Prost: la F1 è percepita male, deve attrarre i giovani

Prost: la F1 è percepita male, deve attrarre i giovani
Alain non boccia i nuovi motori e propone le sue ricette per aumentare lo spettacolo

19.03.2015 ( Aggiornata il 19.03.2015 10:18 )

E’ un Alain Prost a 360°, quello che fornisce la sua ricetta per una Formula 1 che sia percepita come più interessante dal pubblico, specialmente quello giovane. Serve un rinnovamento, perché a dirla con le parole del Professore «qui siamo tra un pubblico di tifosi non rinnovato, è anche per questo che tendono ad annoiarsi: sono le stesse persone!». Che la Formula 1 debba riuscire a trasmettere in maniera diversa gli elevatissimi contenuti tecnici che la compongono è palese, poiché viene percepita oggi come qualcosa di incomprensibile ai più e priva di spunti d’interesse. «Non sono favorevole alle idee trovate all’angolo di un tavolo, ce ne sono state parecchie negli ultimi anni e credo che abbiano a che fare tanto con il fatto che oggi la Formula 1 è percepita male», dice a Motorsport.com relativamente alla proposta dei motori da 1000 cavalli. Per Prost, gli interventi in grado di dare una sferzata di spettacolarità alla serie sono altri: «Guardiamo agli aiuti ai piloti, ad esempio; per quanto mi riguarda toglierei un bel po’ di carico aerodinamico, renderei le macchine più difficili da guidare. Certo, un’iniezione di potenza extra non sarebbe male, ma non è sufficiente da sola». Catturare l’interesse di un’audience giovane vuole dire anche giocare con le carte dei giovani e parlare il loro linguaggio, sfruttare diversamente il web, per una F1 che ha scoperto gli hashtag Twitter solo nel 2014. Le scene di Melbourne, apparse come un evento eccezionale, con Arrivabene a distribuire cappellini e firmare autografi, dovrebbero diventare la regola. «Ci sono tante altre cose a margine, come le comunicazioni radio, ecc… Devi ridare un’immagine, una credibilità alla Formula 1 per attrarre giovani tifosi. Alla gente piace il rumore? Non ce n’è più! (in realtà piccoli miglioramenti sul 2014 sembrano esserci; ndr) Sono nostalgici degli anni 80», commenta Prost. Tuttavia, non vuole passare per uomo legato al passato, impossibile da riportare in vita con le medesime caratteristiche. Nella sua analisi su quel che manca alla Formula 1 odierna non tutto è da buttare, semmai vanno gestiti meglio i punti di forza che esistono, a partire dal fronte tecnologico: «Questi motori sono fantastici e non se n’è parlato abbastanza, o forse non sono stati spiegati nella maniera giusta. Giocano un ruolo importante, è vero, ma è quel che tutti hanno voluto, quel che i costruttori hanno voluto. La prova è che se non fossero passate queste regole, credo Renault sarebbe fermata, Mercedes non sarebbe arrivata e nemmeno Honda». f.p.

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