Ecclestone non cede

Ecclestone non cede
Il patron della Formula Uno ha risposto al gruppo dei piccoli team che lunedì avevano chiesto un aumento dei contributi FOM

19.11.2014 ( Aggiornata il 19.11.2014 11:57 )

Due giorni fa Force India, Sauber e Lotus hanno inviato una lettera a Ecclestone (con in copia il presidente FIA e le restanti squadre di Formula Uno) chiedendo di valutare la possibilità di aumentare le quote economiche che ricevono dalla Formula One Management. Soldi che provengono dalla vendita dei diritti televisivi e dalle sponsorizzazioni del campionato. La richiesta di una distribuzione più equa dei contributi ha avuto una risposta secca da parte di Ecclestone. «Hanno firmato un contratto – ha dichiarato alla Sport Press Association – e sanno esattamente ciò che hanno firmato e quanti soldi prevede il contratto. Il problema è che non abbiamo alcun controllo su quanto vogliono spendere. Normalmente sul lavoro quando si deve spendere si da un’occhiata a quanto si dispone, e poi si cerca di sborsare una cifra minore, altrimenti si finisce con l’avere problemi. Non mi sembra che abbiano seguito questo normale percorso di Business». Ovviamente c’è chi ha sottolineato come i costi siano drasticamente saliti a causa dell’introduzione delle nuove power unit, quadruplicando il costo dei vecchi motori, che si era assestato sui 5 milioni di euro. Ecclestone ha promesso che incontrerà i rappresentati dei piccoli team questo weekend ad Abu Dhabi, ma non ha risparmiato qualche frecciatina sul fronte motoristico: «So bene che i motori sono un costo maggiore, ma non ho mai pensato che questo propulsore fosse quello che serviva alla Formula Uno. E un capolavoro di ingegneria, ma nessuna macchina stradale potrebbe mai usare lo stesso sistema, quindi è un esercizio di ingegneria per i tecnici, ma non proprio un affare per le squadre». Roberto Chinchero

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