ora se ne riparlerà al prossimo GP, quello del
Giappone sulla sempre interessante pista di
Suzuka, in programma fra due settimane. Ricordando che trovate
qui tutti i risultati di questo weekend di gara.
La cronaca "live"
Introduzione
Partenza alle ore 14 per il
GP F1 di Singapore, quando a Marina Bay saranno le 20 e dunque starà cominciando a calare la notte. Sempre con la nostra
cronaca diretta in parallelo qui sul web e su twitter (
@autosprintLIVE) per raccontare tutto quanto succede in gara.
È una griglia molto “compressa” quella che si presenta al via, perché nelle qualifiche i
distacchi sono stati decisamente ridotti. Di conseguenza non si può dare nulla per scontato in questa gara, nonostante ancora una volta troviamo le
Mercedes in prima fila seguite dalle Red Bull, con
Rosberg, Hamilton, Ricciardo e Vettel in sequenza. 5° posto per
Alonso affiancato da
Massa, mentre
Raikkonen (al quale dovrebbero essere stati risolti i
problemi di software che l’hanno frenato in qualifica) è appena dietro assieme a
Bottas: dunque sfida diretta fra
Ferrari e Williams che si disputano il 3° posto nella classifica Costruttori. Alternanza anche in quinta e sesta fila fra le McLaren e le Toro Rosso, con
Magnussen, Kvyat, Button e Vergne nell’ordine: anche questa può essere una sfida da seguire, su un tracciato difficile come quello di Marina Bay.
Qui le altre caratteristiche relative al circuito e alla gara, ricordando che l’impiego delle
Pirelli più morbide in gamma condizionerà le strategie. Decisivo al riguardo il fatto che su questo circuito
non è facile superare, e questo farebbe preferire a qualcuno la tattica su due soste che però, seppur possibile e in grado di far evitare situazioni negative di traffico, potrebbe risultare un po’ azzardata e costringere a guidare “al risparmio”. Mentre la
strategia su tre soste, oltre a risultare teoricamente più veloce secondo la Pirelli, viene suggerita anche perché
più flessibile. Non bisogna dimenticare, oltretutto, che statisticamente parlando vi è una probabilità del 100% che intervenga la
safety car nei
61 giri di gara: infatti finora è sempre successo, a Singapore.
Maurizio Voltini