Rosberg contro
Hamilton. Scatta la sfida finale per il titolo su tre Gran premi quasi consecutivi: si corre ad
Austin negli Usa questa domenica 2 novembre, poi in
Brasile la domenica immediatamente successiva 9 novembre, infine ad
Abu Dhabi dopo una settimana di intervallo il 23 novembre. Tre gare ancora da disputare,
100 punti a disposizione grazie al doppio punteggio di Abu Dhabi, due piloti a giocarsela.
Alla vigilia delle tre gare decisive che assegneranno il mondiale a uno dei due, abbiamo messo allo specchio i due sfidanti. Con tutti i
numeri. Da una parte la certezza, la fedeltà, la prevedibilità. Dall’altra il genio, la sregolatezza, il rischio dietro l’angolo.
Nella
tabella sotto, per farvi vivere il testa a testa, abbiamo riassunto i
dati salienti del 2014 di ciascuno. In
giallo sono indicati i valori in cui uno dei due è stato superiore all'altro.
Si vede che
Hamilton ha conquistato più punti di Rosberg (291 contro 274), ma che Nico ha ottenuto più piazzamenti a punti (14 contro 13) e più pole position (8 contro 7).
Hamilton è superiore nei giri veloci in gara (6 contro 5) e ha percorso più km in testa alla corsa (2.241 contro 1.860 km) e ha compiuto più sorpassi di
Rosberg (31 contro 25) ma questo è un dato meno significativo, dovuto al fatto che spesso Lewis è partito più indietro di Rosberg per difficoltà in prova. Si nota infatti che la posizione media di Hamilton in qualifica è 4,6 mentre Rosberg è 1,8, vale a dire che non ha quasi mai fatto peggio del secondo tempo!
Ma il confronto tra i due non è fatto solo di numeri ma di sensazioni umane.
Lewis Hamilton è già stato campione perché lui il suo mondiale lo ha già vinto, sei anni fa. Ma da allora cerca disperatamente di ripetersi, e fallisce sempre. Per superiorità degli avversari, per limiti tecnici del mezzo, per vicissitudini dell’ultima ora, ma fallisce. Un conto è un
titolo vinto a 23 anni, quando sei la rivelazione del momento: un altro conto sarebbe la seconda corona alla soglia dei trenta.
Nico Rosberg ha la stessa età, con qualche mese in più, ed è un vero sfidante. Sfidante perché
a lui la corona è sempre mancata, perché sembra sempre il “giovane” e in realtà corre in
Formula Uno dal 2006.
In comune, a parte l’anno di nascita, c’è il
titolo della Gp2 vinto a un anno da distanza uno dall’altro. In comune c’era anche un’
amicizia che adesso fatica a reggere, davanti alla possibilità del colpo grosso.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che, nel duo
Mercedes, sia
Hamilton il più veloce, il pilota di maggior classe e anche personalità. Ma nella volata finale, il suo vantaggio è ancora esiguo:
17 punti. Significa che può cederne appena quattro a ogni gara (otto in quella finale) per rimanere in testa fino alla fine. Troppo pochi per giocare in difesa.
Toto Wolff e
Niki Lauda hanno più volte dichiarato di voler lasciare guerra aperta fra i due. Nove vittorie contro quattro di Rosberg non sono ancora state sufficienti a Hamilton per assicurarsi non solo la certezza aritmetica, ma neppure un margine di vantaggio confortevole. Un solo ritiro, e tutto ritorna in discussione. Per Nico, certo, un ko significherebbe sconfitta quasi certa.
TESTA A TESTA FRA I DUE RIVALI NEL 2014
Hamilton Rosberg
291 Punti 274
13 Gare a punti 14
9 Vittorie 4
7 Pole 8
6 Giri veloci 5
12 Prime file 12
13 Podi 13
4360 Km percorsi 4419
2241 Km in testa 1860
1 Incidenti 0
2 Guasti 2
5 Al via -3
31 Sorpassi effettuati 25
2 Sorpassi subiti 6
4,6 Posizione media in griglia 1,8