Honda in ritardo, rischio Alonso

Honda in ritardo, rischio Alonso
Il motore turbo V6 è indietro su 3 mesi sui piani iniziali. Lo spagnolo rischia di ritrovarsi in una situazione peggiore di quella che lascerebbe in Ferrari

29.09.2014 ( Aggiornata il 29.09.2014 09:56 )

La vicenda Alonso-Ferrari potrebbe essere condizionata dai ritardi della Honda. È noto che i giapponesi hanno fatto un'offerta molto allettante ai tre campioni del mondo, Alonso, Vettel e Hamilton, per passare dal 2015 fra le fila della McLaren-Honda.Il marchio giapponese ha bisogno di un nome di prestigio attorno a cui consolidare il progetto F1 sia in termini di sviluppo che di promozione. Dei tre, quello che valutando con più convinzione la proposta è proprio lo spagnolo visti i suoi attriti con Maranello e il rifiuto alla sua richiesta di avere un ritocco sostanzioso dell'ingaggio. Accettando l'offerta della Honda sì che Alonso andrebbe a guadagnare i famosi 100 milioni in tre anni che avrebbe chiesto alla Ferrari ottenendo risposta negativa. Fino a ieri l'offerta della Honda era un ripiego senza molte attrattive per il ferrarista, ma dopo i dissapori nati con la Ferrari e la difficoltà di proseguire il rapporto su basi di fiducia, potrebbe diventare un'alternativa allettante perché la storia della F1 è lì a dimostrare che il binomio McLaren e Honda è sempre arrivato a realizzare prima o poi una monoposto vincente. Ma ora si viene a sapere che ad Alonso, o a chi dei tre piloti che accetterà le avances Honda, si prospetta un anno di sofferenze ben più grandi di quelle immaginate fino a qualche giorno fa. Sofferenze peggiori di quelle passate a inizio stagione dai piloti delle squadre Renault che  tutto sommato hanno impiegato solo quattro mesi per vincere la prima gara dopo tanti guasti (Ricciardo al Gp Canada). Il motore Honda “vero”, il V6 turbo destinato alle gare e non alle prove, non è ancora andato al banco in Giappone. Autosprint ha saputo che il ritardo sui programmi è di circa tre mesi, il propulsore per ora consuma troppo e dà troppo poca potenza. Per cercare di recuperare, la Honda sta investendo massicciamente, mobilitando uomini e aziende in tutto il paese. E anche fuori dall'azienda. L’Ers, il recupero di energia, è invece seguito nel suo sviluppo dalla McLaren Applied Technologies, una delle ditte del gruppo di Woking. La stessa che si era occupata del progetto della supercar stradale P1. Sulla parte elettrica, però, mancherebbe affidabilità. E soprattutto manca la possibilità di collaudare il sistema Ers insieme con il motore. Al banco, ci va ancora un prototipo dotato di motori elettrici di concezione superata, che sarebbero impossibili da utilizzare in gara nel 2015. Impossibile che i piloti a cui la Honda ha fatto la sua offerta, Alonso, Vettel, Hamilton, non siano al corrente di questa situazione. Un conto è accettare - per soldi, perché no? - una stagione difficile. Un altro è legarsi per tre anni a un team che rischia, nel 2015, di rimanere stabilmente nelle ultime file. Questa è una variabile che sicuramente è stata tenuta in considerazione.  Alonso nel 2015 compirà 34 anni e non gli rimangono più tante stagioni di massima competitività davanti per realizzare i suoi progetti. Non ha più voglia di rinviare a medio termine i piani di vittoria. È proprio questo sentimento che lo sta allontanando dalla Ferrari, e alla luce di queste nuove informazioni, accettando le proposte Honda, rischierebbe di cadere dalla padella alla brace.

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