Arrivabene: Vettel sembra la copia di Schumi

Arrivabene: Vettel sembra la copia di Schumi
Il Team Principal Ferrari, a meno di un mese dall'avvio del mondiale, racconta un Sebastian Vettel inedito

17.02.2015 ( Aggiornata il 17.02.2015 16:03 )

Maurizio Arrivabene, team principal Ferrari F1, fa il punto a meno di un mese dal via del mondiale e racconta un Sebastian Vettel che solo chi vive quotidianamente la Ferrari dall’interno può conoscere. La prima sessione di test a Jerez? Meglio non illudersi. «Ovviamente il test più importante sarà l’ultimo, per la semplice ragione che a ridosso di Melbourne tutti dovranno calare le carte e gettare via la maschera. La Mercedes a Jerez si è nascosta e non ci caschiamo. Dalla Honda io mi aspetto sempre sorprese positive, non è mai sensato escludere i giapponesi, hanno spesso in serbo la soluzione vincente...», dice Arrivabene. Al Montmelo, inoltre, vedremo i primi aggiornamenti aerodinamici e non solo sulla SF15-T. Poi si rivolge ai tifosi, ai quali dice: «Ho grandi sogni e ho pure i piedi piantati per terra. Ai nostri tifosi dico di credere nello sforzo che stiamo compiendo, tutti insieme. Tenendo ben presente la situazione dalla quale siamo partiti...». Una situazione di partenza rivoluzionata negli uomini, se si considera il fallimentare 2014. Tecnici anzitutto, ma anche la freschezza dirompente di Vettel dentro al box: «Io c’ero ai tempi di Michael, vivevo nel cuore della scuderia. Ci sono momenti in cui osservo Vettel e rimango basito, a bocca aperta: dico, in certe cose, negli atteggiamenti, nel modo di manifestarsi, sembra veramente la copia di Schumi in carta carbone! Ci sono similitudini impressionanti, per chi ha conosciuto entrambi. Tutti noi speriamo che col tempo siano identici anche i risultati, si capisce...». Sarà il duro lavoro di sviluppo a pagare, quello che nelle ultime stagioni non ha mai saputo fare la differenza, anche quando i progetti erano nati quasi-competitivi. «Da quando sono arrivato a Maranello, sono rimasto colpito dalla voglia di riscatto che anima tutta la gente che lavora qui», prosegue Arrivabene. «E questa è la cosa più importante. So bene che i gran premi non si vincono con l’atmosfera, il clima, eccetera. Non mi sentirai mai dire che siccome adesso l’ambiente è positivo allora per forza la nostra macchina andrà fortissimo. Magari fosse così semplice!», continua nell’intervista rilasciata al blog del giornalista Leo Turrini. In chiusura, quella che potrebbe leggersi come una nota polemica o una stoccata all’indirizzo di qualcuno, nel raccontare il rapporto tra Vettel e Raikkonen: «E’ un presupposto sano la collaborazione che c’è tra Seb e Raikkonen. Io credo moltissimo anche in Kimi e non l’ho mai nascosto. Sono amici e si sapeva, e hanno anche tanta voglia di cooperare. Anche qui, a me non interessano i riferimenti al passato. Di sicuro quest’anno in Ferrari chi guida la macchina somma le energie volontariamente...». f.p.

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