F1, Lowdon e la Manor da far girar la testa

F1, Lowdon e la Manor da far girar la testa
Ottimistiche previsioni di Graeme Lowdon su cosa sarebbe potuta essere la Manor con il progetto 2015 al via

19.03.2015 ( Aggiornata il 19.03.2015 17:33 )

Con i “se” e i “ma” non si costruisce la storia, e nemmeno una stagione di Formula 1. In Manor farebbero bene a passare ai fatti, alla pista, per mettere fine a quella che finora si è configurata come una farsa, con tanto di apparizione a Melbourne senza che in realtà ci sia mai stata l’intenzione di provare a girare. Le ultime da Graeme Lowdon sono alquanto ottimistiche, visto che l’amministratore delegato azzarda una Marussia capace di destare le attenzioni di tanti, se solo non si fosse interrotto il progetto 2015 sul finire dello scorso anno. Appare quantomeno difficile crederlo, a meno di non avere la power unit Ferrari 2015 (con quali soldi?), che tanto bene ha fatto alla Sauber. «Eravamo in una fase molto avanzata con la macchina 2015 e guardando adesso dove si trovano gli avversari, avremmo potuto far girare un po’ di teste quest’anno se non ci fossimo dovuti fermare. C’è stato un gap nei nostri progressi e ora dobbiamo recuperarlo nuovamente», commenta alla Bbc. Primo “se”. In Malesia contano di poter dare quella dimostrazione di cosa sono in grado di poter fare e sorge legittimo l’interrogativo su quali doti tecniche realmente siano a supporto della Manor per evitare l’ultima fila, ammesso sempre che riesca a qualificarsi e rientrare nel 107%. «Saremo in una posizione decisamente migliore quando arriveremo a Kuala Lumpur. Come team abbiamo perso l’opportunità di dimostrare cosa possiamo fare, ed è dovuto principalmente al software: sono macchine tremendamente complesse». Peccato che chi fosse in pitlane a Melbourne abbia espresso dubbi anche solo sul numero dei meccanici necessari per avviare le monoposto. Altro “se” nel Lowdon-pensiero: «Se tutto fosse andato liscio non sarebbe stato un problema, ma la vita non va così. Si è trattato di problemi relativamente piccoli, che quando devi rientrare in termini perentori diventano visibili: nessuno ti farebbe correre al lunedì con la corsa alla domenica». Riuscire a qualificarsi e portare al termine la gara appaiono gli obiettivi massimi che oggi il team ex Marussia può proporsi: due sfide da vincere per dare un senso al salvataggio in extremis, privo di qualunque garanzia sul fronte tecnico. f.p.

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